Viaggio Apostolico in Sud Sudan
SANTA MESSA
OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Mausoleo “John Garang” (Giuba)
Domenica, 5 febbraio 2023
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Le parole che lโApostolo Paolo ha rivolto alla comunitร di Corinto nella seconda Lettura, vorrei oggi farle mie e ripeterle davanti a voi: ยซQuando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con lโeccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesรน Cristo, e Cristo crocifissoยป (1 Cor 2,1-2). Sรฌ, la trepidazione di Paolo รจ anche la mia, nel trovarmi qui con voi nel nome di Gesรน Cristo, il Dio dellโamore, il Dio che ha realizzato la pace attraverso la sua croce; Gesรน, Dio crocifisso per tutti noi; Gesรน, crocifisso in chi soffre; Gesรน, crocifisso nella vita di tanti di voi, in molte persone di questo Paese; Gesรน il Risorto, vincitore sul male e sulla morte. Vengo a voi a proclamarvi Lui, a confermarvi in Lui, perchรฉ lโannuncio di Cristo รจ annuncio di speranza: Egli, infatti, conosce le angosce e le attese che portate nel cuore, le gioie e le fatiche che segnano la vostra vita, le tenebre che vi opprimono e la fede che, come un canto nella notte, levate al Cielo. Gesรน vi conosce e vi ama; se rimaniamo in Lui, non dobbiamo temere, perchรฉ anche per noi ogni croce si trasformerร in risurrezione, ogni tristezza in speranza, ogni lamento in danza.
Vorrei dunque soffermarmi sulle parole di vita che il nostro Signore Gesรน ci ha rivolto oggi nel Vangelo: ยซVoi siete il sale della terra [โฆ]. Voi siete la luce del mondoยป (Mt 5,13.14). Che cosa dicono queste immagini a noi, discepoli di Cristo?
Anzitutto, siamo sale della terra. Il sale serve a dare sapore al cibo. ร lโingrediente invisibile che dร gusto a tutto. Proprio per questo, fin dai tempi antichi, รจ stato visto come simbolo della sapienza, cioรจ di quella virtรน che non si vede, ma che dร gusto al vivere e senza la quale lโesistenza diventa insipida, senza sapore. Ma di quale sapienza ci parla Gesรน? Egli utilizza questa immagine del sale subito dopo aver proclamato ai suoi discepoli le Beatitudini: capiamo allora che sono esse il sale della vita del cristiano. Le Beatitudini, infatti, portano in terra la sapienza del Cielo: rivoluzionano i criteri del mondo e del modo comune di pensare. E che cosa dicono? In poche parole, affermano che per essere beati, cioรจ pienamente felici, non dobbiamo cercare di essere forti, ricchi e potenti, bensรฌ umili, miti, misericordiosi; non fare del male a nessuno, ma essere operatori di pace per tutti. Questa โ dice Gesรน โ รจ la sapienza del discepolo, รจ ciรฒ che dร sapore alla terra che abitiamo. Ricordiamoci: se mettiamo in pratica le Beatitudini, se incarniamo la sapienza di Cristo, non diamo un buon sapore solo alla nostra vita, ma anche alla societร , al Paese dove viviamo.
Ma il sale, oltre a dare sapore, ha unโaltra funzione, essenziale ai tempi di Cristo: conservare i cibi perchรฉ non si corrompano, diventando avariati. La Bibbia, perรฒ, diceva che cโera un โciboโ, un bene essenziale che andava conservato prima di ogni altro: lโalleanza con Dio. Perciรฒ a quei tempi, ogni volta che si faceva unโofferta al Signore, si metteva un poโ di sale. Ascoltiamo infatti che cosa dice la Scrittura in proposito: ยซNella tua oblazione non lascerai mancare il sale dellโalleanza del tuo Dio; sopra ogni tua offerta porrai del saleยป (Lv 2,13). Cosรฌ il sale ricordava il bisogno primario di custodire il legame con Dio, perchรฉ Lui รจ fedele a noi, la sua alleanza con noi รจ incorruttibile, inviolabile e duratura (cfr Nm 18,19; 2 Cr 13,5). Perciรฒ il discepolo di Gesรน, in quanto sale della terra, รจ testimone dellโalleanza che Lui ha realizzato e che celebriamo in ogni Messa: unโalleanza nuova, eterna, infrangibile (cfr 1 Cor 11,25; Eb 9), un amore per noi che non puรฒ essere incrinato neanche dalle nostre infedeltร .
Fratelli, sorelle, siamo testimoni di questa meraviglia. Anticamente, quando delle persone o dei popoli stabilivano tra loro unโamicizia, spesso la stipulavano scambiandosi un poโ di sale; noi che siamo sale della terra, siamo chiamati a testimoniare lโalleanza con Dio nella gioia, con gratitudine, mostrando di essere persone capaci di creare legami di amicizia, di vivere la fraternitร , di costruire buone relazioni umane, per impedire che prevalgano la corruzione del male, il morbo delle divisioni, la sporcizia degli affari iniqui, la piaga dellโingiustizia.
