p. Raniero Cantalamessa – seconda predica di Avvento 2014

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La pace รจ un dono dello Spirito Santo, ma anche un โ€œcompitoโ€ che la Chiesa รจ chiamata a costruire sui valori della fraternitร  al suo interno e del dialogo allโ€™esterno. รˆ la riflessione di padre Raniero Cantalamessa nella sua seconda predica dโ€™Avvento. Il servizio di Alessandro De Carolis:

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Raffinata strategia contro disarmante semplicitร . Predisporre ciรฒ che serve a uccidere e distruggere, una guerra, รจ uno sforzo di calcoli ultracomplessi e dal prezzo altissimo. Guadagnare il bene piรน alto cui non rinuncerebbe nessuno in nessuna cultura, la pace, รจ sempre, di partenza, a costo zero:

โ€œLa pace non si fa come la guerra. Per fare la guerra, occorrono lunghi preparativi: formare grossi eserciti, predisporre strategie, sancire alleanze e poi muovere compatti allโ€™attacco. Guai a chi volesse cominciare per primo, da solo e alla spicciolata: sarebbe votato a sicura disfatta. La pace si fa esattamente al contrario: cominciando subito, per primi, anche uno solo, anche con una semplice stretta di mano. La pace si fa, diceva papa Francesco in una circostanza recente, โ€˜artigianalmenteโ€™โ€.

รˆ uno dei tanti esempi che, comโ€™รจ suo costume, padre Raniero Cantalamessa propone per dare corpo alle sue riflessioni spirituali. Lโ€™obiettivo della sua seconda meditazione รจ mostrare come la pace โ€“ considerata nella prima predica dโ€™Avvento โ€œdono di Dioโ€ โ€“ sia anche un โ€œcompitoโ€ concreto e un impegno tipicamente cristiano, quello che Gesรน affida ai discepoli, quello che lo induce a definire gli operatori di pace โ€œfigli di Dioโ€. Negli stessi anni in cui lโ€™imperatore Augusto celebra la sua โ€œpax romanaโ€ frutto di vittorie delle sue legioni, Gesรน โ€“ osserva padre Cantalamessa โ€“ โ€œrivela che esiste un altro modo di operare per la paceโ€:

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โ€œAnche la sua รจ una โ€˜pace frutto di vittorieโ€™, ma vittorie su se stessi, non sugli altri, vittorie spirituali, non militari. Sulla croce, scrive san Paolo, Gesรบ โ€˜ha distrutto in se stesso lโ€™inimiciziaโ€™: ha distrutto lโ€™inimicizia, non il nemico, lโ€™ha distrutta in se stesso, non negli altri. La via alla pace proposta dal Vangelo non ha senso solo nellโ€™ambito della fede; vale anche nellโ€™ambito politico. Oggi vediamo chiaramente che lโ€™unica via alla pace รจ di distruggere lโ€™inimicizia, non il nemico. I nemici si distruggono con le armi, lโ€™inimicizia con il dialogoโ€.

E con il dialogo si crea la pace sociale, che รจ โ€œfrutto della giustiziaโ€, e col dialogo si rende solida la pace fra le altre religioni, afferma padre Cantalamessa, in particolare quella tra i due popoli fratelli, quello ebreo e quello cristiano, che pure molte divisioni ha sofferto. Ma lโ€™attenzione del predicatore pontificio รจ in particolare per la Chiesa e per il modo in cui essa vive la pace al suo interno. La pace, indica, si esprime attraverso la โ€œfraternitร โ€, cui Papa Francesco, ricorda, ha dedicato il suo Messaggio per la prossima Giornata della pace. Certo, per essere โ€œun cuor solo e unโ€™anima solaโ€ serve lo Spirito Santo e la dimostrazione โ€“ prosegue โ€“ sta proprio in quello che accade il giorno della Pentecoste. Prima di ricevere lo Spirito, gli Apostoli โ€œdiscutevano tra loro chi fosse il piรน grandeโ€, dopo non pensano ad altro che allโ€™annuncio della gloria di Dio. Lโ€™opposto, dice, dei costruttori della torre di Babele:

โ€œVogliono costruire un tempio alla divinitร , ma non per la gloria della divinitร ; per diventare famosi, per farsi un nome, non per fare un nome aย  Dio.ย  Dio รจ strumentalizzato, deve servire alla loro gloria. Anche gli apostoli, a Pentecoste, iniziano a costruire una cittร  e una torre, la cittร  diย  Dio che รจ la Chiesa, ma non piรน per farsi un nome, ma per farlo aย  Dio. E difatti, li ascoltatori li capiscono proprio perchรฉ non parlano di se stessi. Il fuoco di Pentecoste ha bruciato in loro ogni ambizione personaleโ€.

Da qui Santโ€™Agostino, ricorda padre Cantalamessa, ha tratto lo spunto per scrivere โ€œLa Cittร  diย  Dioโ€, dove la โ€œcittร  di Satanaโ€, Babilonia, โ€œcostruita sullโ€™amore di sรฉ fino al disprezzo diย  Dio, si contrappone alla โ€œcittร  diย  Dioโ€, Gerusalemme, costruita โ€œsullโ€™amore diย  Dio fino al sacrificio di se stessiโ€. Ma, ecco il punto per padre Cantalamessa, le due cittร  โ€œsono due cantieri aperti fino alla fine del mondo e ognuno deve scegliere in quali dei due vuole impiegare la sua vitaโ€:

โ€œOgni iniziativa, anche la piรน spirituale, come รจ la nuova evangelizzazione, puรฒ essere o Babele o Pentecoste. (Anche, naturalmente, questa meditazione che io sto dando). รˆ Babele se ognuno con essa cerca di farsi un nome; รจ Pentecoste, se a dispetto del sentimento naturale di riuscire e ricevere approvazione, si rettifica costantemente le proprie intenzioni, ponendo la gloria diย  Dio e il bene della Chiesa al di sopra di tutti i propri desideri personali con la volontร , perchรฉ Dio guarda la volontร  profonda, non i sentimenti naturaliโ€.

Questo, conclude padre Cantalamessa, dimostra un fatto non sempre considerato: lo Spirito Santo โ€œnon annulla le differenze, non appiana automaticamente le divergenzeโ€. Anche gli Apostoli dopo la Pentecoste ebbero motivi di discussione, ognuno espresse โ€œla propria convinzione con rispetto e libertร โ€ senza perรฒ dividersi in โ€œpartiti o schieramentiโ€:

โ€œAccennavo alla Curia. Quale dono per la Chiesa se essa fosse un esempio di fraternitร ! Lo รจ giร , almeno molto piรน di quanto il mondo e i suoi media vogliono far credere; ma puรฒ diventarlo sempre di piรน. La diversitร  di opinioni, abbiamo visto, non deve essere un ostacolo insormontabile. Basta, con lโ€™aiuto dello Spirito Santo, rimettere ogni giorno al centro delle proprie intenzioni Gesรน e il bene della Chiesa, e non il trionfo della propria opinione personaleโ€.

 

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