Lc ย 17,20-25
In quel tempo iย farisei domandarono a Gesรน: ยซQuando verrร il regno di Dio?ยป. Egli rispose loro: ยซIl regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirร : ยซEccolo quiยป, oppure: ยซEccolo lร ยป. Perchรฉ, ecco, il regno di Dio รจ in mezzo a voi!ยป.ย Disse poi ai discepoli: ยซVerranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: ยซEccolo lร ยป, oppure: ยซEccolo quiยป; non andateci, non seguiteli. Perchรฉ come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, cosรฌ sarร il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima รจ necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.
ย Il regno di Dio รจ in mezzo a voi!
I farisei si chiedevano quando sarebbe avvenuta la liberazione di Israele, aspettavano un Messia potente per sbaragliare il nemico, un Messia che si sarebbe annunciato con segni grandi e terribili. Vedevano sofferenza, angoscia, incertezza, guerre, malattie, violenza โฆ come oggi, come noi.
Gesรน risponde a loro e a noi: โIl regno di Dio รจ in mezzo a voiโ. Dove? Dove sono amore, gioia, pace, fedeltร , dominio di sรฉ (Gal 5,22)? Un luogo dove possono abitare giร oggi รจ dentro di noi, nella nostra responsabilitร di esseri umani.
Perchรฉ, se il regno di Dio รจ in mezzo a noi, Dio non impedisce il male? Dio permette il male perchรฉ desidera la nostra libertร . Vuole essere amato da persone libere e non venerato da chi non ha alternativa. Il Signore non รจ venuto per imporsi e dominare con potenza, per costringerci a credere con prove inoppugnabili alla sua Parola. Per questo รจ stato necessario che camminasse tra di noi, come tutti noi.
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Se non avesse accettato di soffrire come soffrono i giusti di questo mondo, se non avesse accettato di portare su di sรฉ lโostilitร di chi si crede potente e impone con violenza ad altri la sua visione del mondo, se quel giorno fosse sceso dalla croce, di Lui non ci sarebbe memoria.
Invece รจ venuto a mostrarci che il regno di Dio tanto atteso, quel giorno di liberazione dalla morte, dal lutto e dal lamento (cfr Ap 21,4) non viene nel clamore, ma รจ iniziato con passo lieve, in una mangiatoia ed รจ una via possibile per amare, senza scorciatoie, senza seguire le lusinghe di un facile successo.
Il regno di Dio รจ in mezzo a noi giร ora, ma nellโultimo giorno, quando il Figlio dellโuomo tornerร , sarร come la folgore, e come la folgore in un attimo illuminerร il cielo e in quel lampo capiremo. Capiremo con quella chiarezza che spazzerร via ogni ambiguitร , ogni doppiezza.
Finirร allora il tempo della fede e inizierร il tempo della pienezza e tutto sarร ricapitolato in Cristo (Ef 1,3-10). Fino ad allora perรฒ ci รจ chiesto di camminare nella sequela della strada che Gesรน ha tracciato, di far crescere in noi quel seme del Regno che ci รจ stato affidato perchรฉ porti frutto.
Non รจ lontano e inarrivabile, ma nellโordinario della nostra esistenza, nella qualitร della nostra vita, nello sguardo di chi incontriamo, dentro le nostre storie, lรฌ dobbiamo cercare il Regno giร oggi e attendere con speranza che la promessa che il Signore ci ha fatto si compia.
sorella Elisabetta della comunitร monastica di Bose
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