PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Mercoledรฌ, 7 Novembre 2018
https://youtu.be/lutNMp7VnNs
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Comandamenti, ha incentrato la sua meditazione sul tema: โNon rubareโ (Brano biblico: dalla Prima Lettera di San Paolo Apostolo a Timoteo, 6,7-10).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
LโUdienza Generale si รจ conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
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Catechesi sui Comandamenti, 12:
Non rubare
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Continuando la spiegazione del Decalogo, oggi arriviamo alla Settima Parola: ยซNon rubareยป.
Ascoltando questo comandamento pensiamo al tema del furto e al rispetto della proprietร altrui. Non esiste cultura in cui furto e prevaricazione dei beni siano leciti; la sensibilitร umana, infatti, รจ molto suscettibile sulla difesa del possesso.
Ma vale la pena di aprirci a una lettura piรน ampia di questa Parola, focalizzando il tema della proprietร dei beni alla luce della sapienza cristiana.
Nella dottrina sociale della Chiesa si parla di destinazione universale dei beni. Che cosa significa? Ascoltiamo che cosa dice il Catechismo: ยซAllโinizio, Dio ha affidato la terra e le sue risorse alla gestione comune dellโumanitร , affinchรฉ se ne prendesse cura, la dominasse con il suo lavoro e ne godesse i frutti. I beni della creazione sono destinati a tutto il genere umanoยป (n. 2402). E ancora: ยซLa destinazione universale dei beni rimane primaria, anche se la promozione del bene comune esige il rispetto della proprietร privata, del diritto ad essa e del suo esercizioยป (n. 2403).[1]
La Provvidenza, perรฒ, non ha disposto un mondo โin serieโ, ci sono differenze, condizioni diverse, culture diverse, cosรฌ si puรฒ vivere provvedendo gli uni agli altri. Il mondo รจ ricco di risorse per assicurare a tutti i beni primari. Eppure molti vivono in una scandalosa indigenza e le risorse, usate senza criterio, si vanno deteriorando. Ma il mondo รจ uno solo! Lโumanitร รจ una sola![2] La ricchezza del mondo, oggi, รจ nelle mani della minoranza, di pochi, e la povertร , anzi la miseria e la sofferenza, di tanti, della maggioranza.
Se sulla terra cโรจ la fame non รจ perchรฉ manca il cibo! Anzi, per le esigenze del mercato si arriva a volte a distruggerlo, si butta. Ciรฒ che manca รจ una libera e lungimirante imprenditoria, che assicuri unโadeguata produzione, e una impostazione solidale, che assicuri unโequa distribuzione. Dice ancora il Catechismo: ยซLโuomo, usando dei beni creati, deve considerare le cose esteriori che legittimamente possiede, non solo come proprie, ma anche come comuni, nel senso che possano giovare non unicamente a lui, ma anche agli altriยป (n. 2404). Ogni ricchezza, per essere buona, deve avere una dimensione sociale.
In questa prospettiva appare il significato positivo e ampio del comandamento ยซnon rubareยป. ยซLa proprietร di un bene fa di colui che lo possiede un amministratore della Provvidenzaยป (ibid.). Nessuno รจ padrone assoluto dei beni: รจ un amministratore dei beni. Il possesso รจ una responsabilitร : โMa io sono ricco di tuttoโฆโ โ questa รจ una responsabilitร che tu hai. E ogni bene sottratto alla logica della Provvidenza di Dio รจ tradito, รจ tradito nel suo senso piรน profondo. Ciรฒ che possiedo veramente รจ ciรฒ che so donare. Questa รจ la misura per valutare come io riesco a gestire le ricchezze, se bene o male; questa parola รจ importante: ciรฒ che possiedo veramente รจ ciรฒ che so donare. Se io so donare, sono aperto, allora sono ricco non solo in quello che io possiedo, ma anche nella generositร , generositร anche come un dovere di dare la ricchezza, perchรฉ tutti vi partecipino. Infatti se non riesco a donare qualcosa รจ perchรฉ quella cosa mi possiede, ha potere su di me e ne sono schiavo. Il possesso dei beni รจ unโoccasione per moltiplicarli con creativitร e usarli con generositร , e cosรฌ crescere nella caritร e nella libertร .
Cristo stesso, pur essendo Dio, ยซnon ritenne un privilegio lโessere come Dio, ma svuotรฒ se stessoยป (Fil 2,6-7) e ci ha arricchiti con la sua povertร (cfr 2 Cor 8,9).
Mentre lโumanitร si affanna per avere di piรน, Dio la redime facendosi povero: quellโUomo Crocifisso ha pagato per tutti un riscatto inestimabile da parte di Dio Padre, ยซricco di misericordiaยป (Ef 2,4; cfr Gc 5,11). Quello che ci fa ricchi non sono i beni ma lโamore. Tante volte abbiamo sentito quello che il popolo di Dio dice: โIl diavolo entra dalle tascheโ. Si comincia con lโamore per il denaro, la fame di possedere; poi viene la vanitร : โAh, io sono ricco e me ne vantoโ; e, alla fine, lโorgoglio e la superbia. Questo รจ il modo di agire del diavolo in noi. Ma la porta dโentrata sono le tasche.