Oggi vorrei ringraziarvi perchรฉ siete sale della terra in questo Paese. Eppure, dinanzi a tante ferite, alle violenze che alimentano il veleno dellโodio, allโiniquitร che provoca miseria e povertร , potrebbe sembrarvi di essere piccoli e impotenti. Ma, quando vi assale la tentazione di sentirvi inadeguati, provate a guardare al sale e ai suoi granelli minuscoli: รจ un piccolo ingrediente e, una volta messo sopra un piatto, scompare, si scioglie, perรฒ รจ proprio cosรฌ che dร sapore a tutto il contenuto. Cosรฌ, noi cristiani, pur essendo fragili e piccoli, anche quando le nostre forze ci paiono poca cosa di fronte alla grandezza dei problemi e alla furia cieca della violenza, possiamo offrire un contributo decisivo per cambiare la storia. Gesรน desidera che lo facciamo come il sale: ne basta un pizzico che si scioglie per dare un sapore diverso allโinsieme. Allora non possiamo tirarci indietro, perchรฉ senza quel poco, senza il nostro poco, tutto perde gusto. Iniziamo proprio dal poco, dallโessenziale, da ciรฒ che non compare sui libri di storia ma cambia la storia: nel nome di Gesรน, delle sue Beatitudini, deponiamo le armi dellโodio e della vendetta per imbracciare la preghiera e la caritร ; superiamo quelle antipatie e avversioni che, nel tempo, sono diventate croniche e rischiano di contrapporre le tribรน e le etnie; impariamo a mettere sulle ferite il sale del perdono, che brucia ma guarisce. E, anche se il cuore sanguina per i torti ricevuti, rinunciamo una volta per tutte a rispondere al male con il male, e staremo bene dentro; accogliamoci e amiamoci con sinceritร e generositร , come fa Dio con noi. Custodiamo il bene che siamo, non lasciamoci corrompere dal male!
Passiamo alla seconda immagine usata da Gesรน, la luce: Voi siete la luce del mondo. Una famosa profezia diceva di Israele: ยซIo ti renderรฒ luce delle nazioni, perchรฉ porti la mia salvezza fino allโestremitร della terraยป (Is 49,6). Ora la profezia si รจ compiuta, perchรฉ Dio Padre ha inviato il suo Figlio, ed รจ Lui la luce del mondo (cfr Gv 8,12), la luce vera che illumina ogni uomo e ogni popolo, la luce che splende nelle tenebre e dissipa le nubi di qualsiasi oscuritร (cfr Gv 1,5.9). Ma lo stesso Gesรน, luce del mondo, dice ai suoi discepoli che anche loro sono luce del mondo. Ciรฒ vuol dire che noi, accogliendo la luce di Cristo, la luce che รจ Cristo, diventiamo luminosi, irradiamo la luce di Dio!
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Gesรน aggiunge: ยซNon puรฒ restare nascosta una cittร che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casaยป (Mt 5,15). Si tratta anche in questo caso di immagini familiari a quei tempi: diversi villaggi in Galilea erano sulle colline, ben visibili da lontano; e le lampade, nelle case, erano poste in alto perchรฉ facessero luce in tutti gli angoli della stanza; poi, quando dovevano essere spente, si coprivano con un oggetto di terracotta chiamato โmoggioโ, che faceva mancare lโossigeno alla fiamma fino a estinguerla.
Fratelli e sorelle, lโinvito di Gesรน ad essere luce del mondo รจ chiaro: noi, che siamo suoi discepoli, siamo chiamati a splendere come una cittร posta in alto, come un lucerniere la cui fiamma non deve essere mai spenta. In altre parole, prima di preoccuparci delle tenebre che ci circondano, prima di sperare che qualcosa attorno si rischiari, siamo tenuti a brillare, a illuminare con la nostra vita e con le nostre opere le cittร , i villaggi e i luoghi che abitiamo, le persone che frequentiamo, le attivitร che portiamo avanti. Il Signore ce ne dร la forza, la forza di essere luce in Lui, per tutti; perchรฉ tutti devono poter vedere le nostre opere buone e, vedendole โ ci ricorda Gesรน โ, si apriranno con stupore a Dio e gli daranno gloria (cfr v. 16): se viviamo come figli e fratelli sulla terra la gente scoprirร di avere un Padre nei cieli. A noi รจ dunque chiesto di ardere dโamore: non accada che la nostra luce si spenga, che dalla nostra vita scompaia lโossigeno della caritร , che le opere del male tolgano aria pura alla nostra testimonianza. Questa terra, bellissima e martoriata, ha bisogno della luce che ciascuno di voi ha, o meglio, della luce che ognuno di voi รจ!
Carissimi, vi auguro di essere sale che si sparge e si scioglie con generositร per insaporire il Sud Sudan con il gusto fraterno del Vangelo; di essere comunitร cristiane luminose che, come cittร poste in alto, gettino una luce di bene su tutti e mostrino che รจ bello e possibile vivere la gratuitร , avere speranza, costruire tutti insieme un futuro riconciliato. Fratelli e sorelle, sono con voi e vi auguro di sperimentare la gioia del Vangelo, il sapore e la luce che il Signore, ยซil Dio della paceยป (Filย 4,9), il ยซDio di ogni consolazioneยป (2 Corย 1,3), vuole effondere su ciascuno di voi.
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