La Famiglia – 5. I Fratelli
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Nel nostro cammino di catechesi sulla famiglia, dopo aver considerato il ruolo della madre, del padre, dei figli, oggi รจ la volta dei fratelli. โFratelloโ e โsorellaโ sono parole che il cristianesimo ama molto. E, grazie allโesperienza familiare, sono parole che tutte le culture e tutte le epoche comprendono.
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Il legame fraterno ha un posto speciale nella storia del popolo di Dio, che riceve la sua rivelazione nel vivo dellโesperienza umana. Il salmista canta la bellezza del legame fraterno: ยซEcco, comโรจ bello e comโรจ dolce che i fratelli vivano insieme!ยป (Sal 132,1). E questo รจ vero, la fratellanza รจ bella! Gesรน Cristo ha portato alla sua pienezza anche questa esperienza umana dellโessere fratelli e sorelle, assumendola nellโamore trinitario e potenziandola cosรฌ che vada ben oltre i legami di parentela e possa superare ogni muro di estraneitร .
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Sappiamo che quando il rapporto fraterno si rovina, quando si rovina il rapporto tra fratelli, si apre la strada ad esperienze dolorose di conflitto, di tradimento, di odio. Il racconto biblico di Caino e Abele costituisce lโesempio di questo esito negativo. Dopo lโuccisione di Abele, Dio domanda a Caino: ยซDovโรจ Abele, tuo fratello?ยป (Gen 4,9a). Eโ una domanda che il Signore continua a ripetere in ogni generazione. E purtroppo, in ogni generazione, non cessa di ripetersi anche la drammatica risposta di Caino: ยซNon lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?ยป (Gen 4,9b). La rottura del legame tra fratelli รจ una cosa brutta e cattiva per lโumanitร . Anche in famiglia, quanti fratelli litigano per piccole cose, o per unโereditร , e poi non si parlano piรน, non si salutano piรน. Questo รจ brutto! La fratellanza รจ una cosa grande, quando si pensa che tutti i fratelli hanno abitato il grembo della stessa mamma durante nove mesi, vengono dalla carne della mamma! E non si puรฒ rompere la fratellanza. Pensiamo un poโ: tutti conosciamo famiglie che hanno i fratelli divisi, che hanno litigato; chiediamo al Signore per queste famiglie – forse nella nostra famiglia ci sono alcuni casi – che le aiuti a riunire i fratelli, a ricostituire la famiglia. La fratellanza non si deve rompere e quando si rompe succede quanto รจ accaduto con Caino e Abele. Quando il Signore domanda a Caino dovโera suo fratello, egli risponde: โMa, io non so, a me non importa di mio fratelloโ. Questo รจ brutto, รจ una cosa molto, molto dolorosa da sentire. Nelle nostre preghiere sempre preghiamo per i fratelli che si sono divisi.
Il legame di fraternitร che si forma in famiglia tra i figli, se avviene in un clima di educazione allโapertura agli altri, รจ la grande scuola di libertร e di pace. In famiglia, tra fratelli si impara la convivenza umana, come si deve convivere in societร . Forse non sempre ne siamo consapevoli, ma รจ proprio la famiglia che introduce la fraternitร nel mondo! A partire da questa prima esperienza di fraternitร , nutrita dagli affetti e dallโeducazione familiare, lo stile della fraternitร si irradia come una promessa sullโintera societร e sui rapporti tra i popoli.
La benedizione che Dio, in Gesรน Cristo, riversa su questo legame di fraternitร lo dilata in un modo inimmaginabile, rendendolo capace di oltrepassare ogni differenza di nazione, di lingua, di cultura e persino di religione.
Pensate che cosa diventa il legame fra gli uomini, anche diversissimi fra loro, quando possono dire di un altro: โQuesto รจ proprio come un fratello, questa รจ proprio come una sorella per meโ! Eโ bello questo! La storia ha mostrato a sufficienza, del resto, che anche la libertร e lโuguaglianza, senza la fraternitร , possono riempirsi di individualismo e di conformismo, anche di interesse personale.
