Papa Francesco ai Gesuiti portoghesi

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Il 5 agosto 2023, durante il suo viaggio apostolico in Portogallo in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, papa Francesco alle 17,00 ha incontrato i gesuiti presso il «Colégio de São João de Brito», una scuola gestita dalla Compagnia di Gesù. […]

Grazie di tutto. Ma soprattutto per l’ultima cosa che hai detto: «Sì, anche qui ci sono problemi», e così hai dato un tocco di realtà, altrimenti sarebbe stata la descrizione di un museo, in cui tutto è a posto e messo in vetrina. Ti ringrazio per questo, per il realismo. Grazie per essere qui, sono pronto a dialogare con voi. Fatemi domande! Chiedete quello che volete. Non abbiate timore di essere imprudenti nel chiedere. Imprudente, semmai, sarò io rispondendo quel che penso! Davvero, facciamo un dialogo fraterno e aperto.

Si sono quindi susseguite le domande spontanee.

Salve, Santo Padre, mi chiamo Vasco, studio Filosofia, sono il più giovane della Provincia, e per questo mi hanno chiesto di parlare per primo: gli ultimi saranno i primi… Vorrei farle una domanda. Davanti alle sfide della nostra generazione, guardando alla nostra società sessualizzata, consumista…, secondo la sua esperienza di gesuita, crede che la nostra formazione sia strutturata per affrontare queste sfide? E come possiamo curare sempre al meglio la nostra formazione di gesuiti a livello affettivo, sessuale, corporeo?

In realtà stai ponendo due domande, no? Anzi, un’affermazione e una domanda. Viviamo in una società «mondanizzata», che mi preoccupa molto. Mi preoccupa quando la mondanità si fa spazio nella vita consacrata. Proprio oggi è stata resa pubblica una lettera che ho scritto ai preti di Roma sul clericalismo, che è una forma di mondanità[1]. Guardate che la mondanità spirituale è un tranello molto ricorrente. Bisogna imparare a distinguere: una cosa è prepararsi a dialogare con il mondo – come fate voi con il dialogo con il mondo dell’arte e della cultura –, altra cosa è compromettersi con le cose del mondo, con la mondanità.

Mi ha molto impressionato leggere la conclusione di un libro di padre de Lubac: dedica le quattro pagine finali di Meditazione sulla Chiesa – sono solo quattro pagine, leggetele – alla mondanità spirituale. Voi, che fate discernimento, vi siete mai interrogati ciascuno sulla propria personale mondanità spirituale? Io sono mondano, spiritualmente? È una domanda che vi lascio. E sapete che cosa dice de Lubac? Dice che questo è il peggior male che possa penetrare nella Chiesa, peggio ancora che l’epoca dei papi «libertini». […]

Su “La Civiltà Cattolica” il testo integrale dell’incontro di Papa Francesco coi Gesuiti portoghesi.