PAPA FRANCESCO
REGINA CAELI
Piazza San Pietro
Domenica, 15 maggio 2022
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Cari fratelli e sorelle,
prima di concludere questa Celebrazione eucaristica, desidero salutare e ringraziare tutti voi: i fratelli Cardinali, i Vescovi, i sacerdoti, le religiose e i religiosi, specialmente coloro che appartengono alle famiglie spirituali dei nuovi Santi, e voi tutti i fedeli, popolo fedele di Dio, qui convenuti da tante parti del mondo.
Saluto le Delegazioni ufficiali di diversi Paesi, in particolare il Signor Presidente della Repubblica Italiana. ร bello constatare che, con la loro testimonianza evangelica, questi Santi hanno favorito la crescita spirituale e sociale delle rispettive Nazioni e anche dellโintera famiglia umana. Mentre tristemente nel mondo crescono le distanze e aumentano le tensioni e le guerre, i nuovi Santi ispirino soluzioni di insieme, vie di dialogo, specialmente nei cuori e nelle menti di quanti ricoprono incarichi di grande responsabilitร e sono chiamati a essere protagonisti di pace e non di guerra.
Saluto tutti voi, cari pellegrini, come pure quanti hanno seguito questa Messa mediante i mezzi di comunicazione.
Ed ora ci rivolgiamo alla Vergine Maria perchรฉ ci aiuti a imitare con gioia lโesempio dei nuovi Santi.
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Piazza San Pietro
Domenica, 15 maggio 2022
Abbiamo ascoltato alcune parole che Gesรน consegna ai suoi prima di passare da questo mondo al Padre, parole che dicono che cosa significa essere cristiani: ยซCome io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altriยป (Gv13,34). Questo รจ il testamento che Cristo ci ha lasciato, il criterio fondamentale per discernere se siamo davvero suoi discepoli oppure no: il comandamento dellโamore. Fermiamoci sui due elementi essenziali di questo comandamento: lโamore di Gesรน per noi โ come io ho amato voi โ e lโamore che Lui ci chiede di vivere โ cosรฌ amatevi gli uni gli altri.
Anzitutto come io ho amato voi. Come ci ha amato Gesรน? Fino alla fine, fino al dono totale di sรฉ. Colpisce vedere che pronuncia queste parole in una notte tenebrosa, mentre il clima che si respira nel cenacolo รจ carico di emozione e preoccupazione: emozione perchรฉ il Maestro sta per dare lโaddio ai suoi discepoli, preoccupazione perchรฉ annuncia che proprio uno di loro lo tradirร . Possiamo immaginare quale dolore Gesรน portasse nellโanimo, quale oscuritร si addensava sul cuore degli apostoli, e quale amarezza vedendo Giuda che, dopo aver ricevuto il boccone intinto dal Maestro per lui, usciva dalla stanza per inoltrarsi nella notte del tradimento. E, proprio nellโora del tradimento, Gesรน conferma lโamore per i suoi. Perchรฉ nelle tenebre e nelle tempeste della vita questo รจ lโessenziale: Dio ci ama.
Fratelli, sorelle, che questo annuncio sia centrale nella professione e nelle espressioni della nostra fede: ยซnon siamo stati noi ad amare Dio, ma รจ lui che ha amato noiยป (1 Gv 4,10). Non dimentichiamolo mai. Al centro non ci sono la nostra bravura, i nostri meriti, ma lโamore incondizionato e gratuito di Dio, che non abbiamo meritato. Allโinizio del nostro essere cristiani non ci sono le dottrine e le opere, ma lo stupore di scoprirsi amati, prima di ogni nostra risposta. Mentre il mondo vuole spesso convincerci che abbiamo valore solo se produciamo dei risultati, il Vangelo ci ricorda la veritร della vita: siamo amati. E questo รจ il nostro valore: siamo amati. Cosรฌ ha scritto un maestro spirituale del nostro tempo: ยซprima ancora che qualsiasi essere umano ci vedesse, siamo stati visti dagli amorevoli occhi di Dio. Prima ancora che qualcuno ci sentisse piangere o ridere, siamo stati ascoltati dal nostro Dio che รจ tutto orecchie per noi. Prima ancora che qualcuno in questo mondo ci parlasse, la voce dellโamore eterno giร ci parlavaยป (H. Nouwen, Sentirsi amati, Brescia 1997, 50).ย Lui ci ha amato per primo, Lui ci ha aspettato. Lui ci ama, Lui continua ad amarci. E questa รจ la nostra identitร : amati da Dio. Questa รจ la nostra forza: amati da Dio.
Questa veritร ci chiede una conversione sullโidea che spesso abbiamo di santitร . A volte, insistendo troppo sul nostro sforzo di compiere opere buone, abbiamo generato un ideale di santitร troppo fondato su di noi, sullโeroismo personale, sulla capacitร di rinuncia, sul sacrificarsi per conquistare un premio. ร una visione a volte troppo pelagiana della vita, della santitร . Cosรฌ abbiamo fatto della santitร una meta impervia, lโabbiamo separata dalla vita di tutti i giorni invece che cercarla e abbracciarla nella quotidianitร , nella polvere della strada, nei travagli della vita concreta e, come diceva Teresa dโAvila alle consorelle, โtra le pentole della cucinaโ.ย Essere discepoli di Gesรน e camminare sulla via della santitร รจ anzitutto lasciarsi trasfigurare dalla potenza dellโamore di Dio. Non dimentichiamo il primato di Dio sullโio, dello Spirito sulla carne, della grazia sulle opere. A volte noi diamo piรน peso, piรน importanza allโio, alla carne e alle opere. No: il primato di Dio sullโio, il primato dello Spirito sulla carne, il primato della grazia sulle opere.
