Mons. Nunzio Galantino – Il cinema argine alla solitudine dell’oggi

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I millennials scelgono di andare al cinema anche per condividere il tempoย 

La presentazione del Rapporto Cinema 2018, curato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, mi ha permesso di incrociare progetti che non smettono di sorprendermi. Tra questi, il mondo del cinema. Nessun altro medium puรฒ vantare lo stesso potere di attrazione collettiva, argine al solipsismo dellโ€™uomo contemporaneo. Il suo linguaggio, sofisticato ed insieme realistico e simbolico, รจ capace di ยซcolpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dellโ€™animaยป, come amava ripetere Ingmar Bergman.

Forse proprio per questo, non smette di sorprendermi lโ€™attenzione ora preoccupata, ora entusiastica riservata dalla Chiesa al cinema. Giร  nel 1936 con lโ€™enciclica Vigilanti Cura Pio XI tracciava una linea ยซchiara e definita su questo nuovo strumento di comunicazione, basata su una partecipazione attiva dei cattolici a tutto campoยป. Ecco allora la stampa e la pubblicistica sul tema – a partire dallโ€™antichissima Rivista del cinematografo, che proprio questโ€™anno festeggia i 90 anni di storia -, la produzione intellettuale dei Papi, gli esperimenti produttivi, lโ€™animazione culturale delle singole comunitร , impegnate a vario titolo nellโ€™incorporare il cinema nella vita del popolo italiano. Compito efficacemente svolto dalle tante sale parrocchiali diffuse sul territorio. รˆ un impegno che continua e si concretizza nellโ€™azione capillare e polivalente della Fondazione Ente dello Spettacolo con un lavoro di ricerca rigoroso e utile per le indicazioni che se ne possono trarre, tanto sullo stato dellโ€™arte quanto sugli scenari futuri.

La particolaritร  del Rapporto Cinema 2018 รจ lโ€™attenzione centrata sulla dimensione socio-culturale dellโ€™industria e del consumo audiovisivo, andando oltre i numeri. Come scrive la professoressa Mariagrazia Fanchi nellโ€™introduzione, ยซlo studio dei pubblici di cinema, in Italia e non solo, si limita abitualmente a una conta del numero di biglietti venduti. Nessun identikit di chi si reca in sala e nessuna ricerca su cosa vede, come, con chi, quando, men che meno, perchรฉยป.

Se da oggi il pubblico del cinema italiano non รจ piรน unโ€™incognita lo dobbiamo al contributo offerto al Rapporto dagli studiosi dellโ€™Istituto Toniolo e dellโ€™Universitร  Cattolica. Prendiamo i millennials: quasi il 50% degli intervistati dichiara di vedere piรน di un film a settimana, privilegiando perรฒ modalitร  di fruizione alternative alla sala, lecite e/o illecite. Lโ€™84% confessa di andare al cinemaย  una volta al mese.

Se scendiamo piรน in profonditร  notiamo che i millennials indicano nel costo del biglietto (troppo elevato per il 46,4 %) e nellโ€™assenza di sconti e agevolazioni (16,6%) lโ€™ostacolo principale a una piรน assidua frequentazione della sala cinematografica. Questโ€™ultima, quando viene preferita, la si vorrebbe piรน ยซgrandeยป: il 66,3% dei millennials preferisce i multiplex perchรฉ ci sono piรน servizi. E questo รจ uno di quei dati “parlanti” del Rapporto.

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Lโ€™orientamento ai multiplex delle audience giovanili rivela, tra lโ€™altro, il desiderio di soddisfare bisogni piรน ampi legati alla socialitร .

Prevale infatti nei millennials lโ€™idea che andare al cinema รจ soprattutto unโ€™esperienza sociale, associata ad altri rituali del tempo libero giovanile.

Una prassi da non demonizzare, anzi da accogliere positivamente: le giovani generazioni credono ancora nello stare insieme e nel condividere le proprie esperienze, ribellandosi alla solitudine del consumo domestico.

Troppo poco? Forse. Con uno sforzo …di fantasia si potrebbe andare incontro a questa tendenza restituendo a queste “cattedrali del consumo” una dimensione meno effimera, immaginando possibilitร  di socializzazione piรน profonde capaci di intercettare bisogni piรน autentici.

La presenza degli over 60 in sala viene stimata in oltre 11 punti percentuali negli ultimi quindici anni.

รˆ un dato incoraggiante tanto per la filiera quanto per la ritrovata vitalitร  di una fetta consistente della nostra popolazione. Anche in questo caso il cinema si conferma uno straordinario spazio per relazioni.

A proposito di relazioni, aver citato in questa rubrica (27 maggio 2017) il film Il villaggio di cartone di Ermanno Olmi, mi รจ valsa una indimenticabile telefonata del Maestro, morto un mese fa.

NUNZIO GALANTINO

Fonte
Il Sole 24 Ore โ€“ COMMENTI E INCHIESTE / Testimonianze dai confini โ€“ 9 giugno 2018

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