VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER LA IV EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
(Verona, 20-23 novembre 2014)
Carissimi,
un cordiale saluto a tutti voi che partecipate alla quarta edizione del Festival della dottrina sociale della Chiesa che quest’anno ha come tema: “Oltre i luoghi dentro il tempo”. Questo titolo mi suggerisce alcune riflessioni.
[ads2]
La prima riguarda l’andare oltre. La situazione di crisi sociale ed economica nella quale ci troviamo puรฒ spaventarci, disorientarci o farci pensare che la situazione รจ cosรฌ pesante da concludere che noi non possiamo farci niente. La grande tentazione รจ fermarsi a curare le proprie ferite e trovare in questo una scusa per non sentire il grido dei poveri e la sofferenza di chi ha perso la dignitร di portare a casa il pane perchรฉ ha perso il lavoro. E quelli che cercano soltanto di curare le proprie ferite, finiscono truccandosi. Questa รจ la trappola. Il rischio รจ che l’indifferenza ci renda ciechi, sordi e muti, presenti solo a noi stessi, con lo specchio davanti, per cui tutto avviene nella nostra estraneitร . Uomini e donne chiusi in sรฉ stessi. Cโera qualcuno cosรฌ che si chiamava Narcisoโฆ Quella strada, no.
Noi siamo chiamati ad andare oltre e rispondere ai bisogni reali. E’ urgente abbandonare i luoghi comuni, che sono ritenuti sicuri e garantiti, per liberare le molte energie nascoste o non conosciute che sono presenti e operano molto concretamente. L’etica cristiana non รจ una dogana alla pluralitร di espressioni con le quali si manifesta il bene e la cura del prossimo. Andare oltre vuol dire allargare e non restringere, creare spazi e non limitarsi al loro controllo. Sarebbe bellissimo se i molteplici rivoli del bene andassero a creare un fiume grande la cui acqua vince l’ariditร e porta nuova feconditร , facendo risplendere e rendere bella e amabile questa vita e questo tempo. Andare oltre significa liberare il bene e goderne i frutti.
- Pubblicitร -
Per andare oltre รจ necessario prendere l’iniziativa. So che al Festival รจ dedicato un ampio spazio all’economia, agli imprenditori, alle imprese e alla cooperazione. Oggi anche in ambito economico รจ urgente prendere l’iniziativa, perchรฉ il sistema tende ad omologare tutto e il denaro la fa da padrone. Il sistema ti porta a questa globalizzazione non buona che omologa tutto. E il padrone di questa omologazione chi รจ? Eโ il denaro. Prendere l’iniziativa in questi ambiti significa avere il coraggio di non lasciarsi imprigionare dal denaro e dai risultati a breve termine diventandone schiavi. Occorre un modo nuovo di vedere le cose! Vi faccio un esempio. Oggi si dice che tante cose non si possono fare perchรฉ manca il denaro. Eppure il denaro c’รจ sempre per fare alcune cose e manca per farne altre. Ad esempio il denaro per acquistare armi si trova, per fare le guerre, per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova. Di questo solitamente si tace; si sottolineano molto i soldi che mancano per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo welfare, per salvaguardare l’ambiente. Il vero problema non sono i soldi, ma le persone: non possiamo chiedere ai soldi quello che solo le persone possono fare o creare. I soldi da soli non creano sviluppo, per creare sviluppo occorrono persone che hanno il coraggio di prendere l’iniziativa.
Prendere l’iniziativa significa sviluppare un’impresa capace di innovazione non solo tecnologica; occorre rinnovare anche le relazioni di lavoro sperimentando nuove forme di partecipazione e di responsabilitร dei lavoratori, inventando nuove formule di ingresso nel mondo del lavoro, creando un rapporto solidale tra impresa e territorio. Prendere l’iniziativa significa superare l’assistenzialismo. Vivere questo tempo intensamente porta a scommettere su un futuro diverso e su un diverso modo di risolvere i problemi. Anche qui vorrei portarvi un esempio. Mi hanno raccontato di un papร che ha un figlio down. Per questo figlio il padre ha fatto tutto ed ha usufruito dei servizi che sono messi a disposizione dagli enti pubblici per l’istruzione, la cura, la vita sociale. Ma non si รจ accontentato. Per suo figlio voleva pensare qualcosa che gli desse piรน dignitร e piรน autonomia. Si รจ inventato una cooperativa costituita da ragazzi down, ha studiato un lavoro adatto a loro, ha fatto una convenzione con un’azienda profit per la vendita dei loro prodotti…; insomma, ha creato le premesse lavorative con le quali suo figlio puรฒ costruirsi il suo futuro e la sua sana autonomia. E’ un esempio di andare oltre. Fermarsi significa chiedere ancora e sempre allo Stato o a qualche ente di assistenza, muoversi significa creare nuovi processi. E qui รจ il segreto: creare nuovi processi e non chiedere che ci diano nuovi spazi. Questi nuovi processi non sono il risultato di interventi tecnici, sono i risultati di un amore, che, sollecitato dalle situazioni, non รจ contento finchรฉ non inventa qualcosa e diventa risposta.
Prendere l’iniziativa significa anche considerare l’amore come la vera forza per il cambiamento. Amare il proprio lavoro, essere presenti nelle difficoltร , sentirsi coinvolti e rispondere responsabilmente รจ attivare quell’amore che ciascuno di noi ha nel cuore, perchรฉ lo Spirito ce l’ha donato. Prendere l’iniziativa รจ la risposta a quel di piรน che รจ tipico dell’amore. Se noi stiamo dentro il tempo con questo di piรน, questo di piรน dell’amore, avvieremo sicuramente qualcosa di nuovo che favorirร la crescita del bene. Con questa visione della realtร diventa quasi naturale promuovere e sviluppare i talenti. Agevolare l’espressione e la crescita dei talenti รจ ciรฒ che siamo chiamati a fare e per far ciรฒ รจ necessario aprire spazi. Non controllare spazi, aprirne. Si tratta di far circolare le capacitร , l’intelligenza, le abilitร di cui le persone sono state dotate. Liberare i talenti รจ l’inizio del cambiamento; questa azione fa superare invidie, gelosie, rivalitร , contrapposizioni, chiusure, quelle chiusure preconcette, e apre ad una gioia, alla gioia del nuovo. Evidentemente parlando di talenti si sottintende che il discorso riguarda in particolare i giovani. Se vogliamo andare oltre dobbiamo investire decisamente su di loro e dare loro molta fiducia. Ma mi domando: qual รจ la percentuale di giovani, oggi, disoccupati e senza lavoro? Questo significa andare oltre, o andare indietro?
Per cambiare bisogna andare avanti insieme e nella stessa direzione. Qualcuno potrebbe chiedersi: “Andare oltre, prendere iniziative, liberare spazi, attivarsi non potrebbe creare confusione?”. Troviamo la risposta nell’idea di tempo che ci trasmette la Bibbia. Il tempo รจ grazia e pienezza. Andare oltre i luoghi non รจ il risultato della casualitร individuale ma della condivisione di un fine: la storia รจ un percorso verso il compimento. Se ci muoviamo come popolo, se andiamo avanti insieme, la nostra esistenza evidenzierร questo significato e questa pienezza. Concludo inviando un saluto di cuore a ciascuno. Colgo l’occasione per ringraziare il Vescovo di Verona che ospita questa bella iniziativa, ed esprimo il mio grazie sincero a Don Vincenzi per aver organizzato anche quest’anno il Festival della dottrina sociale, e auguro di proseguire in questo impegno di formare una nuova coscienza sociale. E per favore vi chiedo di pregare per me. Vi benedico di cuore.
