OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Basilica di San Pietro
Lunedรฌ, 29 giugno 2020
https://youtu.be/PZr32QvLgqk
Nella festa dei due Apostoli di questa cittร , vorrei condividere con voi due parole-chiave: unitร e profezia.
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Unitร . Celebriamo insieme due figure molto diverse: Pietro era un pescatore che passava le giornate tra i remi e le reti, Paolo un colto fariseo che insegnava nelle sinagoghe. Quando andarono in missione, Pietro si rivolse ai giudei, Paolo ai pagani. E quando le loro strade si incrociarono, discussero in modo animato, come Paolo non si vergogna di raccontare in una lettera (cfr Gal 2,11 ss.). Erano insomma due persone tra le piรน differenti, ma si sentivano fratelli, come in una famiglia unita, dove spesso si discute ma sempre ci si ama. Perรฒ la familiaritร che li legava non veniva da inclinazioni naturali, ma dal Signore. Egli non ci ha comandato di piacerci, ma di amarci. ร Lui che ci unisce, senza uniformarci. Ci unisce nelle differenze.
La prima Lettura di oggi ci porta alla sorgente di questa unitร . Racconta che la Chiesa, appena nata, attraversava una fase critica: Erode infuriava, la persecuzione era violenta, lโApostolo Giacomo era stato ucciso. E ora anche Pietro viene arrestato. La comunitร sembra decapitata, ciascuno teme per la propria vita. Eppure in questo momento tragico nessuno si dร alla fuga, nessuno pensa a salvarsi la pelle, nessuno abbandona gli altri, ma tutti pregano insieme. Dalla preghiera attingono coraggio, dalla preghiera viene unโunitร piรน forte di qualsiasi minaccia. Il testo dice che ยซmentre Pietro era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per luiยป (At 12,5). Lโunitร รจ un principio che si attiva con la preghiera, perchรฉ la preghiera permette allo Spirito Santo di intervenire, di aprire alla speranza, di accorciare le distanze, di tenerci insieme nelle difficoltร .
Notiamo unโaltra cosa: in quei frangenti drammatici nessuno si lamenta del male, delle persecuzioni, di Erode. Nessuno insulta Erode โ e noi siamo tanto abituati a insultare i responsabili. ร inutile, e pure noioso, che i cristiani sprechino tempo a lamentarsi del mondo, della societร , di quello che non va. Le lamentele non cambiano nulla. Ricordiamoci che le lamentele sono la seconda porta chiusa allo Spirito Santo, come vi ho detto il giorno di Pentecoste: la prima รจ il narcisismo, la seconda lo scoraggiamento, la terza il pessimismo. Il narcisismo ti porta allo specchio, a guardarti continuamente; lo scoraggiamento, alle lamentele; il pessimismo, al buio, allโoscuritร . Questi tre atteggiamenti chiudono la porta allo Spirito Santo. Quei cristiani non incolpavano ma pregavano. In quella comunitร nessuno diceva: โSe Pietro fosse stato piรน cauto, non saremmo in questa situazioneโ. Nessuno. Pietro, umanamente, aveva motivi di essere criticato, ma nessuno lo criticava. Non sparlavano di lui, ma pregavano per lui. Non parlavano alle spalle, ma parlavano a Dio. E noi oggi possiamo chiederci: โCustodiamo la nostra unitร con la preghiera, la nostra unitร della Chiesa? Preghiamo gli uni per gli altri?โ. Che cosa accadrebbe se si pregasse di piรน e si mormorasse di meno, con la lingua un poโ tranquillizzata? Quello che successe a Pietro in carcere: come allora, tante porte che separano si aprirebbero, tante catene che paralizzano cadrebbero. E noi saremmo meravigliati, come quella ragazza che, vedendo Pietro alla porta, non riusciva ad aprire, ma corse dentro, stupita per la gioia di vedere Pietro (cfr At 12,10-17). Chiediamo la grazia di saper pregare gli uni per gli altri. San Paolo esortava i cristiani a pregare per tutti e prima di tutto per chi governa (cfr 1 Tm 2,1-3). โMa questo governante รจโฆโ, e i qualificativi sono tanti; io non li dirรฒ, perchรฉ questo non รจ il momento nรฉ il posto per dire i qualificativi che si sentono contro i governanti. Che li giudichi Dio, ma preghiamo per i governanti! Preghiamo: hanno bisogno della preghiera. ร un compito che il Signore ci affida. Lo facciamo? Oppure parliamo, insultiamo, e basta? Dio si attende che quando preghiamo ci ricordiamo anche di chi non la pensa come noi, di chi ci ha chiuso la porta in faccia, di chi fatichiamo a perdonare. Solo la preghiera scioglie le catene, come a Pietro; solo la preghiera spiana la via allโunitร .
