La Chiesa: 4. Una e Santa
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Ogni volta che rinnoviamo la nostra professione di fede recitando il โCredoโ, noi affermiamo che la Chiesa รจ ยซunaยป e ยซsantaยป. ร una, perchรฉ ha la sua origine in Dio Trinitร , mistero di unitร e di comunione piena. La Chiesa poi รจ santa, in quanto รจ fondata su Gesรน Cristo, animata dal suo Santo Spirito, ricolmata del suo amore e della sua salvezza. Allo stesso tempo, perรฒ, รจ santa e composta di peccatori, tutti noi, peccatori, che facciamo esperienza ogni giorno delle nostre fragilitร e delle nostre miserie. Allora, questa fede che professiamo ci spinge alla conversione, ad avere il coraggio di vivere quotidianamente lโunitร e la santitร , e se noi non siamo uniti, se non siamo santi, รจ perchรฉ non siamo fedeli a Gesรน. Ma Lui, Gesรน, non ci lascia soli, non abbandona la sua Chiesa! Lui cammina con noi, Lui ci capisce. Capisce le nostre debolezze, i nostri peccati, ci perdona, sempre che noi ci lasciamo perdonare. Lui รจ sempre con noi, aiutandoci a diventare meno peccatori, piรน santi, piรน uniti.
1. Il primo conforto ci viene dal fatto che Gesรน ha pregato tanto per lโunitร dei discepoli. ร la preghiera dellโUltima Cena, Gesรน ha chiesto tanto: ยซPadre, che siano una cosa solaยป. Ha pregato per lโunitร , e lo ha fatto proprio nellโimminenza della Passione, quando stava per offrire tutta la sua vita per noi. ร quello che siamo invitati continuamente a rileggere e meditare, in una delle pagine piรน intense e commoventi del Vangelo di Giovanni, il capitolo diciassette (cfr vv. 11.21-23). Comโรจ bello sapere che il Signore, appena prima di morire, non si รจ preoccupato di sรฉ stesso, ma ha pensato a noi! E nel suo dialogo accorato col Padre, ha pregato proprio perchรฉ possiamo essere una cosa sola con Lui e tra di noi. Ecco: con queste parole, Gesรน si รจ fatto nostro intercessore presso il Padre, perchรฉ possiamo entrare anche noi nella piena comunione dโamore con Lui; allo stesso tempo, le affida a noi come suo testamento spirituale, perchรฉ lโunitร possa diventare sempre di piรน la nota distintiva delle nostre comunitร cristiane e la risposta piรน bella a chiunque ci domandi ragione della speranza che รจ in noi, (cfr 1 Pt 3,15).
2. ยซTutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anchโessi in noi, perchรฉ il mondo creda che tu mi hai mandatoยป (Gv 17,21). La Chiesa ha cercato fin dallโinizio di realizzare questo proposito che sta tanto a cuore a Gesรน. Gli Atti degli Apostoli ci ricordano che i primi cristiani si distinguevano per il fatto di avere ยซun cuore solo e unโanima solaยป (At 4,32); lโapostolo Paolo, poi, esortava le sue comunitร a non dimenticare che sono ยซun solo corpoยป (1 Cor 12,13). Lโesperienza, perรฒ, ci dice che sono tanti i peccati contro lโunitร . E non pensiamo solo agli scismi, pensiamo a mancanze molto comuni nelle nostre comunitร , a peccati โparrocchialiโ, a quei peccati nelle parrocchie. A volte, infatti, le nostre parrocchie, chiamate ad essere luoghi di condivisione e di comunione, sono tristemente segnate da invidie, gelosie, antipatieโฆ E le chiacchiere sono alla portata di tutti. Quanto si chiacchiera nelle parrocchie! Questo non รจ buono. Ad esempio quando uno viene eletto presidente di quella associazione, si chiacchiera contro di lui. E se quellโaltra viene eletta presidente della catechesi, le altre chiacchierano contro di lei. Ma, questa non รจ la Chiesa. Questo non si deve fare, non dobbiamo farlo! Bisogna chiedere al Signore la grazia di non farlo. Questo succede quando puntiamo ai primi posti; quando mettiamo al centro noi stessi, con le nostre ambizioni personali e i nostri modi di vedere le cose, e giudichiamo gli altri; quando guardiamo ai difetti dei fratelli, invece che alle loro doti; quando diamo piรน peso a quello che ci divide, invece che a quello che ci accomunaโฆ
