PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Mercoledรฌ, 25 Ottobre 2020
Aula Paolo VI
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Catechesi – 11. La preghiera dei Salmi. 2
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi noi dovremmo cambiare un poโ il modo di portare avanti questa udienza per il motivo del coronavirus. Voi siete separati, anche con la protezione della mascherina e io sono qui un poโ distante e non posso fare quello che faccio sempre, avvicinarmi a voi, perchรฉ succede che ogni volta che io mi avvicino, voi venite tutti insieme e si perde la distanza e cโรจ il pericolo per voi del contagio. Mi dispiace fare questo ma รจ per la vostra sicurezza. Invece di venire vicino a voi e stringere le mani e salutare, ci salutiamo da lontano, ma sappiate che io sono vicino a voi con il cuore. Spero che voi capiate perchรฉ faccio questo. Poi, mentre leggevano i lettori il brano biblico, mi ha attirato lโattenzione quel bambino o bambina che piangeva. E io vedevo la mamma che coccolava e allattava il bambino e ho pensato: โcosรฌ fa Dio con noi, come quella mammaโ. Con quanta tenerezza cercava di muovere il bambino, di allattare. Sono delle immagini bellissime. E quando in Chiesa succede questo, quando piange un bambino, si sa che lรฌ cโรจ la tenerezza di una mamma, come oggi, cโรจ la tenerezza di una mamma che รจ il simbolo della tenerezza di Dio con noi. Mai far tacere un bambino che piange in Chiesa, mai, perchรฉ รจ la voce che attira la tenerezza di Dio. Grazie per la tua testimonianza.
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Completiamo oggi la catechesi sulla preghiera dei Salmi. Anzitutto notiamo che nei Salmi compare spesso una figura negativa, quella dellโโempioโ, cioรจ colui o colei che vive come se Dio non ci fosse. ร la persona senza alcun riferimento al trascendente, senza alcun freno alla sua arroganza, che non teme giudizi su ciรฒ che pensa e ciรฒ che fa.
Per questa ragione il Salterio presenta la preghiera come la realtร fondamentale della vita. Il riferimento allโassoluto e al trascendente โ che i maestri di ascetica chiamano il โsacro timore di Dioโ โ รจ ciรฒ che ci rende pienamente umani, รจ il limite che ci salva da noi stessi, impedendo che ci avventiamo su questa vita in maniera predatoria e vorace. La preghiera รจ la salvezza dellโessere umano.
Certo, esiste anche una preghiera fasulla, una preghiera fatta solo per essere ammirati dagli altri. Quello o quelli che vanno a Messa soltanto per far vedere che sono cattolici o per far vedere lโultimo modello che hanno acquistato, o per fare buona figura sociale. Vanno a una preghiera fasulla. Gesรน ha ammonito fortemente al riguardo (cfr Mt 6,5-6; Lc 9,14). Ma quando il vero spirito della preghiera รจ accolto con sinceritร e scende nel cuore, allora essa ci fa contemplare la realtร con gli occhi stessi di Dio.
Quando si prega, ogni cosa acquista โspessoreโ. Questo รจ curioso nella preghiera, forse incominciamo in una cosa sottile ma nella preghiera quella cosa acquista spessore, acquista peso, come se Dio la prende in mano e la trasforma. Il peggior servizio che si possa rendere, a Dio e anche allโuomo, รจ di pregare stancamente, in maniera abitudinaria. Pregare come i pappagalli. No, si prega con il cuore. La preghiera รจ il centro della vita. Se cโรจ la preghiera, anche il fratello, la sorella, anche il nemico, diventa importante. Un antico detto dei primi monaci cristiani cosรฌ recita: ยซBeato il monaco che, dopo Dio, considera tutti gli uomini come Dioยป (Evagrio Pontico, Trattato sulla preghiera, n. 123). Chi adora Dio, ama i suoi figli. Chi rispetta Dio, rispetta gli esseri umani.
Per questo, la preghiera non รจ un calmante per attenuare le ansietร della vita; o, comunque, una preghiera di tal genere non รจ sicuramente cristiana. Piuttosto la preghiera responsabilizza ognuno di noi. Lo vediamo chiaramente nel โPadre nostroโ, che Gesรน ha insegnato ai suoi discepoli.
Per imparare questo modo di pregare, il Salterio รจ una grande scuola. Abbiamo visto come i salmi non usino sempre parole raffinate e gentili, e spesso portino impresse le cicatrici dellโesistenza. Eppure, tutte queste preghiere sono state usate prima nel Tempio di Gerusalemme e poi nelle sinagoghe; anche quelle piรน intime e personali. Cosรฌ si esprime il Catechismo della Chiesa Cattolica: ยซLe espressioni multiformi della preghiera dei salmi nascono ad un tempo nella liturgia del Tempio e nel cuore dellโuomoยป (n. 2588). E cosรฌ la preghiera personale attinge e si alimenta da quella del popolo dโIsraele, prima, e da quella del popolo della Chiesa, poi.
