PAROLE DEL SANTO PADRE AI FRATI DI GRECCIO
PAPA FRANCESCO
Il messaggio piรน grande di Francesco รจ la testimonianza. Quella frase:ย โPredicate il Vangelo, se fosse necessario anche con le paroleโ. Non si tratta di fare proselitismo, di convincere. Gli ultimi, i peccatori… La testimonianza. Lui ci ha fatto dalla terra, come dice il Libro della Genesi, Lui ci ha fatto terra, siamo terra… Si รจ innamorato della nostra terra… La testimonianza dellโamore di Gesรน… La povertร , lโumiltร … Grazie.
FRATI
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Grazie della visita! Preghiamo per leiโฆ
PAPA FRANCESCO
Ne ho bisogno.
Padre nostroโฆ
Benedizioneย
BREVE MEDITAZIONE DEL SANTO PADRE
Quanti pensieri si affollano nella mente in questo luogo santo! E tuttavia, davanti alla roccia di questi monti tanto cari a San Francesco, ciรฒ che siamo chiamati a compiere รจ, anzitutto, riscoprire la semplicitร .
Il presepe, che per la prima volta San Francesco realizzรฒ proprio in questo piccolo spazio, a imitazione dellโangusta grotta di Betlemme, parla da solo. Qui non cโรจ bisogno di moltiplicare le parole, perchรฉ la scena che รจ posta sotto i nostri occhi esprime la saggezza di cui abbiamo bisogno per cogliere lโessenziale.
Davanti al presepe scopriamo quanto sia importante per la nostra vita, cosรฌ spesso frenetica, trovare momenti di silenzio e di preghiera. Il silenzio, per contemplare la bellezza del volto di Gesรน bambino, il Figlio di Dio nato nella povertร di una stalla. La preghiera, per esprimere il โgrazieโ stupito dinanzi a questo immenso dono dโamore che ci viene fatto.
In questo segno, semplice e mirabile, del presepe, che la pietร popolare ha accolto e trasmesso di generazione in generazione, viene manifestato il grande mistero della nostra fede: Dio ci ama a tal punto da condividere la nostra umanitร e la nostra vita. Non ci lascia mai soli; ci accompagna con la sua presenza nascosta, ma non invisibile. In ogni circostanza, nella gioia come nel dolore, Egli รจ lโEmmanuele, Dio con noi.
Come i pastori di Betlemme, accogliamo lโinvito ad andare alla grotta, per vedere e riconoscere il segno che Dio ci ha dato. Allora il nostro cuore sarร pieno di gioia, e potremo portarla dove cโรจ tristezza; sarร colmo di speranza, da condividere con chi lโha perduta.
Immedesimiamoci in Maria, che depose il suo Figlio nella mangiatoia, perchรฉ non cโera posto in una casa. Con lei e con San Giuseppe, suo sposo, teniamo lo sguardo rivolto al Bambino Gesรน. Il suo sorriso, sbocciato nella notte, disperda lโindifferenza e apra i cuori alla gioia di chi si sente amato dal Padre che รจ nei cieli.
