Quarta domenica di Avvento: significato liturgico e spirituale
La Quarta domenica di Avvento segna l’immediato avvicinarsi del Natale: è l’ultima tappa del cammino di quattro settimane che prepara la Chiesa a celebrare la nascita di Cristo. Liturgicamente e spiritualmente questo momento è caratterizzato da una intensificazione della veglia, della preghiera e di un atteggiamento di attesa vigilante; nella prassi pastorale si cura che le celebrazioni di questi giorni armonizzino il clima di ascolto e preparazione tipico del tempo di Avvento.
Dal punto di vista delle letture, questa domenica richiama spesso la figura di Maria e l’annuncio che riguarda la nascita di Gesù: nel Vangelo domenicale – a seconda dell’anno liturgico – emergono testi che mettono in rilievo la maternità di Maria, l’obbedienza alla Parola e il mistero dell’Incarnazione. L’enfasi non è solo storica ma teologica: la Chiesa contempla il mistero della venuta del Signore che prende carne nel grembo di Maria come pienezza della storia della salvezza.
«Degli angeli e dell’amore»: perché questa simbologia?
Nella tradizione recente e nella catechesi pastorale italiana la quarta candela della corona d’Avvento è stata spesso chiamata candela degli angeli o candela dell’amore. Questa denominazione richiama due elementi strettamente connessi al Natale: il ruolo degli angeli come messaggeri della buona notizia (l’annuncio della nascita del Salvatore) e il compimento dell’amore di Dio che si manifesta nell’Incarnazione. I commenti liturgici e le comunicazioni pastorali spiegano che questo simbolismo aiuta i fedeli a collocare l’evento del Natale sia nel piano salvifico (Dio che ama e viene) sia nella dimensione di annuncio e lode che caratterizza la scena evangelica di Betlemme.
L’attenzione agli angeli non è soltanto folklore: nella prassi della pietà cristiana gli angeli sono riconosciuti come creature che partecipano al culto divino e alla missione salvifica; la liturgia e i testi magisteriali ricordano la loro presenza come segno della solennità dell’evento natale e come richiamo al canto di lode che accompagna la nascita di Cristo. Il magistero e i testi liturgici incoraggiano altresì un culto sobrio che mantenga il primato della Parola e dell’evento cristologico.
Pratiche e suggerimenti pastorali per la Quarta domenica
Nelle comunità parrocchiali e domestiche la quarta domenica viene frequentemente valorizzata con: l’accensione della quarta candela della corona d’Avvento (spesso chiamata degli angeli/dell’amore), riflessioni bibliche su Maria e sull’annuncio, momenti di preghiera che uniscono contemplazione e impegno concreto (carità verso i più poveri, gesti di riconciliazione). È preferibile che ogni gesto liturgico in questi giorni riconduca al nucleo centrale: l’attesa attiva del Signore che viene e il dono dell’amore incarnato.
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Il significato pastorale per oggi
Nel contesto contemporaneo, i pronunciamenti e le catechesi papali sull’Avvento insistono sull’importanza di trasformare l’attesa in testimonianza: Avvento non è solo preparazione privata, ma tempo in cui la comunità cristiana è chiamata a diventare segno di speranza e amore nel mondo. Le parole dei Pontefici e dei documenti liturgici ricordano che il mistero del Natale interpella la vita quotidiana e chiede conversione di cuore, silenzio, e un rinnovato spirito di carità
Approfondimento per bambin
Che cos’è la Quarta domenica di Avvento?
La Quarta domenica di Avvento è l’ultima domenica prima di Natale. È come l’ultimo giorno prima di una grande festa: siamo più vicini che mai al giorno in cui ricordiamo la nascita di Gesù. In chiesa e in molte case accendiamo la quarta candela sulla corona d’Avvento. Questa candela è chiamata candela degli angeli o candela dell’amore perché gli angeli annunciarono la nascita di Gesù e perché Natale è la festa dell’amore di Dio per ciascuno di noi.
Chi sono gli angeli e cosa fanno?
Gli angeli sono messaggeri di Dio: nel racconto del Natale sono loro che portano la buona notizia agli uomini e alle donne. Pensali come amici luminosi inviati per annunciare qualcosa di bello: «È nato il Salvatore!». Anche oggi gli angeli ci ricordano che dobbiamo ascoltare la buona notizia e vivere con bontà.
Cosa posso fare con la mia famiglia?
Fate un gesto di gentilezza per qualcuno (un biglietto, un aiuto): così vivete l’amore che celebriamo.è il momento dell’Avvento in cui la Chiesa ci dice:
Sorridi, apri il cuore: il Natale è vicino!
È un segno di fiducia e felicità nel cammino verso Gesù.
- Accendete insieme la quarta candela e dite una preghiera semplice: grazie, Signore, per il tuo amore.
- Raccontate la storia della nascita di Gesù con parole semplici.
- Fate un gesto di gentilezza per qualcuno (un biglietto, un aiuto): così vivete l’amore che celebriamo.
Un semplice infografica
In bianco e nero per essere colorata, subito sotto.

