VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
IN OCCASIONE DEL CONCERTO PROMOSSO
DALLA GENDARMERIA VATICANA NELL’AULA PAOLO VI
Sabato, 17 dicembre 2016
[brid video=”85604″ player=”7547″ title=”Papa Francesco Videomessaggio in occasione del concerto AVRAI con Claudio Baglioni”]
Sono molto contento di questa iniziativa promossa dalla Gendarmeria e che ha coinvolto molte istituzioni e persone, ciascuno con la propria professionalitร : gli artisti, le maestranze, i tecnici, gli operai… Tutti โartigiani di misericordiaโ perchรฉ, come ho detto in altre occasioni, le opere di misericordia che trovano lโispiratore in Dio e la materia nella misericordia stessa, sono modellate da mani e dai cuori di uomini e di donne.
Al termine del Giubileo straordinario, consegnando la Lettera apostolica Misericordia et misera, ricordavo come la cultura della misericordia si forma nella preghiera assidua e come, per vincere la tentazione delle parole, della teoria sulla misericordia, รจ necessario trasformare la misericordia nella vita di tutti i giorni, vita che diventa partecipazione e condivisione.
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Questa serata dunque allarga lโorizzonte del Giubileo della misericordia partecipando e condividendo situazioni concrete di povertร e di bisogno: Bangui [capitale della Repubblica Centrafricana] e le terre terremotate del centro Italia. Questa sera tutti voi state partecipando concretamente e generosamente alla costruzione di due progetti rivolti ai piรน deboli e fragili, i bambini, progetti che saranno segni visibili dellโanno della misericordia e che porteranno la firma di tanti di voi.
A volte qualcuno mi chiede: โMa Lei, padre, parla sempre dei poveri e della misericordiaโ. Sรฌ โ dico โ ma non รจ una malattia. Eโ semplicemente il modo con cui Dio si รจ rivelato. Infatti il Natale ormai alle porte ci ricorda il modo con cui Dio รจ entrato nel mondo: nasce da Maria Vergine come tutti i bambini, viene avvolto in fasce, preso in braccio, allattato. Non solo: lui, la sua mamma e Giuseppe hanno dovuto fare i conti con il fatto che per loro non cโera posto nellโalbergo.
E ancora: la buona notizia, lโannuncio della nascita non viene consegnato a re e a principi, ma a pastori, uomini poco o male considerati, peccatori incalliti potremmo dire. Questo รจ il nostro Dio: non il totalmente altro ma lโassolutamente prossimo. Per questo diventare artigiani della caritร e costruttori di misericordia รจ come investire non in borsa, ma in paradiso, nella vita beata del cielo, nellโamore del Padre.
Grazie a tutti. Grazie a nome dei bambini di Bangui e di quelli delle zone terremotate. Non potremo fare cose grandi, realizzare grandi progetti, ma ciรฒ che faremo avrร la firma della nostra passione per il Vangelo.
Buon Natale a tutti!
