Il cristiano incoerente dร scandalo e lo scandalo uccide: sono parole molto forti quelle che Papa Francesco ha pronunciato oggi durante la Messa presieduta a Santa Marta. Ce ne parlaย Sergio Centofanti:
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Lโomelia del Papa ha preso lo spunto da una Cresima amministrata durante la Messa. Chi riceve questo Sacramento โ ha affermato Papa Francesco โ โmanifesta la sua voglia di essere cristiano. Essere cristiano significa dare testimonianza di Gesรน Cristoโ: รจ una persona che โpensa come cristiano, sente come cristiano e agisce come cristiano. E questa รจ la coerenza di vita di un cristianoโ. Uno โ ha poi osservato – puรฒ dire anche di avere fede, โma se manca una di queste cose, non cโรจ il cristianoโ, โcโรจ qualcosa che non va, cโรจ una certa incoerenzaโ. E i cristiani โche vivono ordinariamente, comunemente nellโincoerenza, fanno tanto maleโ:
โAbbiamo sentito lโapostolo San Giacomo cosa dice ad alcuni incoerenti, che si vantavano di essere cristiani, ma sfruttavano i loro dipendenti, e dice cosรฌ: โEcco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre e che voi non avete pagato grida; e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore Onnipotenteโ. Eโ forte il Signore. Se uno sente questo, puรฒ pensare: โMa questo lo ha detto un comunista!โ. No, no, lโha detto lโapostolo Giacomo! Eโ Parola del Signore. Eโ lโincoerenza. E quando non cโรจ la coerenza cristiana e si vive con questa incoerenza, si fa lo scandalo. E i cristiani che non sono coerenti fanno lo scandaloโ.
โGesรน โ ha proseguito il Papa – parla troppo forte contro lo scandalo: โChi scandalizzerร uno solo di questi piccoli che credono in me, uno solo di questi fratelli, sorelle che hanno fede, รจ molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mareโ. Un cristiano incoerente fa tanto maleโ e โlo scandalo uccideโ. โTante volte โ ha aggiunto Papa Francesco – abbiamo sentito: โMa padre, io credo in Dio, ma non nella Chiesa, perchรฉ voi cristiani dite una cosa e ne fate unโaltraโโ. E ancora: โIo credo in Dio, ma in voi noโ. โEโ per la incoerenzaโ:
โSe tu ti trovi davanti โ figuriamoci! โ davanti un ateo e ti dice che non crede in Dio, tu puoi leggergli tutta una biblioteca, dove si dice che Dio esiste e anche provare che Dio esiste, e lui non avrร fede. Ma se davanti a questo ateo tu dai testimonianza di coerenza di vita cristiana, qualcosa incomincerร a lavorare nel suo cuore. Sarร proprio la testimonianza tua quella che a lui porterร questa inquietudine sulla quale lavora lo Spirito Santo. Eโ una grazia che tutti noi, tutta la Chiesa deve chiedere: โSignore, che siamo coerentiโโ.
Dunque, conclude il Papa, occorre pregare, โperchรฉ per vivere nella coerenza cristiana รจ necessaria la preghiera, perchรฉ la coerenza cristiana รจ un dono di Dio e dobbiamo chiederloโ: โSignore, che io sia coerente! Signore, che io non scandalizzi mai, che io sia una persona che pensi come cristiano, che senta come cristiano, che agisca come cristianoโ. E quando cadiamo per la nostra debolezza, chiediamo perdono:
โTutti siamo peccatori, tutti, ma tutti abbiamo la capacitร di chiedere perdono. E Lui mai si stanca di perdonare! Avere lโumiltร di chiedere perdono: โSignore, non sono stato coerente qui. Perdono!โ. Andare avanti nella vita con coerenza cristiana, con la testimonianza di quello che crede in Gesรน Cristo, che sa che รจ peccatore, ma che ha il coraggio di chiedere perdono quando sbaglia e che ha tanta paura di scandalizzare. Il Signore ci dia questa grazia a tutti noiโ.
A offrirgli lo spunto sono state le due letture della liturgia, tratte della lettera di Giacomo (4,1-10) e dal Vangelo di Marco (9,30-37). Proprio il passo evangelico, ha spiegato il Papa, ci fa particolarmente riflettere. In esso si racconta che i discepoli ยซdiscutevanoยป e addirittura ยซlitigavano per la strada. E lo facevano per chiarire chi fosse il piรน grande fra loro: per ambizioneยป. Siccome ยซuno o due di loro volevano essere piรน grandi, hanno fatto questa discussione: la liteยป. Cosรฌ, ha detto il Pontefice, ยซil loro cuore si allontanรฒยป. I discepoli avevano ยซi cuori allontanatiยป e ยซquando i cuori si allontanano nasce la guerraยป. ร proprio questa โ ha sottolineato โ lโessenza della ยซcatechesi che oggi lโapostolo Giacomo ci offreยป ponendo questa domanda diretta nella sua lettera: ยซFratelli miei, da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi?ยป.