Anche i salmi in prima persona singolare, che confidano i pensieri e i problemi piรน intimi di un individuo, sono patrimonio collettivo, fino ad essere pregati da tutti e per tutti. La preghiera dei cristiani ha questo โrespiroโ, questa โtensioneโ spirituale che tiene insieme il tempio e il mondo. La preghiera puรฒ iniziare nella penombra di una navata, ma poi termina la sua corsa per le strade della cittร . E viceversa, puรฒ germogliare durante le occupazioni quotidiane e trovare compimento nella liturgia. Le porte delle chiese non sono barriere, ma โmembraneโ permeabili, disponibili a raccogliere il grido di tutti.
Nella preghiera del Salterio il mondo รจ sempre presente. I salmi, ad esempio, danno voce alla promessa divina di salvezza dei piรน deboli: ยซPer lโoppressione dei miseri e il gemito dei poveri, ecco, mi alzerรฒ โ dice il Signore โ; metterรฒ in salvo chi รจ disprezzatoยป (12,6). Oppure ammoniscono sul pericolo delle ricchezze mondane, perchรฉ ยซlโuomo nella prosperitร non comprende, รจ come gli animali che perisconoยป (48,21). O, ancora, aprono lโorizzonte allo sguardo di Dio sulla storia: ยซIl Signore annulla i disegni delle nazioni, rende vani i progetti dei popoli. Ma il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioniยป (33,10-11).
Insomma, dove cโรจ Dio, ci devโessere anche lโuomo. La Sacra Scrittura รจ categorica: ยซNoi amiamo perchรฉ egli ci ha amati per primo. Lui sempre va prima di noi. Lui ci aspetta sempre perchรฉ ci ama per primo, ci guarda per primo, ci capisce per primo. Lui ci aspetta sempre. Se uno dice: โIo amo Dioโ e odia suo fratello, รจ un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vede. Se tu preghi tanti rosari al giorno ma poi chiacchieri sugli altri, e poi hai rancore dentro, hai odio contro gli altri, questo รจ artificio puro, non รจ veritร . E questo รจ il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratelloยป (1 Gv 4,19-21). La Scrittura ammette il caso di una persona che, pur cercando Dio sinceramente, non riesce mai a incontrarlo; ma afferma anche che non si possono mai negare le lacrime dei poveri, pena il non incontrare Dio. Dio non sopporta lโโateismoโ di chi nega lโimmagine divina che รจ impressa in ogni essere umano. Quellโateismo di tutti i giorni: io credo in Dio ma con gli altri tengo la distanza e mi permetto di odiare gli altri. Questo รจ ateismo pratico. Non riconoscere la persona umana come immagine di Dio รจ un sacrilegio, รจ un abominio, รจ la peggior offesa che si puรฒ recare al tempio e allโaltare.
Cari fratelli e sorelle, la preghiera dei salmi ci aiuti a non cadere nella tentazione dellโ โempietร โ, cioรจ di vivere, e forse anche di pregare, come se Dio non esistesse, e come se i poveri non esistessero.
Saluti
[Sono lieto di salutare le persone di lingua francese; in particolare i pellegrini di Tolosa, con lโArcivescovo Monsignor Le Gall. La preghiera dei Salmi รจ scuola di incontro con Dio e di responsabilitร accanto ai poveri e ai deboli. Chiediamo la grazia di mettere Dio e la persona umana al centro della nostra preghiera. A tutti la mia benedizione!]
[Saluto cordialmente i fedeli di lingua inglese. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace di Cristo. Dio vi benedica!]
[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Il mese missionario di ottobre ci ricorda che nella preghiera il mondo deve essere sempre presente. La prima missione รจ la preghiera, il nostro rapporto con il Signore, che rende fecondo lโimpegno per il Vangelo e la salvezza delle persone umane, specialmente dei poveri. Preghiamo il Signore di essere davvero discepoli missionari.]
[Saluto i pellegrini e gli ascoltatori di lingua portoghese. A tutti ricordo che la preghiera apre la porta della nostra vita a Dio. E Dio ci insegna a uscire da noi stessi per andare incontro a quanti sono nella prova, offrendo loro consolazione, speranza e sostegno. Di cuore vi benedico nel nome del Signore.]
[Saluto i fedeli di lingua araba. ร importante non smettere di pregare. Perchรฉ senza la preghiera non si puรฒ avere un rapporto con Dio. La preghiera รจ il mezzo attraverso il quale la nostra anima si avvicina al suo Creatore. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga โsempre da ogni maleโโโโ!]
[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. Domani celebriamo la memoria liturgica di San Giovanni Paolo II, nellโanno giubilare del Centenario della Sua nascita. Egli, uomo di spiritualitร profonda, ogni giorno contemplava il Volto luminoso di Dio nella preghiera liturgica e nella meditazione dei Salmi. Esortava anche tutti i cristiani a cominciare le giornate con le lodi al Signore, prima di intraprendere le non sempre facili vie della vita quotidiana. Vi benedico di cuore.]
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Rivolgo un cordiale saluto ai fedeli di lingua italiana. Il mese di ottobre, mese missionario, rappresenta un pressante invito per i cristiani a sentirsi tutti responsabili nella diffusione del Regno di Dio. Siate coraggiosi nellโannunciare con le parole e con lโesempio il messaggio evangelico, in ogni ambiente.
Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Sappiate accogliere anche i momenti difficili e tristi della vita, unendovi al sacrificio della Croce. Mediante lโunione spirituale a Gesรน e la preghiera alla Trinitร , sarete cooperatori della missione evangelizzatrice della Chiesa.
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