Lโamore che riceviamo dal Signore รจ la forza che trasforma la nostra vita: ci dilata il cuore e ci predispone ad amare. Per questo Gesรน dice โ ecco il secondo aspetto โ ยซcome io ho amato voi, cosรฌ amatevi anche voi gli uni gli altriยป. Questo cosรฌ non รจ solo un invito a imitare lโamore di Gesรน; significa che possiamo amare solo perchรฉ Lui ci ha amati, perchรฉ dona ai nostri cuori il suo stesso Spirito, lo Spirito di santitร , amore che ci guarisce e ci trasforma. Per questo possiamo fare scelte e compiere gesti di amore in ogni situazione e con ogni fratello e sorella che incontriamo, perchรฉ siamo amati e abbiamo la forza di amare. Cosรฌ come io sono amato, posso amare. Sempre, lโamore che io compio รจ unito a quello di Gesรน per me: โcosรฌโ. Cosรฌ come Lui mi ha amato, cosรฌ io posso amare. ร cosรฌ semplice la vita cristiana, รจ cosรฌ semplice! Noi la rendiamo piรน complicata, con tante cose, ma รจ cosรฌ semplice.
E, in concreto, che cosa significa vivere questo amore? Prima di lasciarci questo comandamento, Gesรน ha lavato i piedi ai discepoli; dopo averlo pronunciato, si รจ consegnato sul legno della croce. Amare significa questo: serviree dare la vita. Servire, cioรจ non anteporre i propri interessi; disintossicarsi dai veleni dellโaviditร e della competizione; combattere il cancro dellโindifferenza e il tarlo dellโautoreferenzialitร , condividere i carismi e i doni che Dio ci ha donato. Nel concreto, chiedersi โche cosa faccio per gli altri?โ Questo รจ amare, e vivere le cose di ogni giorno in spirito di servizio, con amore e senza clamore, senza rivendicare niente.
E poi dare la vita, che non รจ solo offrire qualcosa, come per esempio alcuni beni propri agli altri, ma donare sรฉ stessi. A me piace domandare alle persone che mi chiedono consiglio: โDimmi, tu dai lโelemosina?โ โ โSรฌ, Padre, io do lโelemosina ai poveriโ โ โE quando tu dai lโelemosina, tocchi la mano della persona, o butti lโelemosina e fai cosรฌ per pulirti?โ. E diventano rossi: โNo, io non toccoโ. โQuando tu dai lโelemosina, guardi negli occhi la persona che aiuti, o guardi da unโaltra parte?โ โ โIo non guardoโ. Toccare e guardare, toccare e guardare la carne di Cristo che soffre nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle. ร molto importante, questo. Dare la vita รจ questo. La santitร non รจ fatta di pochi gesti eroici, ma di tanto amore quotidiano. Sei una consacrata o un consacrato? โ ce ne sono tanti, oggi, qui โ Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato o sposata? Sii santo e santa amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore, una donna lavoratrice? Sii santo compiendo con onestร e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli, e lottando per la giustizia dei tuoi compagni, perchรฉ non rimangano senza lavoro, perchรฉ abbiano sempre lo stipendio giusto. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesรน. Dimmi, hai autoritร ? โ e qui cโรจ tanta gente che ha autoritร โ Vi domando: hai autoritร ? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personaliยป (Cfr Esort. ap. Gaudete et exsultate, 14). Questa รจ la strada della santitร , cosรฌ semplice! Sempre guardare Gesรน negli altri.
Servire il Vangelo e i fratelli, offrire la propria vita senza tornaconto โ questo รจ un segreto: offrire senza tornaconto โ, senza ricercare alcuna gloria mondana: a questo siamo chiamati anche noi. I nostri compagni di viaggio, oggi canonizzati, hanno vissuto cosรฌ la santitร : abbracciando con entusiasmo la loro vocazione โ di sacerdote, alcuni, di consacrata, altre, di laico โ si sono spesi per il Vangelo, hanno scoperto una gioia che non ha paragoni e sono diventati riflessi luminosi del Signore nella storia. Questo รจ un santo o una santa: un riflesso luminoso del Signore nella storia. Proviamoci anche noi: non รจ chiusa la strada della santitร , รจ universale, รจ una chiamata per tutti noi, incomincia con il Battesimo, non รจ chiusa. Proviamoci anche noi, perchรฉ ognuno di noi รจ chiamato alla santitร , a una santitร unica e irripetibile. La santitร รจ sempre originale, come diceva il beato Carlo Acutis: non cโรจ santitร di fotocopia, la santitร รจ originale, รจ la mia, la tua, di ognuno di noi. ร unica e irripetibile. Sรฌ, il Signore ha un progetto di amore per ciascuno, ha un sogno per la tua vita, per la mia vita, per la vita di ognuno di noi. Cosa volete che vi dica? Portatelo avanti con gioia. Grazie.
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