Papa Francesco – Udienza Generale del 20 Giugno 2018 – Il testo, il video e il file mp3

Data:

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PAPA FRANCESCO

UDIENZA GENERALE

Mercoledรฌ, 20 Giugno 2018

https://youtu.be/WMW5ab9i9CY

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Saluto ai Malati in Aula Paolo VI

Buongiorno!

Grazie di questa visita. Prima di andare in Piazza, ho voluto salutarvi. Voi seguirete con il maxischermo lโ€™udienza in Piazza; saremo tutti uniti. Grazie di questa visita. Vi assicuro che prego per voi e chiedo a voi di pregare per me. Adesso vi invito a pregare insieme la Madonna.

Recita Ave Maria

Benedizione

CATECHESI DEL SANTO PADRE

Catechesi sui Comandamenti.
2: “Dieci Parole” per vivere l’Alleanza

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Questa udienza i svolge in due posti: noi, qui, in piazza, e in Aula Paolo VI ci sono piรน di 200 ammalati che seguono con il maxischermo lโ€™udienza. Tutti insieme formiamo una comunitร . Con un applauso salutiamo quelli che sono nellโ€™Aula.

Mercoledรฌ scorso abbiamo iniziato un nuovo ciclo di catechesi sui comandamenti. Abbiamo visto che il Signore Gesรน non รจ venuto ad abolire la Legge ma a dare il compimento. Ma dovremo capire meglio questa prospettiva.

Nella Bibbia i comandamenti non vivono per sรฉ stessi, ma sono parte di un rapporto, una relazione. Il Signore Gesรน non รจ venuto ad abolire la Legge, ma a dare il compimento. E cโ€™รจ quella relazione dellโ€™Alleanza [1]ย fra Dio e il suo Popolo. Allโ€™inizio del capitolo 20 del libro dellโ€™Esodo leggiamo โ€“ e questo รจ importante โ€“ : ยซDio pronunciรฒ tutte queste paroleยป (v. 1).

Sembra unโ€™apertura come unโ€™altra, ma niente nella Bibbia รจ banale. Il testo non dice: โ€œDio pronunciรฒ questi comandamentiโ€, ma ยซqueste paroleยป. La tradizione ebraica chiamerร  sempre il Decalogo โ€œle dieci Paroleโ€. E il termine โ€œdecalogoโ€ vuol dire proprio questo. [2] Eppure hanno forma di leggi, sono oggettivamente dei comandamenti. Perchรฉ, dunque, lโ€™Autore sacro usa, proprio qui, il termine โ€œdieci paroleโ€? Perchรฉ? E non dice โ€œdieci comandamentiโ€?

Che differenza cโ€™รจ fra un comando e una parola? Il comando รจ una comunicazione che non richiede il dialogo. La parola, invece, รจ il mezzo essenziale della relazione come dialogo. Dio Padre crea per mezzo della sua parola, e il Figlio suo รจ la Parola fatta carne. Lโ€™amore si nutre di parole, e cosรฌ lโ€™educazione o la collaborazione. Due persone che non si amano, non riescono a comunicare. Quando qualcuno parla al nostro cuore, la nostra solitudine finisce. Riceve una parola, si dร  la comunicazione e i comandamenti sono parole di Dio: Dio si comunica in queste dieci Parole, e aspetta la nostra risposta.

Altro รจ ricevere un ordine, altro รจ percepire che qualcuno cerca di parlare con noi. Un dialogo รจ molto di piรน che la comunicazione di una veritร . Io posso dirvi: โ€œOggi รจ lโ€™ultimo giorno di primavera, calda primavera, ma oggi รจ lโ€™ultimo giornoโ€. Questa รจ una veritร , non รจ un dialogo. Ma se io vi dico: โ€œCosa pensate di questa primavera?โ€, incomincio un dialogo. I comandamenti sono un dialogo. La comunicazione si realizza per il piacere di parlare e per il bene concreto che si comunica tra coloro che si vogliono bene per mezzo delle parole. รˆ un bene che non consiste in cose, ma nelle stesse persone che scambievolmente si donano nel dialogoยป (cfr Esort. ap. Evangelii gaudium, 142).

