Nunzio Galantino – Vivere le parole. Per un vocabolario dell’esistenza

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Le parole non sono inerti e passivi strumenti nelle nostre mani. Le parole hanno un’anima e vogliono essere comprese, non solo pronunciate e usate, ma vissute nel cuore, abitate. In tempi di iper-informazione, ma di cocente incomunicabilitร  fra le persone, urge il bisogno di penetrare e vivere piรน a fondo le parole, nella consapevolezza che ne stiamo perdendo il senso profondo, abituati come siamo a banalizzarle, ripeterle, ridurle, fino a scarnificarle, cioรจ svuotarle di concretezza, di approdo al reale, di legame con la carne e con la vita.

รˆ cosรฌ che riduciamo le parole, e con esse i sentimenti, scoprendo d’improvviso di avere “anime afone”, non certo prive d’istruzione, ma inconsapevoli della complessitร  del quotidiano. Ecco allora un ricco repertorio di 101 “parole scelte” che rivisita il lessico di ogni uomo e donna di buona volontร : destino, ragione, sentimento, limite, tempo, libertร , coerenza, gratuitร , reciprocitร , perdono, ascolto. La societร  contadina sapeva “nominare” attrezzi, alberi, piante; la nostra invece fa fatica a conservare il senso delle parole, riducendole sempre piรน spesso a suoni.

La parola esce dall’uomo e lo penetra, lo dilata e ne spalanca gli orizzonti. Chi si sforza di abitare le parole si mette sulle tracce del mistero, lo afferra pur senza possederlo e, senza saperlo, invita altri a fare altrettanto. รˆ una fatica ripagata, alla quale si รจ invitati in queste pagine.

Leggi la prefazione di papa Francesco qui sotto.

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Le parole non sono neutre

Le parole non sono neutre, nรฉ lasciano mai le cose come stanno. Non nascono a tavolino, nei salotti buoni di circoli chiusi e autoreferenziali. Danno, piuttosto, voce a valori culturali e spirituali radicati nella memoria collettiva di un popolo, a cui restituiscono nuovo vigore. La loro feconditร  รจ legata a una condivisione della vita; รจ proporzionata alla disponibilitร  con cui accettiamo di lasciarci interrogare e coinvolgere dalla realtร , dalle situazioni e dalle storie delle persone.

Vivere le parole significa superare sospetti, paure e chiusure per assumere il coraggio liberante dellโ€™incontro. รˆ un cammino che richiede di saper riscoprire il primato del silenzio, da cui tutto prende inizio. Questo, infatti, rimane il grembo che, mentre rende possibile e custodisce lโ€™ascolto, ci permette di uscire e andare oltre se stessi. Si arriva, allora, a farsi vicini, ad assumere atteggiamenti e stili di prossimitร , fino a prendersi a cuore ยซle gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffronoยป (Gaudium et spes, 1).

Cosรฌ, chi impara ad ascoltare si ritrova nella compagnia degli uomini, animato da uno spirito di dialogo che apre alla cultura della reciprocitร , capace di insegnare e apprendere, di dare e ricevere, di offrire e accogliere ragioni di senso, di speranza e di futuro. In tale dinamismo sta anche la freschezza delle parole, che โ€“ se sgorgano sempre dallโ€™esperienza โ€“ interpellano la sensibilitร , la formazione e la profonditร  della persona. Insieme allo spessore dei contenuti, si diffondono grazie allโ€™attenzione a cercare la modalitร  piรน appropriata per raggiungere lโ€™altro e suscitarne la ripresa e la risposta.

Per ogni battezzato, questa fedeltร  allโ€™uomo รจ la condizione esigente che apre la strada alla missione di annunciare a tutti la Parola che salva; รจ lโ€™anima del discernimento, che non si stanca di scrutare i segni dei tempi per ricercarvi la volontร  di Dio, arrivando a leggere, interpretare e prendere posizione nella storia; รจ il segreto di ogni azione evangelizzatrice, la forza affascinante della credibilitร  e affidabilitร  delle parole della Chiesa, segno e strumento del Regno.

Ho giร  avuto modo di osservare che, proprio perchรฉ autentiche, tali parole pesano: le sostiene soltanto chi le incarna nella vita con una testimonianza limpida e appassionata.

Di tale testimonianza questo testo รจ segno, grazie alla capacitร  di Monsignor Nunzio Galantino di mettere in fila voci di un dizionario che aiuta a riappropriarsi della vitalitร  e della bellezza della vita quotidiana.

Papa Francesco

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