โNel mezzo del Camminโ – del 11 novembre 2016
โNel mezzo del camminโ prosegue nella lettura del primo canto dellโInferno, con lโuscita dalla selva infernale e il suo incontro col poeta Virgilio. Dio prende e salva Dante attraverso le due cose che ama maggiormente: la letteratura e la donna. E Virgilio, maestro di letteratura, si muove a salvarlo per lโintercessione della donna amata, Beatrice. Come afferma Franco Nembrini, ognuno trova la propria strada andando dietro ai desideri che ha nel cuore, alle cose che ritiene convenienti, grandi, buone. Dio ci dona alla nascita una sensibilitร particolare che ci permette di saper gustare le cose belle attraverso cui il mistero, lโinfinito ci vengono incontro e si rivelano. Bisogna desiderare sempre e tanto, bisogna desiderare il massimo perchรฉ in fondo a ogni nostro desiderio possiamo trovare la nostra unica e piรน profonda vocazione. Altro tema fondamentale affrontato รจ quello del dolore. Secondo Nembrini solamente tramite una sofferenza autentica e profonda si possono comprendere le cose vere. Il dolore piรน profondo รจ quello per il proprio male, per la propria debolezza, per il proprio bisogno. Lโunico viaggio che vale la pena fare รจ perciรฒ quello dentro se stessi. ร veramente beato non colui che girerร il mondo, ma colui che riuscirร sempre a guardare la realtร con gli occhi di un bambino. Virgilio propone a Dante e a ogni uomo proprio questo tipo di viaggio. Ci invita a pescare il cuore vero della vita e delle cose, ad andare in profonditร . Questo coraggio, questo ardire, questa franchezza sono necessari per comprendere la promessa di bene, di grandezza, di felicitร con cui veniamo al mondo e tramite la quale la nostra umanitร non si sente tradita.
