Papa Francesco ai Partecipanti al Convegno promosso dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale

Data:

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DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL CONVEGNO PROMOSSO DAL
DICASTERO PER IL SERVIZIO DELLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE,
NEL 50ยฐ ANNIVERSARIO DELLA “POPULORUM PROGRESSIO

Aula del Sinodo
Martedรฌ, 4 aprile 2017

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https://youtu.be/t5oljv2BnOE

Cari fratelli e sorelle,

grazie dellโ€™invito e dellโ€™accoglienza. Vi ringrazio per la vostra presenza e per la vostra attivitร  di promozione umana e del bene comune. Ringrazio il Cardinale Turkson per le sue parole di saluto e per aver dato avvio, non senza fatica, al nuovo Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale. Eโ€™ stato un modello di percorso, in pace, creativitร , consultazioni, davvero un modello di costruzione ecclesiale: grazie, Eminenza.

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Siete convenuti per questo Congresso Internazionale perchรฉ la nascita del nuovo Dicastero corrisponde significativamente con il 50ยฐ anniversario dallโ€™Enciclica Populorum progressio del Beato Paolo VI. Fu lui a precisare in dettaglio in quella Enciclica il significato di โ€œsviluppo integraleโ€ (cfr n. 21), e fu lui a proporre quella sintetica, e fortunata formula: ยซsviluppo di ogni uomo e di tutto lโ€™uomoยป (n. 14).

Che cosa vuol dire, oggi e nel prossimo futuro, sviluppo integrale, cioรจ sviluppo di ogni uomo e di tutto lโ€™uomo? Sulla scia di Paolo VI, forse proprio nel verbo integrare โ€“ a me tanto caro โ€“ possiamo individuare un orientamento fondamentale per il nuovo Dicastero. Vediamo insieme alcuni aspetti.

Si tratta di integrare i diversi popoli della terra. Il dovere di solidarietร  ci obbliga a cercare giuste modalitร  di condivisione, perchรฉ non vi sia quella drammatica sperequazione tra chi ha troppo e chi non ha niente, tra chi scarta e chi รจ scartato. Solo la strada dellโ€™integrazione tra i popoli consente allโ€™umanitร  un futuro di pace e di speranza.

Si tratta di offrire modelli praticabili di integrazione sociale. Tutti hanno un contributo da dare allโ€™insieme della societร , tutti hanno una peculiaritร  che puรฒ servire per il vivere insieme, nessuno รจ escluso dallโ€™apportare qualcosa per il bene di tutti. Questo รจ al contempo un diritto e un dovere. Eโ€™ il principio della sussidiarietร  a garantire la necessitร  dellโ€™apporto di tutti, sia come singoli che come gruppi, se vogliamo creare una convivenza umana aperta a tutti.

Si tratta inoltre di integrare nello sviluppo tutti quegli elementi che lo rendono veramente tale. I diversi sistemi: lโ€™economia, la finanza, il lavoro, la cultura, la vita familiare, la religione sono, ciascuno nel suo specifico, un momento irrinunciabile di questa crescita. Nessuno di essi si puรฒ assolutizzare e nessuno di essi puรฒ essere escluso da una concezione di sviluppo umano integrale, che tenga cioรจ conto che la vita umana รจ come unโ€™orchestra che suona bene se i diversi strumenti si accordano e seguono uno spartito condiviso da tutti.

Si tratta ancora di integrare la dimensione individuale e quella comunitaria. Eโ€™ innegabile che siamo figli di una cultura, per lo meno nel mondo occidentale, che ha esaltato lโ€™individuo fino a farne come unโ€™isola, quasi che si possa essere felici da soli. Dโ€™altro canto, non mancano visioni ideologiche e poteri politici che hanno schiacciato la persona, lโ€™hanno massificata e privata di quella libertร  senza la quale lโ€™uomo non si sente piรน uomo. A tale massificazione sono interessati anche poteri economici che vogliono sfruttare la globalizzazione, invece che favorire una maggiore condivisione tra gli uomini, semplicemente per imporre un mercato globale di cui sono essi stessi a dettare le regole e a trarre i profitti. Lโ€™io e la comunitร  non sono concorrenti tra loro, ma lโ€™io puรฒ maturare solo in presenza di rapporti interpersonali autentici e la comunitร  รจ generatrice quando lo sono tutti e singolarmente i suoi componenti. Questo vale ancor piรน per la famiglia, che รจ la prima cellula della societร  e in cui si apprende il vivere insieme.

Si tratta infine di integrare tra loro corpo e anima. Giร  Paolo VI scriveva che lo sviluppo non si riduce a una semplice crescita economica (cfr n. 14); lo sviluppo non consiste nellโ€™avere a disposizione sempre piรน beni, per un benessere soltanto materiale. Integrare corpo e anima significa pure che nessuna opera di sviluppo potrร  raggiungere veramente il suo scopo se non rispetta quel luogo in cui Dio รจ presente a noi e parla al nostro cuore.

Dio si รจ fatto conoscere pienamente in Gesรน Cristo: in Lui Dio e lโ€™uomo non sono divisi e separati tra loro. Dio si รจ fatto uomo per fare della vita umana, sia personale che sociale, una concreta via di salvezza. Cosรฌ la manifestazione di Dio in Cristo โ€“ compresi i suoi gesti di guarigione, di liberazione, di riconciliazione che oggi siamo chiamati a riproporre ai tanti feriti sul ciglio della strada โ€“ indica la strada e la modalitร  del servizio che la Chiesa intende offrire al mondo: alla sua luce si puรฒ comprendere che cosa significhi uno sviluppo โ€œintegraleโ€, che non fa torto nรฉ a Dio nรฉ allโ€™uomo, perchรฉ assume tutta la consistenza di entrambi.

In questo senso proprio il concetto di persona, nato e maturato nel cristianesimo, aiuta a perseguire uno sviluppo pienamente umano. Perchรฉ persona dice sempre relazione, non individualismo, afferma lโ€™inclusione e non lโ€™esclusione, la dignitร  unica e inviolabile e non lo sfruttamento, la libertร  e non la costrizione.

La Chiesa non si stanca di offrire questa sapienza e la sua opera al mondo, nella consapevolezza che lo sviluppo integrale รจ la strada del bene che la famiglia umana รจ chiamata a percorrere. Vi invito a portare avanti questa azione con pazienza e costanza, nella fiducia che il Signore ci accompagna. Egli vi benedica e la Madonna vi protegga. Grazie.

ยฉ Copyright – Libreria Editrice Vaticana

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