Sono parole che ยซfanno riflettereยป per la loro attualitร . Infatti, ha fatto notare il Papa, ยซogni giorno sui giornali troviamo guerreยป. E leggiamo che ยซin questo posto si sono divisi in dueยป e ci sono stati ยซcinque mortiยป, in un altro luogo ci sono state altre vittime e cosรฌ via. Tanto che ormai ยซi morti sembrano far parte di una contabilitร quotidianaยป. E noi ci ยซsiamo abituati a leggere queste coseยป. Perciรฒ ยซse noi avessimo la pazienza di elencare tutte le guerre che in questo momento sono nel mondo, sicuramente riempiremmo vari fogliยป.
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Ormai ยซsembra che lo spirito della guerra si sia impadronito di noiยป. Cosรฌ ยซsi fanno atti per commemorare il centenario di quella grande guerraยป, con ยซtanti milioni mortiยป, e sono ยซtutti scandalizzatiยป; eppure anche oggi avviene ยซlo stesso: invece di una grande guerraยป ci sono ยซpiccole guerre dappertuttoยป. Ci sono ยซpopoli divisiยป che ยซper conservare il proprio interesse si ammazzano, si uccidono fra loroยป.
ยซDa dove vengono le guerre, liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra?ยป si chiede Giacomo. Sรฌ, ha risposto il Papa, la guerra nasce ยซdentroยป. Perchรฉ ยซle guerre, lโodio, lโinimicizia non si comprano al mercato. Sono qui, nel cuoreยป. E ha ricordato che ยซquando, da bambini, con il catechismo ci spiegavano la storia di Caino e Abele, tutti noi eravamo scandalizzati: questo ha ucciso suo fratello, ma non si puรฒ capire!ยป. Eppure ยซoggi tanti milioni si uccidono tra fratelli, fra loro. Ma siamo abituati!ยป. Cosรฌ ยซla grande guerra del 1914 ci scandalizzaยป mentre ยซquesta grande guerra un poโ dappertutto, un poโ โ dico โ nascosta non ci scandalizzaยป. E intanto ยซmuoiono tanti per un pezzo di terra, per unโambizione, per un odio, per una gelosia razziale. Muoiono tanti!ยป.
ยซLa passione โ ha detto ancora il Pontefice โ ci porta alla guerra, allo spirito del mondoยป. Cosรฌ ยซabitualmente, davanti a un conflitto, ci troviamo in una situazione curiosaยป, che ci spinge ad ยซandare avanti per risolverlo litigando, con un linguaggio di guerraยป. Dovrebbe invece prevalere ยซil linguaggio di paceยป. E quali sono le conseguenze? La risposta del Papa รจ stata netta: ยซPensate ai bambini affamati nei campi dei rifugiati: pensate e a questo soltanto! Questo รจ il frutto della guerra!ยป. Ma la sua riflessione รจ andata oltre. E ha aggiunto: ยซE se volete, pensate ai grandi salotti, alle feste che fanno quelli che sono i padroni delle industrie delle armi, che fabbricano le armiยป. Le conseguenze della guerra dunque sono, da una parte, ยซil bambino ammalato, affamato in un campo di rifugiatiยป, e dallโaltra ยซle grandi festeยป e la bella vita che fanno i fabbricanti di armi.
ยซMa cosa succede nel nostro cuore?ยป si รจ domandato il Papa riproponendo lโidea di fondo della lettera di Giacomo. ยซIl consiglio che ci dร lโapostolo โ ha detto โ รจ molto semplice: Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerร a voiยป. Un consiglio che riguarda ciascuno, perchรฉ questo ยซspirito di guerra che ci allontana da Dio, non รจ soltanto lontano da noiยป ma ยซรจ anche a casa nostraยป. Come dimostrano, per esempio, le tante ยซfamiglie distrutte perchรฉ papร e mamma non sono capaci di trovare la strada della pace e preferiscono la guerra, fare causaยป. Davvero ยซla guerra distruggeยป.
Da qui lโinvito di Papa Francesco a ยซpregare per la paceยป. Per quella ยซpace che sembra diventata soltanto una parola e niente di piรนยป. Pregare, dunque, ยซperchรฉ questa parola abbia la capacitร di agireยป. Pregare e seguire lโesortazione dellโapostolo Giacomo a riconoscere ยซla vostra miseriaยป. ร da questa miseria, ha avvertito il Papa, che ยซvengono le guerre: le guerre nelle famiglie, le guerre nei quartieri, le guerre dappertuttoยป.
Le parole di san Giacomo indicano la strada della vera pace. Si legge nella lettera dellโapostolo: ยซRiconoscete la vostra miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allergia in tristezzaยป. Parole forti che il Pontefice ha commentato proponendo un esame di coscienza: ยซChi di noi ha pianto quando legge un giornale, quando nella tv vede quelle immagini di tanti morti?ยป.
Ecco allora, secondo Papa Francesco, ciรฒ che ยซdeve fare oggi โ oggi eh, 25 febbraio, oggi! โ un cristiano davanti a tante guerre, dappertuttoยป: deve, come scrive Giacomo, umiliarsi ยซdavanti al Signoreยป; deve ยซpiangere, fare lutto, umiliarsiยป. Il Pontefice ha concluso la sua meditazione sulla pace con unโinvocazione al Signore perchรฉ ci faccia ยซcapire questoยป salvandoci ยซdallโabituarci alle notizie di guerraยป.
Fonte: news.va