La fraternitร in famiglia risplende in modo speciale quando vediamo la premura, la pazienza, lโaffetto di cui vengono circondati il fratellino o la sorellina piรน deboli, malati, o portatori di handicap. I fratelli e le sorelle che fanno questo sono moltissimi, in tutto il mondo, e forse non apprezziamo abbastanza la loro generositร . E quando i fratelli sono tanti in famiglia – oggi, ho salutato una famiglia, che ha nove figli?: il piรน grande, o la piรน grande, aiuta il papร , la mamma, a curare i piรน piccoli. Ed รจ bello questo lavoro di aiuto tra i fratelli.
Avere un fratello, una sorella che ti vuole bene รจ unโesperienza forte, impagabile, insostituibile. Nello stesso modo accade per la fraternitร cristiana. I piรน piccoli, i piรน deboli, i piรน poveri debbono intenerirci: hanno โdirittoโ di prenderci lโanima e il cuore. Sรฌ, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli. Quando questo accade, quando i poveri sono come di casa, la nostra stessa fraternitร cristiana riprende vita. I cristiani, infatti, vanno incontro ai poveri e deboli non per obbedire ad un programma ideologico, ma perchรฉ la parola e lโesempio del Signore ci dicono che tutti siamo fratelli. Questo รจ il principio dellโamore di Dio e di ogni giustizia fra gli uomini. Vi suggerisco una cosa: prima di finire, mi mancano poche righe, in silenzio ognuno di noi, pensiamo ai nostri fratelli, alle nostre sorelle, e in silenzio dal cuore preghiamo per loro. Un istante di silenzio.
Ecco, con questa preghiera li abbiamo portati tutti, fratelli e sorelle, con il pensiero, con il cuore, qui in piazza per ricevere la benedizione.
Oggi piรน che mai รจ necessario riportare la fraternitร al centro della nostra societร tecnocratica e burocratica: allora anche la libertร e lโuguaglianza prenderanno la loro giusta intonazione. Perciรฒ, non priviamo a cuor leggero le nostre famiglie, per soggezione o per paura, della bellezza di unโampia esperienza fraterna di figli e figlie. E non perdiamo la nostra fiducia nellโampiezza di orizzonte che la fede รจ capace di trarre da questa esperienza, illuminata dalla benedizione di Dio.
APPELLO
Vorrei invitare ancora a pregare per i nostri fratelli egiziani che tre giorni fa sono stati uccisi in Libia per il solo fatto di essere cristiani. Il Signore li accolga nella sua casa e dia conforto alle loro famiglie e alle loro comunitร .
Preghiamo anche per la pace in Medio Oriente e nel Nord Africa, ricordando tutti i defunti, i feriti e i profughi. Possa la Comunitร internazionale trovare soluzioni pacifiche alla difficile situazione in Libia.
* * *
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto le Suore Catechiste Rurali del Sacro Cuore con lโAssociazione โZambia per la Vitaโ e il Presidio riabilitativo โVilla Mariaโ di Monticello Conte Otto. Il mio pensiero va ai giovani del Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale, che oggi, in diverse parti del mondo, si raccolgono in preghiera per lโora di adorazione eucaristica. Mi unisco spiritualmente a loro nellโesprimere apprezzamento per questa iniziativa ed auspico che le nuove generazioni possano andare sempre piรน incontro a Cristo.
Saluto i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. La Quaresima รจ un tempo favorevole per intensificare la vostra vita spirituale: la pratica del digiuno vi sia di aiuto, cari giovani, per acquisire padronanza su voi stessi; la preghiera sia per voi, cari ammalati, il mezzo per affidare a Dio le vostre sofferenze e sentirne la sua presenza amorevole; le opere di misericordia, infine, aiutino voi, cari sposi novelli, a vivere la vostra esistenza coniugale aprendola alle necessitร dei fratelli.
Buona Quaresima a tutti!
- Fonteยฉ Copyright 2015 – Libreria Editrice Vaticana
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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