Papa Francesco – Angelus del 26 Dicembre 2018 – Il testo e il video

Data:

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PAPA FRANCESCO

ANGELUS

Piazza San Pietro
Domenica, 26 Dicembre 2018

https://youtu.be/5dXljhkRz7I

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

La gioia del Natale inonda ancora i nostri cuori: continua a risuonare il meraviglioso annuncio che Cristo รจ nato per noi e porta al mondo la pace. In questo clima di letizia, celebriamo oggi la festa di Santo Stefano, diacono e primo martire. Potrebbe sembrare strano accostare la memoria di Santo Stefano alla nascita di Gesรน, perchรฉ emerge il contrasto tra la gioia di Betlemme e il dramma di Stefano, lapidato a Gerusalemme nella prima persecuzione contro la Chiesa nascente. In realtร  non รจ cosรฌ, perchรฉ il Bambino Gesรน รจ il Figlio di Dio fattosi uomo, che salverร  lโ€™umanitร  morendo in croce. Ora lo contempliamo avvolto in fasce nel presepe; dopo la sua crocifissione sarร  nuovamente avvolto da bende e deposto in un sepolcro.

Santo Stefano fu il primo a seguire le orme del divino Maestro con il martirio; morรฌ come Gesรน affidando la propria vita a Dio e perdonando i suoi persecutori. Due atteggiamenti: affidava la propria vita a Dio e perdonava. Mentre veniva lapidato disse: ยซSignore Gesรน, accogli il mio spiritoยป (At 7,59). Sono parole del tutto simili a quelle pronunciate da Cristo in croce: ยซPadre, nelle tue mani consegno il mio spirito (Lc 23, 46). Lโ€™atteggiamento di Stefano che imita fedelmente il gesto di Gesรน, รจ un invito rivolto a ciascuno di noi ad accogliere con fede dalle mani del Signore ciรฒ che la vita ci riserva di positivo e anche di negativo. La nostra esistenza รจ segnata non solo da circostanze felici โ€“ lo sappiamo -, ma anche da momenti di difficoltร  e di smarrimento. Ma la fiducia in Dio ci aiuta ad accogliere i momenti faticosi e a viverli come occasione di crescita nella fede e di costruzione di nuove relazioni con i fratelli. Si tratta di abbandonarci nelle mani del Signore, che sappiamo essere un Padre ricco di bontร  verso i suoi figli.

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Il secondo atteggiamento con cui Stefano ha imitato Gesรน nel momento estremo della croce, รจ il perdono. Egli non maledice i suoi persecutori, ma prega per loro: ยซPiegรฒ le ginocchia e gridรฒ a gran voce: โ€œSignore, non imputare loro questo peccatoโ€ยป (At 7,60). Siamo chiamati ad imparare da lui a perdonare, perdonare sempre, e non รจ facile farlo, tutti lo sappiamo. Il perdono allarga il cuore, genera condivisione, dona serenitร  e pace. Il proto-martire Stefano ci indica la strada da percorrere nelle relazioni interpersonali in famiglia, nei luoghi di scuola, nei luoghi di lavoro, in parrocchia e nelle diverse comunitร . Sempre aperti al perdono. La logica del perdono e della misericordia รจ sempre vincente e apre orizzonti di speranza. Ma il perdono si coltiva con la preghiera, che ci permette di tenere fisso lo sguardo su Gesรน. Stefano รจ stato capace di perdonare i suoi uccisori perchรฉ, pieno di Spirito Santo, fissava il cielo e aveva gli occhi aperti su Dio (cfr At 7,55). Dalla preghiera gli venne la forza di subire il martirio. Dobbiamo pregare con insistenza lo Spirito Santo perchรฉ effonda su di noi il dono della fortezza che guarisce le nostre paure, le nostre debolezze, le nostre piccolezze e allarga il cuore per perdonare. Perdonare sempre!

Invochiamo lโ€™intercessione della Madonna e di Santo Stefano: la loro preghiera ci aiuti ad affidarci sempre a Dio, specialmente nei momenti difficili, e ci sostenga nel proposito di essere uomini e donne capaci di perdono.

Dopo l’Angelus

Cari fratelli e sorelle,

saluto tutti voi pellegrini, provenienti dallโ€™Italia e da vari Paesi. Rinnovo a tutti voi lโ€™augurio che la contemplazione del Bambino Gesรน, cuore e centro delle festivitร  natalizie, possa suscitare atteggiamenti di fraternitร  e di condivisione nelle famiglie e nelle comunitร .

In questi giorni ho ricevuto tanti messaggi augurali da Roma e da altre parti del mondo. Non mi รจ possibile rispondere a ciascuno, ma prego per ognuno di loro. Pertanto, esprimo oggi a voi e a tutti il mio sincero ringraziamento, specialmente per il dono della preghiera che tanti di voi hanno promesso di fare. Grazie tante!

Buona festa di Santo Stefano e per favore non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

Fonte: Radio Vaticana via FeedRss

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