MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER IL LANCIO DEL PATTO EDUCATIVO
Carissimi,
nellโEnciclica Laudato siโ ho invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune, affrontando insieme le sfide che ci interpellano. A distanza di qualche anno, rinnovo lโinvito a dialogare sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e sulla necessitร di investire i talenti di tutti, perchรฉ ogni cambiamento ha bisogno di un cammino educativo per far maturare una nuova solidarietร universale e una societร piรน accogliente.
Per questo scopo desidero promuovere un evento mondiale nella giornata del 14 maggio 2020, che avrร per tema โRicostruire il patto educativo globaleโ: un incontro per ravvivare lโimpegno per e con le giovani generazioni, rinnovando la passione per unโeducazione piรน aperta ed inclusiva, capace di ascolto paziente, dialogo costruttivo e mutua comprensione. Mai come ora, cโรจ bisogno di unire gli sforzi in unโampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per unโumanitร piรน fraterna.
Il mondo contemporaneo รจ in continua trasformazione ed รจ attraversato da molteplici crisi. Viviamo un cambiamento epocale: una metamorfosi non solo culturale ma anche antropologica che genera nuovi linguaggi e scarta, senza discernimento, i paradigmi consegnatici dalla storia. Lโeducazione si scontra con la cosiddetta rapidaciรณn, che imprigiona lโesistenza nel vortice della velocitร tecnologica e digitale, cambiando continuamente i punti di riferimento. In questo contesto, lโidentitร stessa perde consistenza e la struttura psicologica si disintegra di fronte a un mutamento incessante che ยซcontrasta con la naturale lentezza dellโevoluzione biologicaยป (Enc. Laudato siโ, 18).
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Ogni cambiamento, perรฒ, ha bisogno di un cammino educativo che coinvolga tutti. Per questo รจ necessario costruire un โvillaggio dellโeducazioneโ dove, nella diversitร , si condivida lโimpegno di generare una rete di relazioni umane e aperte. Un proverbio africano dice che โper educare un bambino serve un intero villaggioโ. Ma dobbiamo costruirlo, questo villaggio, come condizione per educare. Il terreno va anzitutto bonificato dalle discriminazioni con lโimmissione di fraternitร , come ho sostenuto nel Documento che ho sottoscritto con il Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi, il 4 febbraio scorso.
In un simile villaggio รจ piรน facile trovare la convergenza globale per unโeducazione che sappia farsi portatrice di unโalleanza tra tutte le componenti della persona: tra lo studio e la vita; tra le generazioni; tra i docenti, gli studenti, le famiglie e la societร civile con le sue espressioni intellettuali, scientifiche, artistiche, sportive, politiche, imprenditoriali e solidali. Unโalleanza tra gli abitanti della Terra e la โcasa comuneโ, alla quale dobbiamo cura e rispetto. Unโalleanza generatrice di pace, giustizia e accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana nonchรฉ di dialogo tra le religioni.
Per raggiungere questi obiettivi globali, il cammino comune del โvillaggio dellโeducazioneโ deve muovere passi importanti. In primo luogo, avere il coraggio di mettere al centro la persona. Per questo occorre siglare un patto per dare unโanima ai processi educativi formali ed informali, i quali non possono ignorare che tutto nel mondo รจ intimamente connesso ed รจ necessario trovare – secondo una sana antropologia – altri modi di intendere lโeconomia, la politica, la crescita e il progresso. In un percorso di ecologia integrale, viene messo al centro il valore proprio di ogni creatura, in relazione con le persone e con la realtร che la circonda, e si propone uno stile di vita che respinga la cultura dello scarto.
Un altro passo รจ il coraggio di investire le migliori energie con creativitร e responsabilitร . Lโazione propositiva e fiduciosa apre lโeducazione a una progettualitร di lunga durata, che non si arena nella staticitร delle condizioni. In questo modo avremo persone aperte, responsabili, disponibili a trovare il tempo per lโascolto, il dialogo e la riflessione, e capaci di costruire un tessuto di relazioni con le famiglie, tra le generazioni e con le varie espressioni della societร civile, cosรฌ da comporre un nuovo umanesimo.
Un ulteriore passo รจ il coraggio di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunitร . Il servizio รจ un pilastro della cultura dellโincontro: ยซSignifica chinarsi su chi ha bisogno e tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione, come Gesรน si รจ chinato a lavare i piedi agli apostoli. Servire significa lavorare a fianco dei piรน bisognosi, stabilire con loro prima di tutto relazioni umane, di vicinanza, legami di solidarietร ยป.[1] Nel servizio sperimentiamo che cโรจ piรน gioia nel dare che nel ricevere (cfr Atti degli Apostoli 20,35). In questa prospettiva, tutte le istituzioni devono lasciarsi interpellare sulle finalitร e i metodi con cui svolgono la propria missione formativa.