Ma questa differenza non รจ una cosa artificiale. Guardiamo cosa รจ successo allโ€™inizio.ย Il Tentatore, il diavolo, vuole ingannare lโ€™uomo e la donna su questo punto: vuole convincerli che Dio ha vietato loro di mangiare il frutto dellโ€™albero del bene e del male per tenerli sottomessi. La sfida รจ proprio questa: la prima norma che Dio ha dato allโ€™uomo, รจ lโ€™imposizione di un despota che vieta e costringe, o รจ la premura di un papร  che sta curando i suoi piccoli e li protegge dallโ€™autodistruzione? Eโ€™ una parola o รจ un comando? La piรน tragica, fra le varie menzogne che il serpente dice a Eva, รจ la suggestione di una divinitร  invidiosa โ€“ โ€œMa no, Dio รจ invidioso di voiโ€ โ€“ di una divinitร  possessiva โ€“ โ€œDio non vuole che voi abbiate libertร โ€. I fatti dimostrano drammaticamente che il serpente ha mentito (cfr Gen 2,16-17; 3,4-5), ha fatto credere che una parola dโ€™amore fosse un comando.

Lโ€™uomo รจ di fronte a questo bivio: Dio mi impone le cose o si prende cura di me? I suoi comandamenti sono solo una legge o contengono una parola, per curarsi di me? Dio รจ padrone o Padre? Dio รจ Padre: non dimenticatevi mai questo. Anche nelle situazioni piรน brutte, pensate che abbiamo un Padre che ci ama tutti. Siamo sudditi o figli? Questo combattimento, dentro e fuori di noi, si presenta continuamente: mille volte dobbiamo scegliere tra una mentalitร  da schiavi e una mentalitร  da figli. Il comandamento รจ dal padrone, la parola รจ dal Padre.

Lo Spirito Santo รจ uno Spirito di figli, รจ lo Spirito di Gesรน. Uno spirito da schiavi non puรฒ che accogliere la Legge in modo oppressivo, e puรฒ produrre due risultati opposti: o una vita fatta di doveri e di obblighi, oppure una reazione violenta di rifiuto. Tutto il Cristianesimo รจ il passaggio dalla lettera della Legge allo Spirito che dร  la vita (cfr 2 Cor 3,6-17).ย Gesรน รจ la Parola del Padre, non รจ la condanna del Padre. Gesรน รจ venuto a salvare, con la sua Parola, non a condannarci.

Si vede quando un uomo o una donna hanno vissuto questo passaggio oppure no. La gente si rende conto se un cristiano ragiona da figlio o da schiavo. E noi stessi ricordiamo se i nostri educatori si sono presi cura di noi come padri e madri, oppure se ci hanno solo imposto delle regole. I comandamenti sono il cammino verso la libertร , perchรฉ sono la parola del Padre che ci fa liberi in questo cammino.

Il mondo non ha bisogno di legalismo, ma di cura. Ha bisogno di cristiani con il cuore di figli. [3] Ha bisogno di cristiani con il cuore di figli: non dimenticatevi questo.

Saluti:

[Saluto cordialmente i francofoni, in particolare i pellegrini di Haiti, i giovani di Chablais, della Svizzera e di Noumรฉa, in Nuova Caledonia, cosรฌ come i pellegrini di Saint Brieuc, accompagnati dal vescovo, Monsignor Denis Moutel. Fratelli e sorelle, ricordiamoci che il mondo ha bisogno della testimonianza dei cristiani dallo spirito filiale e non schiavi della legge. Diamo questa testimonianza con il nostro comportamento per tutta la nostra vita. Dio vi benedica!]

[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโ€™Udienza odierna, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Svezia, Svizzera, Ghana, India, Indonesia, Malaysia e Stati Uniti dโ€™America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesรน Cristo. Dio vi benedica!]

[Con gioia saluto i pellegrini provenienti dai Paesi di lingua tedesca. Il Decalogo dei comandamenti รจ dono dellโ€™alleanza di Dio con noi uomini. Viviamo da figli la nostra relazione con il Signore, seguendo la sua parola e lo Spirito Santo che dร  vita. Pregate per me e per il mio pellegrinaggio ecumenico a Ginevra domani. Il Signore custodisca voi e i vostri cari.]

[Carissimi pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Nel salutarvi tutti, in particolare i fedeli della parrocchia Nossa Senhora Medianeira, di Paranรก, vi auguro di vivere e crescere nellโ€™amicizia con Dio Padre, lasciando che il suo amore sempre vi rigeneri come figli e vi riconcili con Lui e con i fratelli. Scenda su di voi e sulle vostre famiglie lโ€™abbondanza delle sue benedizioni.]

