Papa Francesco – Angelus del 01 gennaio 2014 in mp3 e video

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Cari fratelli e sorelle, buongiorno e buon anno!

Allโ€™inizio del nuovo anno rivolgo a tutti voi gli auguri di pace e di ogni bene. Il mio augurio รจ quello della Chiesa, รจ quello cristiano! Non รจ legato al senso un poโ€™ magico e un poโ€™ fatalistico di un nuovo ciclo che inizia. Noi sappiamo che la storia ha un centro: Gesรน Cristo, incarnato, morto e risorto, che รจ vivo tra noi; ha un fine: il Regno di Dio, Regno di pace, di giustizia, di libertร  nellโ€™amore; e ha una forza che la muove verso quel fine: la forza รจ lo Spirito Santo. Tutti noi abbiamo lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel Battesimo, e Lui ci spinge ad andare avanti nella strada della vita cristiana, nella strada della storia, verso il Regno di Dio.

Questo Spirito รจ la potenza dโ€™amore che ha fecondato il grembo della Vergine Maria; ed รจ lo stesso che anima i progetti e le opere di tutti i costruttori di pace. Dove รจ un uomo o una donna costruttore di pace, รจ proprio lo Spirito Santo che li aiuta, li spinge a fare la pace. Due strade si incrociano oggi: festa di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata Mondiale della Pace. Otto giorni fa รจ risuonato lโ€™annuncio angelico: โ€œGloria a Dio e pace agli uominiโ€; oggi lo accogliamo nuovamente dalla Madre di Gesรน, che ยซcustodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuoreยป (Lc2,19), per farne il nostro impegno nel corso dellโ€™anno che si apre.

Il tema di questaย Giornata Mondiale della Pace รจ ยซFraternitร , fondamento e via per la paceยป. Fraternitร : sulla scia dei miei Predecessori, a partire daย Paolo VI, ho sviluppato il tema in unย Messaggio, giร  diffuso e che oggi idealmente consegno a tutti. Alla base cโ€™รจ la convinzione che siamo tutti figli dellโ€™unico Padre celeste, facciamo parte della stessa famiglia umana e condividiamo un comune destino. Da qui deriva per ciascuno la responsabilitร  di operare affinchรฉ il mondo diventi una comunitร  di fratelli che si rispettano, si accettano nelle loro diversitร  e si prendono cura gli uni degli altri. Siamo anche chiamati a renderci conto delle violenze e delle ingiustizie presenti in tante parti del mondo e che non possono lasciarci indifferenti e immobili: cโ€™รจ bisogno dellโ€™impegno di tutti per costruire una societร  veramente piรน giusta e solidale. Ieri ho ricevuto una lettera di un signore, forse uno di voi, che mettendomi a conoscenza di una tragedia familiare, successivamente elencava tante tragedie e guerre oggi, nel mondo, e mi domandava: cosa succede nel cuore dellโ€™uomo, che รจ portato a fare tutto questo? E diceva, alla fine: โ€œEโ€™ ora di fermarsiโ€. Anche io credo che ci farร  bene fermarci in questa strada di violenza, e cercare la pace. Fratelli e sorelle, faccio mie le parole di questโ€™uomo: cosa succede nel cuore dellโ€™uomo? Cosa succede nel cuore dellโ€™umanitร ? Eโ€™ ora di fermarsi!

Da ogni angolo della terra, oggi i credenti elevano la preghiera per chiedere al Signore il dono della pace e la capacitร  di portarla in ogni ambiente. In questo primo giorno dellโ€™anno, il Signore ci aiuti ad incamminarci tutti con piรน decisione sulle vie della giustizia e della pace. E incominciamo a casa! Giustizia e pace a casa, tra noi. Si incomincia a casa e poi si va avanti, a tutta lโ€™umanitร . Ma dobbiamo incominciare a casa. Lo Spirito Santo agisca nei cuori, sciolga le chiusure e le durezze e ci conceda di intenerirci davanti alla debolezza del Bambino Gesรน. La pace, infatti, richiede la forza della mitezza, la forza nonviolenta della veritร  e dellโ€™amore.

Nelle mani di Maria, Madre del Redentore, poniamo con fiducia filiale le nostre speranze. A lei, che estende la sua maternitร  a tutti gli uomini, affidiamo il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perchรฉ il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione. A lei chiediamo che il Vangelo della fraternitร , annunciato e testimoniato dalla Chiesa, possa parlare ad ogni coscienza e abbattere i muri che impediscono ai nemici di riconoscersi fratelli

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Dopo l’Angelus:

Fratelli e sorelle,

desidero ringraziare il Presidente della Repubblica Italiana per le espressioni augurali che mi ha rivolto ieri sera, durante il suo Messaggio alla Nazione. Ricambio di cuore, invocando la benedizione del Signore sul popolo italiano, affinchรฉ, con il contributo responsabile e solidale di tutti, possa guardare al futuro con fiducia e speranza.

Saluto con gratitudine le tante iniziative di preghiera e impegno per la pace che si svolgono in ogni parte del mondo in occasione della Giornata Mondiale della Pace. Ricordo, in particolare, la Marcia nazionale che ha avuto luogo ieri sera a Campobasso, organizzata da CEI,ย Caritasย eย Pax Christi. Saluto i partecipanti alla manifestazione โ€œPace in tutte le terreโ€, promossa a Roma e in molti Paesi dalla Comunitร  di Santโ€™Egidio. Come pure le famiglie del Movimento dellโ€™Amore Familiare, che hanno vegliato stanotte in Piazza San Pietro. Grazie! Grazie per questa preghiera.

Rivolgo un saluto cordiale a tutti i pellegrini presenti, alle famiglie, ai gruppi di giovani. Un pensiero speciale va ai โ€œCantori della Stellaโ€ โ€“ย Sternsingerย โ€“, cioรจ bambini e ragazzi che in Germania e Austria portano nelle case la benedizione di Gesรน e raccolgono offerte per i bambini che mancano del necessario. Grazie del vostro impegno! E saluto anche gli amici e i volontari dellaย Fraterna Domus.

A tutti auguro un anno di pace nella grazia del Signore e con la protezione materna di Maria, che oggi invochiamo con il titolo โ€œMadre di Dioโ€. Cosa vi sembra se tutti insieme la salutiamo, adesso, dicendo tre volte โ€œSanta Madre di Dioโ€? Tutti insieme: Santa Madre di Dio! Santa Madre di Dio! Santa Madre di Dio! Buon inizio dellโ€™anno, buon pranzo e arrivederci!

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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss

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