Per questo desidero incontrare a Roma tutti voi che, a vario titolo, operate nel campo dellโeducazione a tutti i livelli disciplinari e della ricerca. Vi invito a promuovere insieme e attivare, attraverso un comune patto educativo, quelle dinamiche che danno un senso alla storia e la trasformano in modo positivo. Insieme a voi, faccio appello a personalitร pubbliche che a livello mondiale occupano posti di responsabilitร e hanno a cuore il futuro delle nuove generazioni. Ho fiducia che accoglieranno il mio invito. E faccio appello anche a voi giovani a partecipare allโincontro e a sentire tutta la responsabilitร nel costruire un mondo migliore. Lโappuntamento รจ per il giorno 14 maggio 2020 a Roma, nellโAula Paolo VI in Vaticano. Una serie di seminari tematici, in diverse istituzioni, accompagnerร la preparazione dellโevento.
Cerchiamo insieme di trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione senza paura e guardare al futuro con speranza. Invito ciascuno ad essere protagonista di questa alleanza, facendosi carico di un impegno personale e comunitario per coltivare insieme il sogno di un umanesimo solidale, rispondente alle attese dellโuomo e al disegno di Dio.
Vi aspetto e fin dโora vi saluto e benedico.
Dal Vaticano, 12 settembre 2019
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FRANCESCO
[1] Discorso nella visita al Centro Astalli di Roma per il servizio ai rifugiati, 10 settembre 2013.
VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
PER IL LANCIO DEL PATTO EDUCATIVO
Carissimi,
nellโenciclica Laudato siโ ho invitato tutti a collaborare per custodire la nostra casa comune.
Per capire quanto urgente sia la sfida che abbiamo davanti dobbiamo puntare sulla educazione, che apre la mente e i cuori ad una comprensione piรน larga e piรน profonda della realtร .
Serve un patto educativo globale che ci educhi alla solidarietร universale, a un nuovo umanesimo.
Per questo ho promosso un evento mondiale che si terrร il 14 maggio 2020.
In un momento di estrema frammentazione, di estrema contrapposizione, cโรจ bisogno di unire gli sforzi, di far nascere unโalleanza educativa per formare persone mature, capaci di vivere nella societร e per la societร .
Ogni cambiamento, perรฒ, ha bisogno di un cammino educativo. Noi non possiamo fare un cambiamento senza educare a quel cambiamento.
Un proverbio africano recita che โper educare un bambino serve un intero villaggioโ. Ma dobbiamo costruirlo, questo villaggio. Tutti insieme, per educare i bambini, per educare il futuro.
E dobbiamo bonificare il terreno dalle discriminazioni, come ho sostenuto nel Documento che ho recentemente sottoscritto con il Grande Imam di Al-Azhar ad Abu Dhabi.
Dobbiamo fare in modo che questo villaggio faccia crescere in tutti la consapevolezza di ciรฒ che unisce le persone e tutte le componenti della persona; lo studio e la vita; le generazioni; i docenti e gli studenti, la famiglia e la societร civile con le sue espressioni politiche, produttive, imprenditoriali e solidali.
Dobbiamo fare in modo che in questo villaggio nasca una convergenza globale per unโalleanza tra gli abitanti della Terra e la โcasa comuneโ, affinchรฉ lโeducazione sia creatrice di pace, di giustizia, sia accoglienza tra tutti i popoli della famiglia umana nonchรฉ di dialogo tra le loro religioni. Un villaggio universale, ma un villaggio anche personale, di ognuno.
Dobbiamo fondare i processi educativi sulla consapevolezza che tutto nel mondo รจ intimamente connesso ed รจ necessario trovare altri modi di intendere lโeconomia, la politica, la crescita e il progresso.
Dobbiamo avere il coraggio di formare persone disponibili a mettersi al servizio della comunitร .
Per questo desidero incontrarvi a Roma: per promuovere insieme ed attivare questo patto educativo.
Insieme a voi, faccio appello a tutte le personalitร pubbliche che a livello mondiale sono giร impegnate nel delicato settore dellโeducazione delle nuove generazioni. Ho fiducia che non si tireranno indietro.
Cerchiamo insieme di trovare soluzioni, avviare processi di trasformazione, senza paura. Invito ciascuno di voi ad essere protagonista di questa alleanza.
Lโappuntamento รจ per il giorno 14 maggio 2020 a Roma.
Vi aspetto e fin dโora vi saluto e benedico. Grazie.
