ANGELUS
Piazza San Pietro
Domenica, 3 febbraio 2019
https://youtu.be/SLMIqvjpaOI
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Domenica scorsa la liturgia ci aveva proposto lโepisodio della sinagoga di Nazaret, dove Gesรน legge un passo del profeta Isaia e alla fine rivela che quelle parole si compiono โoggiโ, in Lui. Gesรน si presenta come colui sul quale si รจ posato lo Spirito del Signore, lo Spirito Santo che lo ha consacrato e lo ha mandato a compiere la missione di salvezza in favore dellโumanitร . Il Vangelo di oggi (cfr Lc 4,21-30) รจ la prosecuzione di quel racconto e ci mostra lo stupore dei suoi concittadini nel vedere che uno del loro paese, ยซil figlio di Giuseppeยป (v. 22), pretende di essere il Cristo, lโinviato del Padre.
Gesรน, con la sua capacitร di penetrare le menti e i cuori, capisce subito che cosa pensano i suoi compaesani. Essi ritengono che, essendo Lui uno di loro, debba dimostrare questa sua strana โpretesaโ facendo dei miracoli lรฌ, a Nazaret, come ha fatto nei paesi vicini (cfr v. 23). Ma Gesรน non vuole e non puรฒ accettare questa logica, perchรฉ non corrisponde al piano di Dio: Dio vuole la fede, loro vogliono i miracoli, i segni; Dio vuole salvare tutti, e loro vogliono un Messia a proprio vantaggio. E per spiegare la logica di Dio, Gesรน porta lโesempio di due grandi profeti antichi: Elia ed Eliseo, che Dio aveva mandato a guarire e salvare persone non ebree, di altri popoli, ma che si erano fidate della sua parola.
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Di fronte a questo invito ad aprire i loro cuori alla gratuitร e alla universalitร della salvezza, i cittadini di Nazaret si ribellano, e addirittura assumono un atteggiamento aggressivo, che degenera al punto che ยซsi alzarono e lo cacciarono fuori della cittร e lo condussero sul ciglio del monte [โฆ], per gettarlo giรนยป (v. 29). Lโammirazione del primo istante si รจ mutata in unโaggressione, una ribellione contro di Lui.
E questo Vangelo ci mostra che il ministero pubblico di Gesรน comincia con un rifiuto e con una minaccia di morte, paradossalmente proprio da parte dei suoi concittadini. Gesรน, nel vivere la missione affidatagli dal Padre, sa bene che deve affrontare la fatica, il rifiuto, la persecuzione e la sconfitta. Un prezzo che, ieri come oggi, la profezia autentica รจ chiamata a pagare. Il duro rifiuto, perรฒ, non scoraggia Gesรน, nรฉ arresta il cammino e la feconditร della sua azione profetica. Egli va avanti per la sua strada (cfr v. 30), confidando nellโamore del Padre.
Anche oggi, il mondo ha bisogno di vedere nei discepoli del Signore dei profeti, cioรจ delle persone coraggiose e perseveranti nel rispondere alla vocazione cristiana. Persone che seguono la โspintaโ dello Spirito Santo, che le manda ad annunciare speranza e salvezza ai poveri e agli esclusi; persone che seguono la logica della fede e non del miracolismo; persone dedicate al servizio di tutti, senza privilegi ed esclusioni. In poche parole: persone che si aprono ad accogliere in sรฉ stesse la volontร del Padre e si impegnano a testimoniarla fedelmente agli altri.
Preghiamo Maria Santissima, perchรฉ possiamo crescere e camminare nello stesso ardore apostolico per il Regno di Dio che animรฒ la missione di Gesรน.
Dopo l’Angelus
Cari fratelli e sorelle,
con grande preoccupazione seguo la crisi umanitaria nello Yemen. La popolazione รจ stremata dal lungo conflitto e moltissimi bambini soffrono la fame, ma non si riesce ad accedere ai depositi di alimenti. Fratelli e sorelle, il grido di questi bambini e dei loro genitori sale al cospetto di Dio. Faccio appello alle parti interessate e alla Comunitร internazionale per favorire con urgenza lโosservanza degli accordi raggiunti, assicurare la distribuzione del cibo e lavorare per il bene della popolazione. Invito tutti a pregare per i nostri fratelli dello Yemen. โAve o Maria,โฆโ. Preghiamo forte, perchรฉ sono dei bambini che hanno fame, che hanno sete, che non hanno medicine e sono in pericolo di morte. Portiamo a casa con noi questo pensiero.
Oggi si celebra in Italia la Giornata per la Vita, che ha come tema ยซEโ vita, รจ futuroยป. Mi associo al Messaggio dei Vescovi ed esprimo il mio incoraggiamento alle comunitร ecclesiali che in tanti modi promuovono e sostengono la vita. Si rende sempre piรน necessario un concreto impegno per favorire le nascite,che coinvolga le istituzioni e le varie realtร culturali e sociali, riconoscendo la famiglia come grembo generativo della societร .
Il prossimo 5 febbraio, nellโEstremo Oriente e in varie parti del mondo, milioni di uomini e donne celebreranno il capodanno lunare. Desidero salutare tutti cordialmente, augurando che nelle loro famiglie si pratichino quelle virtรน che aiutano a vivere in pace con sรฉ stessi, con gli altri e con il creato. Invito a pregare per il dono della pace, da accogliere e coltivare con il contributo di ciascuno.
Saluto tutti voi, romani e pellegrini. In particolare i fedeli venuti dalla Croazia e dalla Polonia; quelli di Lecce, Potenza, Cerignola, San Benedetto del Tronto e Castelliri. Saluto le Suore Pie Discepole del Divin Maestro e il coro parrocchiale di Claut (Pordenone).
Con grande affetto saluto i ragazzi e le ragazze dellโAzione Cattolica della Diocesi di Roma. Cari ragazzi, sono lieto di accogliervi, insieme al Cardinale Vicario, ai sacerdoti assistenti, ai vostri genitori ed educatori, al termine della โCarovana della Paceโ. Con questa iniziativa aprite i festeggiamenti per i 150 anni di fondazione dellโAzione Cattolica di Roma e i 50 anni della nascita dellโACR. Vi auguro di essere gioiosi testimoni di pace e di fraternitร . Adesso ascoltiamo insieme il messaggio che i vostri amici, qui accanto a me, ci leggeranno.
[lettura del messaggio]
E ora saliranno al cielo i palloncini, simbolo delle nostre preghiere per la pace nel mondo.
[lancio dei palloncini]
Tra meno di unโora partirรฒ per un viaggio breve ma importante negli Emirati Arabi Uniti. Per favore, accompagnatemi con la preghiera. Buona domenica a tutti. Buon pranzo e arrivederci!
