Messaggio per la Domenica del Mare – 12 Luglio 2020

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La Domenica del Mare si festeggerร  domenica 12 luglio 2020. Questโ€™anno avrebbe dovuto essere una celebrazione gioiosa in vista della ricorrenza del Centenario prevista per il mese di ottobre a Glasgow, in Scozia (ora rinviata al 2021). Essa cade, invece, in un momento insolito e particolarmente difficoltoso, che Papa Francesco ha espresso con le seguenti parole: โ€œCome i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barcaโ€ฆ ci siamo tuttiโ€.

Pensiamo a parenti e agli amici delle innumerevoli vittime del Corana virus (tra cui molti marittimi) e ci sentiamo angosciati e disorientati per lโ€™incertezza del futuro. La pandemia di Covid_19 ha costretto molti Paesi ad imporre un lockdown completo e a chiudere molte aziende, nel tentativo di impedire la diffusione del virus. Tuttavia, lโ€™industria marittima ha continuato ad operare, aggiungendo cosรฌ una moltitudine di sfide alla vita giร  di per sรฉ problematica dei marittimi, mettendoli in prima linea nella lotta contro il coronavirus.

Messaggio per la Domenica del Mare 2020 (12 luglio 2020)

Cari fratelli e sorelle in Cristo, amati cappellani, volontari, amici e sostenitori della Stella Maris, la Domenica del Mare di quest’anno avrebbe dovuto essere una celebrazione gioiosa in vista della ricorrenza del centenario prevista per il mese di ottobre a Glasgow, Scozia (ora rinviata al 2021). Essa cade, invece, in un momento insolito e particolarmente difficoltoso, che Papa Francesco ha espresso con le seguenti parole: โ€œCome i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tuttiโ€?.

Pensiamo ai parenti e agli amici delle innumerevoli vittime del corona virus (tra cui molti marittimi) e ci sentiamo angosciati e disorientati per l’incertezza del futuro.

La pandemia di COVID-19 ha costretto molti Paesi ad imporre un lockdown completo e a chiudere molte aziende, nel tentativo di impedire la diffusione del virus. Tuttavia, l’industria marittima ha continuato ad operare, aggiungendo cosรฌ una moltitudine di sfide alla vita giร  di per sรฉ problematica dei marittimi, mettendoli in prima linea nella lotta contro il coronavirus.

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Le navi che trasportano circa il 90% dei prodotti che ci sono necessari per continuare a vivere normalmente in queste circostanze difficili, come i prodotti farmaceutici e le attrezzature mediche, hanno continuato a navigare. Prima di fermarsi del tutto, l’industria delle crociere ha lottato per convincere i governi e le autoritร  portuali a tenere aperti i porti ove poter far sbarcare in sicurezza i loro ospiti. Allo stesso tempo, ha cercato freneticamente di trovare il modo di contenere la diffusione dell’infezione tra i passeggeri e gli equipaggi di navi che sono diventate delle incubatrici per il COVID-19.
Nonostante il ruolo fondamentale svolto dai marittimi per l’economia globale, un ruolo di grande importanza e necessitร  che le organizzazioni e le istituzioni hanno cercato di sottolineare durante la crisi causata dal Covid-19, le legislazioni attuali e le politiche prevalenti li hanno appena considerati. Per questo motivo, la Domenica del Mare รจ un’opportunitร  per noi per rivalutare il ruolo dei marittimi e ricordare alcune delle problematiche che incidono negativamente sulla loro vita, e che sono ora acutizzati dal sospetto e dalla paura del contagio.

1 Momento straordinario di preghiera, 27 marzo 2020

In una situazione come questa che non ha precedenti, i membri dell’equipaggio, che avevano giร  trascorso tra i sei e i dieci mesi a bordo, hanno dovuto subire il grande inconveniente di vedersi estendere il periodo di lavoro, con la conseguenza di un aumento della fatica personale e di un’assenza prolungata dai loro cari e dal comfort delle proprie – case. I 100.000 marittimi che ogni mese, secondo le stime, completano il proprio turno contrattuale e sono ansiosi di tornare a casa, non hanno potuto farlo a causa dello scoppio del COVID-19 e della conseguente chiusura dei confini nazionali e della cancellazione dei voli. Di conseguenza, migliaia di marittimi che erano pronti a partire per il necessario avvicendamento sono rimasti bloccati in hotel e dormitori in tutto il mondo, ridotti ad elemosinare da istituti caritativi per le loro esigenze fondamentali come cibo, articoli da toeletta, carte sim, ecc.

A causa dell’impossibilitร  di scendere a terra e dell’accesso limitato al porto per effettuare visite a bordo, i marittimi sulla nave soffrono isolamento e grave stress fisico e mentale che porta molti membri dell’equipaggio sull’orlo della disperazione fino ad arrivare, purtroppo, a suicidarsi.