Cari fratelli e sorelle, ancora una volta Gesรน Cristo ci svela il senso pieno delle Scritture. ยซNon rubareยป vuol dire: ama con i tuoi beni, approfitta dei tuoi mezzi per amare come puoi. Allora la tua vita diventa buona e il possesso diventa veramente un dono. Perchรฉ la vita non รจ il tempo per possedere ma per amare. Grazie.
Saluti:
[Saluto cordialmente i pellegrini francofoni, in particolare il Collรจge Fรฉnelon-Sainte Marie di Parigi. La nostra vita non รจ fatta per possedere, ma per amare. Sforziamoci, fratelli e sorelle, di fare del bene, il piรน possibile, con i beni che possediamo. La nostra vita sarร buona e i nostri beni diventeranno un dono per tutti. Dio vi benedica!]
[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโUdienza odierna, specialmente quelli provenienti da Danimarca, Giappone, Filippine e Stati Uniti dโAmerica. Rivolgo un saluto particolare ai partecipanti alla prima Conferenza Internazionale degli Uomini, che si tiene a Roma in questi giorni. Su tutti voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace del Signore. Dio vi benedica!]
[Con affetto saluto i pellegrini di lingua tedesca, in particolare gli Amici dellโArchivio Segreto Vaticano di Bamberg e la comunitร della Mรคdchenrealschule Volkach. Il Signore vi doni la ricchezza e la gioia di una vita spesa nello spirito del dono di sรฉ e di quanto si possiede. Condividere i nostri beni con gli altri non ci rende poveri, ma ricchi di ciรฒ che conta veramente, ricchi dโamore. Il Signore vi benedica!]
[Di cuore saluto i vari gruppi del Brasile e del Portogallo, insieme a tutti i pellegrini di lingua portoghese: grazie per la vostra presenza, e soprattutto per le vostre preghiere! Alla Vergine Maria affido i vostri passi, volti al servizio della crescita nella dignitร umana e divina dei nostri fratelli e sorelle. Su di voi e sulle vostre famiglie, scenda la Benedizione del Signore. Grazie.]
[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, amate con i vostri beni, approfittate dei vostri mezzi per amare come potete. Perchรฉ la vita non รจ il tempo per possedere, ma per amare.ย Il Signore vi benedica!]
[Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, domenica prossima cade il 100ยฐ anniversario dellโindipendenza della Polonia. In questa occasione mi unisco a voi e a tutti i vostri connazionali nella preghiera di ringraziamento. Auguro che il popolo polacco possa vivere il dono della libertร nella pace e nella prosperitร , costruendo per la patria un felice futuro, nellโunione basata sullโereditร spirituale degli avi e sullโamore fraterno. Vi accompagni sempre la protezione di Maria Regina della Polonia e la benedizione di Dio!]
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Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana.
Sono lieto di accogliere le Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesรน, con i laici collaboratori; i gruppi parrocchiali, specialmente quello di Andria, e la Facoltร di Diritto Canonico โSan Pio Xโ, di Venezia, nel 10ยฐ anniversario dellโerezione, accompagnata dal Patriarca, Mons. Francesco Moraglia.
Saluto il Centro nazionale di coordinamento delle maschere italiane; lโAssociazione Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlรฌ e Cesena; lโAssociazione โLa casa volanteโ di Gazzo Veronese; lโIstituto Comprensivo di San Marco dei Cavoti e il gruppo di studenti ginnasiali di โAzuolynasโ di Klaipeda.
Un pensiero particolare rivolgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.
Dopodomani celebreremo la Dedicazione della Basilica Lateranense, la Cattedrale del Vescovo di Roma, la Cattedrale del Papa. Pregate per me, affinchรฉ confermi sempre i fratelli nella fede. Grazie.
[1] Cfr Enc. Laudato siโ, 67: ยซOgni comunitร puรฒ prendere dalla bontร della terra ciรฒ di cui ha bisogno per la propria sopravvivenza, ma ha anche il dovere di tutelarla e garantire la continuitร della sua fertilitร per le generazioni future. In definitiva, โdel Signore รจ la terraโ (Sal 24,1), a Lui appartiene โla terra e quanto essa contieneโ (Dt 10,14). Perciรฒ Dio nega ogni pretesa di proprietร assoluta: โLe terre non si potranno vendere per sempre, perchรฉ la terra eฬ mia e voi siete presso di me come forestieri e ospitiโ (Lv 25,23)ยป.
[2] Cfr S. Paolo VI, Enc. Populorum progressio, 17: ยซMa ogni uomo รจ membro della societร : appartiene allโumanitร intera. Non รจ soltanto questo o quellโuomo, ma tutti gli uomini sono chiamati a tale sviluppo plenario. [โฆ] Eredi delle generazioni passate e beneficiari del lavoro dei nostri contemporanei, noi abbiamo degli obblighi verso tutti, e non possiamo disinteressarci di coloro che verranno dopo di noi ad ingrandire la cerchia della famiglia umana. La solidarietร universale, che รจ un fatto e per noi un beneficio, รจ altresรฌ un dovereยป.
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