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Una volta, nellโaltra Diocesi che avevo prima, ho sentito un commento interessante e bello. Si parlava di unโanziana che per tutta la vita aveva lavorato in parrocchia, e una persona che la conosceva bene, ha detto: ยซQuesta donna non ha mai sparlato, mai ha chiacchierato, sempre era un sorrisoยป. Una donna cosรฌ puรฒ essere canonizzata domani! Questo รจ un bellโesempio. E se guardiamo alla storia della Chiesa, quante divisioni fra noi cristiani. Anche adesso siamo divisi. Anche nella storia noi cristiani abbiamo fatto la guerra fra di noi per divisioni teologiche. Pensiamo a quella dei 30 anni. Ma, questo non รจ cristiano. Dobbiamo lavorare anche per lโunitร di tutti i cristiani, andare sulla strada dellโunitร che รจ quella che Gesรน vuole e per cui ha pregato.
3. Di fronte a tutto questo, dobbiamo fare seriamente un esame di coscienza. In una comunitร cristiana, la divisione รจ uno dei peccati piรน gravi, perchรฉ la rende segno non dellโopera di Dio, ma dellโopera del diavolo, il quale รจ per definizione colui che separa, che rovina i rapporti, che insinua pregiudiziโฆ La divisione in una comunitร cristiana, sia essa una scuola, una parrocchia, o unโassociazione, รจ un peccato gravissimo, perchรฉ รจ opera del Diavolo. Dio, invece, vuole che cresciamo nella capacitร di accoglierci, di perdonarci e di volerci bene, per assomigliare sempre di piรน a Lui che รจ comunione e amore. In questo sta la santitร della Chiesa: nel riconoscersi ad immagine di Dio, ricolmata della sua misericordia e della sua grazia.
Cari amici, facciamo risuonare nel nostro cuore queste parole di Gesรน: ยซBeati gli operatori di pace, perchรฉ saranno chiamati figli di Dioยป (Mt 5,9). Chiediamo sinceramente perdono per tutte le volte in cui siamo stati occasione di divisione o di incomprensione allโinterno delle nostre comunitร , ben sapendo che non si giunge alla comunione se non attraverso una continua conversione. Che cosโรจ la conversione? ร chiedere al Signore la grazia di non sparlare, di non criticare, di non chiacchierare, di volere bene a tutti. ร una grazia che il Signore ci dร . Questo รจ convertire il cuore. E chiediamo che il tessuto quotidiano delle nostre relazioni possa diventare un riflesso sempre piรน bello e gioioso del rapporto tra Gesรน e il Padre.
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Cari pellegrini di lingua italiana: benvenuti! Saluto le Suore di SantโAnna, che celebrano il Capitolo Generale; il โComitato Nobile Quartiere Monteโ di Piazza Armerina con il Vescovo Mons. Gisana; i ciclisti โpellegrini della paceโ della Toscana, accompagnati dal Vescovo di San Miniato, Mons. Tardelli. Saluto le Associazioni e i gruppi parrocchiali, in particolare quelli di Campocavallo, con il Vescovo di Ancona- Osimo, Mons. Menichelli. La visita alle Tombe degli Apostoli accresca in tutti il senso di appartenenza alla Chiesa.
Mi rivolgo infine ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria di Santa Monica, madre di SantโAgostino. Il suo amore per il Signore indichi a voi, cari giovani, la centralitร di Dio nella vostra vita; incoraggi voi, cari ammalati, ad affrontare con fede i momenti di sofferenza e stimoli voi, cari sposi novelli, a educare cristianamente i figli che il Signore vorrร donarvi. Grazie.
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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