Abbiamo notizie di molti marittimi con condizioni mediche gravi e potenzialmente letali non correlate al COVID-19. Tuttavia queste necessitano di cure mediche urgenti che, purtroppo, sono state negate o sono state ritardate finchรฉ essi hanno dovuto essere trasportati su barelle. Inoltre, i marittimi tornati a casa dopo un viaggio lungo e drammatico hanno dovuto essere sottoposti a quarantena, o hanno sofferto discriminazione nel proprio Paese perchรฉ considerati portatori del coronavirus.

Purtroppo dobbiamo deplorare il fatto che, mentre i marittimi si adoperano, con dedizione e a costo di enormi sacrifici personali, affinchรฉ le catene di approvvigionamento continuino a funzionare, alcuni armatori, agenzie di reclutamento e dirigenti senza scrupoli usano la scusa della pandemia per revocare i propri obblighi nei loro confronti, rifiutandosi di garantire i loro diritti lavorativi, salari adeguati e la promozione di ambienti di lavoro sicuri e protetti per tutti.

Secondo un rapporto, i primi tre mesi del 2020 hanno visto un aumento del 24% di attacchi e di tentativi di sequestro da parte dei pirati rispetto allo stesso periodo del 2019. A quanto pare, il coronavirus non ha fermato le rapine a mano armata che continuano ad essere una minaccia per i marittimi aggiungendo ulteriore ansia ed apprensione ad esistenze giร  sotto pressione per l’incertezza cagionata dal virus.

Oltre alle sopraindicate esperienze dei marittimi, che descrivono una forma pericolosa di sostentamento, dobbiamo ora considerare la reale minaccia di perdere anche questa precaria forma di reddito, perchรฉ per molti significherร  la perdita totale di guadagno e l’incapacitร  di assumersi responsabilitร  sociali e domestiche, come ad esempio il pagamento delle bollette, l’istruzione delle persone loro carico e Alla luce di quanto sopra, la celebrazione della Domenica del Mare, in particolare da parte dei cristiani, deve invitare tutti noi ad esercitare โ€œun’opzione preferenziale per i poveriโ€ marittimi, una scelta a vivere in solidarietร  con loro. San Giovanni Paolo II ha chiamato la solidarietร  una โ€œvirtรนโ€ e l’ha definita un โ€œimpegno irrinunciabile per il bene del prossimoโ€.

Questo dovrebbe essere il nostro atteggiamento nei confronti di questi marittimi, in quanto le persone che non sono povere soltanto perchรฉ espongono costantemente la loro vita al pericolo, ma che lo fanno per garantire i movimenti delle merci per una sana economia globale, meritano veramente la nostra stima e la nostra gratitudine.

Per questo motivo, vogliamo rilanciare il messaggio del Segretario Generale dell’IMO Kitack Lim: โ€œNon siete soli. Nessuno vi abbandonerร โ€.

Non siete soli: i cappellani e i volontari della Stella Maris sono con voi ovunque voi siate, non necessariamente in cima alla passerella ma attraverso una “cappellania virtuale” che si tiene in contatto con voi mediante i social media, sempre pronti a rispondere alla vostra chiamata, a porgere un orecchio compassionevole e a pregare per il vostro benessere e la sicurezza delle vostre famiglie.

Nessuno vi abbandonerร : i cappellani e i volontari della Stella Maris saranno con voi nei prossimi mesi, quando la vostra capacitร  di resilienza sarร  messa alla prova, e cercheranno di rispondere ai vostri bisogni materiali e spirituali. Essi saranno sempre al vostro fianco, alleviando le vostre preoccupazioni, difendendo il vostro lavoro e i vostri diritti e combattendo la discriminazione.

Non siete soli. Nessuno vi abbandonerร : il prossimo mese di agosto l’intenzione della preghiera universale che esprime la grande preoccupazione di Papa Francesco per l’umanitร  e la missione della Chiesa, รจ dedicata al mondo marittimo. Tutte le comunitร  cattoliche del mondo saranno invitate a pregare per tutti coloro che lavorano e vivono del mare, tra cui i marittimi, i pescatori e le loro famiglie.

Affidiamo a Maria, Stella del Mare, il benessere della gente del mare, l’impegno e la dedizione dei cappellani e dei volontari e preghiamo la Madonna affinchรฉ ci protegga da tutti i pericoli, in particolare dalla calamitร  del COVID-19.

Cardinale Peter K.A. Turkson – Prefetto

Generalmente, la Domenica del Mare viene celebrata la seconda domenica di luglio per ricordare e pregare in modo speciale per la gente del mare che lavora lontano dal proprio paese, dai propri cari e dalla Chiesa locale. Siamo consapevoli che, a causa della difficile situazione creata dalla diffusione globale del COVID-19, alcune Stella Maris nazionali hanno deciso di rinviare la celebrazione a data successiva. Per questa ragione, questo messaggio potrร  essere utilizzato in qualsiasi altro momento.

Photo by frank mckenna on Unsplash

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