Oggi si benedicono i palli, che vengono conferiti al Decano del Collegio cardinalizio e agli Arcivescovi Metropoliti nominati nellโultimo anno. Il pallio ricorda lโunitร tra le pecore e il Pastore che, come Gesรน, si carica la pecorella sulle spalle per non separarsene mai. Oggi poi, secondo una bella tradizione, ci uniamo in modo speciale al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli. Pietro e Andrea erano fratelli e noi, quando possibile, ci scambiamo visite fraterne nelle rispettive festivitร : non tanto per gentilezza, ma per camminare insieme verso la meta che il Signore ci indica: la piena unitร . Oggi, loro non sono riusciti a venire, per il problema dei viaggi a motivo del coronavirus, ma quando io sono sceso a venerare le spoglie di Pietro, sentivo nel cuore accanto a me il mio amato fratello Bartolomeo. Loro sono qui, con noi.
La seconda parola, profezia. Unitร e profezia. I nostri Apostoli sono stati provocati da Gesรน. Pietro si รจ sentito chiedere: โTu, chi dici che io sia?โ (cfr Mt 16,15). In quel momento ha capito che al Signore non interessano le opinioni generali, ma la scelta personale di seguirlo. Anche la vita di Paolo รจ cambiata dopo una provocazione di Gesรน: ยซSaulo, Saulo, perchรฉ mi perseguiti?ยป (At 9,4). Il Signore lo ha scosso dentro: piรน che farlo cadere a terra sulla via di Damasco, ha fatto cadere la sua presunzione di uomo religioso e per bene. Cosรฌ il fiero Saulo รจ diventato Paolo: Paolo, che significa โpiccoloโ. A queste provocazioni, a questi ribaltamenti di vita seguono le profezie: ยซTu sei Pietro e su questa pietra edificherรฒ la mia Chiesaยป (Mt 16,18); e a Paolo: ยซร lo strumento che ho scelto per me, affinchรฉ porti il mio nome dinanzi alle nazioniยป (At 9,15). Dunque, la profezia nasce quando ci si lascia provocare da Dio: non quando si gestisce la propria tranquillitร e si tiene tutto sotto controllo. Non nasce dai miei pensieri, non nasce dal mio cuore chiuso. Nasce se noi ci lasciamo provocare da Dio. Quando il Vangelo ribalta le certezze, scaturisce la profezia. Solo chi si apre alle sorprese di Dio diventa profeta. Ed eccoli Pietro e Paolo, profeti che vedono piรน in lร : Pietro per primo proclama che Gesรน รจ ยซil Cristo, il Figlio del Dio viventeยป (Mt 16,16); Paolo anticipa il finale della propria vita: ยซMi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore mi concederร ยป (2 Tm 4,8).
Oggi abbiamo bisogno di profezia, ma di profezia vera: non di parolai che promettono lโimpossibile, ma di testimonianze che il Vangelo รจ possibile. Non servono manifestazioni miracolose. A me fa dolore quando sento proclamare: โVogliamo una Chiesa profeticaโ. Bene. Cosa fai, perchรฉ la Chiesa sia profetica? Servono vite che manifestano il miracolo dellโamore di Dio. Non potenza, ma coerenza. Non parole, ma preghiera. Non proclami, ma servizio. Tu vuoi una Chiesa profetica? Incomincia a servire, e stai zitto. Non teoria, ma testimonianza. Non abbiamo bisogno di essere ricchi, ma di amare i poveri; non di guadagnare per noi, ma di spenderci per gli altri; non del consenso del mondo, quello stare bene con tutti โ da noi si dice: โstare bene con Dio e con il diavoloโ, stare bene con tutti โ; no, questo non รจ profezia. Ma abbiamo bisogno della gioia per il mondo che verrร ; non di quei progetti pastorali che sembrano avere in sรฉ la propria efficienza, come se fossero dei sacramenti, progetti pastorali efficienti, no, ma abbiamo bisogno di pastori che offrono la vita: di innamorati di Dio. Cosรฌ Pietro e Paolo hanno annunciato Gesรน, da innamorati. Pietro, prima di essere messo in croce, non pensa a sรฉ ma al suo Signore e, ritenendosi indegno di morire come Lui, chiede di essere crocifisso a testa in giรน. Paolo, prima di venire decapitato, pensa solo a donare la vita e scrive che vuole essere ยซversato in offertaยป (2 Tm 4,6). Questa รจ profezia. Non parole. Questa รจ profezia, la profezia che cambia la storia.
Cari fratelli e sorelle, Gesรน ha profetizzato a Pietro: โTu sei Pietro e su questa pietra edificherรฒ la mia Chiesaโ. Anche per noi cโรจ una profezia simile. Si trova nellโultimo libro della Bibbia, dove Gesรน promette ai suoi testimoni fedeli ยซuna pietruzza bianca, sulla quale sta scritto un nome nuovoยป (Ap 2,17). Come il Signore ha trasformato Simone in Pietro, cosรฌ chiama ciascuno di noi, per farci pietre vive con cui costruire una Chiesa e unโumanitร rinnovate. Cโรจ sempre chi distrugge lโunitร e chi spegne la profezia, ma il Signore crede in noi e chiede a te: โTu, vuoi essere costruttore di unitร ? Vuoi essere profeta del mio cielo sulla terra?โ. Fratelli e sorelle, lasciamoci provocare da Gesรน e troviamo il coraggio di dirgli: โSรฌ, lo voglio!โ.
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