[Saluto cordialmente le persone โ€Ždiโ€Ž lingua araba,inโ€Žโ€Žโ€Ž particolareโ€Ž quelliโ€Ž provenientiโ€Ž dal Libano, dalla Giordania e dal โ€ŽMedio Oriente. Dio ci ha donato il Suo Santo Spirito affinchรฉ viviamo come Suoi โ€Žfigli, e vediamo nella Sua Parola e nei Suoi comandamenti, non regole e โ€Žproibizioni che ci rendono schiavi, ma il Suo amore parentale, che ci dร  la vita, la โ€Žlibertร  e illumina il nostro cammino. Il Signore vi benedica e vi protegga โ€Ždalโ€Ž malignoโ€Ž!โ€Žโ€Ž]

[Saluto cordialmente i pellegrini Polacchi e in modo particolare i rappresentanti della gioventรน, i quali sulla imbarcazione โ€œDar Mล‚odzieลผyโ€, navigano per il mondo prima di raggiungere Panama, luogo della GMG del prossimo gennaio. Saluto i fedeli dellโ€™Arcidiocesi di Szczecin-Kamieล„, accompagnati dallโ€™Arcivescovo Metropolita Andrea Dziฤ™ga, giunti qui per benedire le corone papali che verranno poste sullโ€™immagine della Madonna di Czฤ™stochowa, nella Basilica di San Giovanni Battista. La Vittoriosa Regina di Polonia interceda per noi e ci insegni a vivere sempre piรน fedelmente i comandamenti di Dio. Sia lodato Gesรน Cristo.]

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana.

Saluto gli artisti del Circo che ci hanno fatto vedere come la bellezza fa bene allโ€™anima e al corpo, e questa bellezza che loro ci hanno fatto vedere, non รจ una bellezza che si trova cosรฌ: รจ una bellezza che loro fanno con tanto lavoro, con ore e ore di allenamento. Ma alla fine, sono riusciti a fare questo che, come ogni bellezza, ci avvicina a Dio. Grazie tante a tutti voi. Grazie!

Sono lieto di accogliere i Padri Vincenziani; le coppie di sposi dalla Diocesi di San Marino-Montefeltro, accompagnati dal Vescovo, Monsignor Andrea Turazzi e quelle della Diocesi di Tivoli. Auguro che la visita alle Tombe degli Apostoli sia lโ€™occasione per una rinnovata testimonianza cristiana.

Saluto il Gruppo dellโ€™Ospedale pediatrico Meyer di Firenze; lโ€™Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica; lโ€™Istituto Gioacchino da Fiore di San Giovanni in Fiore; i Cori partecipanti al Festival internazionale Roma in canto; la Banda civica di Magenta.

Un pensiero speciale porgo ai giovani, agli anziani, agli ammalati e agli sposi novelli.

Nel mese di giugno la pietร  popolare ci fa pregare con piรน fervore il Sacro Cuore di Gesรน. Quel Cuore Misericordioso vi insegni ad amare senza chiedere alcun contraccambio e vi sostenga nelle scelte piรน difficili della vita. Pregatelo anche per me e per il mio ministero, ma anche per tutti i sacerdoti, affinchรฉ rafforzi la fedeltร  alla chiamata del Signore.

[1] Il cap. 20 del libro dellโ€™Esodo รจ preceduto dallโ€™offerta dellโ€™Alleanza al cap. 19, in cui รจ centrale il pronunciamento: ยซOra, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietร  particolare tra tutti i popoli; mia infatti รจ tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santaยป (Es 19,5-6). Questa terminologia trova sintesi emblematica in Lv 26,12: ยซCamminerรฒ in mezzo a voi, sarรฒ vostro Dio e voi sarete mio popoloยป e giungerร  fino al nome preannunciato del Messia, in Isaia 7,14 ossia Emmanuele, che approda in Matteo: ยซEcco, la vergine concepirร  e darร  alla luce un figlio: a lui sarร  dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noiยป (Mt 1,23). Tutto questo indica la natura essenzialmente relazionale della fede ebraica e, al massimo grado, di quella cristiana.

[2] Cfr anche Es 34,28b: ยซEgli scrisse sulle tavole le parole dellโ€™alleanza, le dieci paroleยป.

[3] Cfr Giovanni Paolo II, Lett. enc. Veritatis splendor, 12: ยซIl dono del Decalogo รจ promessa e segno dellโ€™Alleanza Nuova, quando la legge sarร  nuovamente e definitivamente scritta nel cuore dellโ€™uomo (cfr Ger 31,31-34), sostituendosi alla legge del peccato, che quel cuore aveva deturpato (cfr Ger 17,1). Allora verrร  donato โ€œun cuore nuovoโ€ perchรฉ in esso abiterร  โ€œuno spirito nuovoโ€, lo Spirito di Dio (cfr Ez 36,24-28)ยป.

  • ยฉ Copyright 2018 – Libreria Editrice Vaticana
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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