Padre Giancarlo Maria Bregantini al Convegno dei diaconi a Rimini Agosto 2011

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Da Rimini vincenzo Testa
Diaconi dispensatori della caritร  alla scuola dei poveri e degli ultimi. Si poยญtrebbe sintetizzare cosรฌ il XXIII Conยญvegno nazionale della Comunitร  del diaconaยญto in Italia tenutosi a Rimini dal 3 al 6 agosto scorsi. Un convegno di svolta nel quale il cuoยญre del messaggio โ€“ ha sottolineato con chiaยญrezza il presidente della Comunitร  del diacoยญnato in Italia Enzo Petrolino โ€“ รจ quello che ยซil diaconato non sia rinchiuso nelle sacrestieยป. I lavori dellโ€™assemblea sono stati imperniati sul tema ยซDiaconi educati al servizio del Vangelo per il bene della societร ยป. Ricca e molto signiยญficativa la partecipazione. A cominciare dalla presenza di Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini e presidente della Commissione epiยญscopale per il clero e la vita consacrata che si รจ soffermato sulla necessitร  di sentirsi amati per amare; di sentirsi serviti per servire e di sentirsi custoditi per custodire gli altri. Un moยญdo per dire che occorre ยซriconoscereยป la preยญsenza del Padre nella nostra vita per poter anยญnunciare Gesรน Cristo al mondo intero. Forte nellโ€™intervento di don Giuseppe Bellia, diretยญtore della rivista ยซIl diaconato in Italiaยป il riยญchiamo al senso del servizio. La diaconia criยญstiana โ€“ ha detto Bellia โ€“ ยซattraverso il servizio dei ministri svolto allโ€™altare e il servizio cariยญtativo verso i poveri, diventa il punto concreยญto e irrinunciabile di raccordo tra la diaconia liturgico-eucaristica e la vita concreta della Chiesaยป, coniugando ยซin modo inseparabile il servizio reso a Cristo con il servizio reso ai fraยญtelli ยป. ยซQuando la Chiesa riscopre i poveri โ€“ ha aggiunto โ€“ riscopre anche i diaconi come miยญnistri di servizio permanente che collegano la mensa del corpo di Cristo alla mensa dei poยญveri ยป. Nella seconda giornata di lavori, intenso lโ€™imยญpatto emotivo provocato dalla ยซdenunciaยป di Giuliana Martirani, docente alla Facoltร  di scienze politiche dellโ€™Universitร  Federico II di Napoli secondo la quale il nostro Paese ha smarrito il senso e le caratteristiche principaยญli che ne facevano il Paese della solidarietร . Uยญna solidarietร  che va riscoperta e intesa in senยญso ampio. Tutto questo affinchรฉ anche quanยญti sono stati definiti ยซnienteยป o ยซannientatiยป possano trovare, invece, lโ€™opportunitร  di viยญvere la propria vita con dignitร . Sentimenti in qualche modo risuonati nelle parole di Luยญciano Meddi, docente di catechesi missionaยญria alla Pontificia Universitร  Urbaniana sulla necessitร  di maturare nuove competenze tra testimoni del Vangelo per dare nuovo slancio alla pastorale. E sul servizio ยซalla cittadinanยญza ยป responsabile si รจ dedicato anche don Franยญco Appi, responsabile del servizio per la scuoยญla di formazione allโ€™impegno sociale e politiยญco della diocesi di Forlรฌ-Bertinoro. ยซIl mondo che cambiaยป โ€“ ha detto โ€“ รจ un mondo che chieยญde risposte. ยซNoi non possiamo che avere la risposta della speranza, fondata sulla fede in Cristo Gesรน, speranza che anima i nostri proยญgetti e le nostre iniziative, che sostiene la noยญstra ragione, senza sostituirleยป.
Tra i momenti centrali del convegno la tavoยญla rotonda coordinata dal professor Tonino Cantelmi presidente dellโ€™Associazione italiaยญna psicologi e psichiatri cattolici e lโ€™apprezยญzatissima riflessione di Giancarlo Maria Breยญgantini, arcivescovo di Campobasso-Bojano. Nel suo intervento il presidente della Comยญmissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace ha posto in risalยญto i cinque segni e doni che i diaconi ricevoยญno con lโ€™ordinazione. Cioรจ la terra intesa coยญme luogo scelto con lโ€™incardinazione. Una terยญra che va amata con ยซcuore verginaleยป, il seยญcondo dono, sul modello di san Giuseppe. Quindi i ยซpoveriยป i segni che i diaconi inconยญtrano lungo il cammino della vita. Il quarto dono รจ il Vangelo che va meditato con la lecยญtio e il giornale. Lโ€™ultimo dono รจ ยซla preghieยญra ยป con lโ€™invito ad elevare al Signore una inยญtensa e profonda preghiera di intercessione in favore della comunitร  che si รจ chiamati a servire.
Spunti, prospettive che hanno trovato sintesi nellโ€™appello conclusivo lanciato da Enzo Peยญtrolino ad ยซosare il coraggio della speranzaยป. ยซรˆ stato un convegno diverso, di svoltaยป โ€“ ha proseguito il presidente della Comunitร  del diaconato in Italia โ€“; un incontro di persone chiamate a mettere al primo posto le relazioยญni con i ยซnienteยป della terra, con gli ยซannienยญtati ยป dalla societร  per riconsegnare loro speยญranza e coraggio. Lโ€™invito ai diaconi รจ quello di rilanciarsi nella missione e occupare gli spaยญzi dove la caritร  si fa storia quotidiana e il griยญdo di dolore dei poveri spacca i timpani e sconยญvolge il cuore di chi ama e il diacono deve aยญmare gli ยซabbandonati e gli invisibiliยป con la stessa intensitร  con la quale Cristo ha amato ogni persona.

ยฉ Avvenire

http://www.youtube.com/watch?v=syVc2aI-Ozg

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