PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 9 APRILE 2019
NELLA CAPPELLA DELLAย DOMUS SANCTAE MARTHAE
ร possibile preferire il ยซfallimentoยป, la ยซdesolazioneยป o la ยซstanchezzaยป alla ยซguarigioneยป, alla ยซconsolazioneยป e alla ยซsperanzaยป? Puรฒ sembrare strano, ma รจ quello che spesso accade nella vita del cristiano che si lascia andare al lamento e allโยซinsoddisfazioneยป. E questa รจ una vera e propria ยซmalattiaยป spirituale, come ha sottolineato Francesco durante lโomelia della messa celebrata a Santa Marta la mattina di martedรฌ 9 aprile.
Prendendo spunto dalla prima lettura del giorno (Numeri, 21, 4-9) โ con il racconto dellโanaloga esperienza vissuta dagli israeliti durante i duri tempi dellโesodo e del deserto โ il Papa ha analizzato, riportandola ai giorni nostri, questa lacerante attitudine del cuore dellโuomo. Il brano biblico, infatti, fa proprio ยซriflettere sulla stanchezzaยป del popolo di Dio che, in cammino verso la terra promessa, ยซnon sopportรฒ il viaggioยป. A tale riguardo il Pontefice ha innanzi tutto ripercorso, passo dopo passo, lโevoluzione psicologica e spirituale degli israeliti in fuga dallโEgitto.
Essi, ha detto Francesco, ยซavevano incominciato con entusiasmoยป credendo in Mosรจ: ยซprepararono lโagnello, i pani, tutto, per fuggire: avevano speranzaยป. Poi venne ยซla gioia dellโuscita dallโEgittoยป, quindi, ยซsulla riva del mare, la pauraยป. Gli israeliti infatti ยซvedevano venire lโesercito e incominciarono a insultare Mosรจ: โCi hai portato qui per farci uccidere!โยป. Ma la paura, in breve, grazie al ยซmiracolo del mareยป, si trasformรฒ nella ยซgioia della liberazione, e andarono avantiยป.
Arrivarono, poi, i tempi duri del deserto e con questi la ยซstanchezza: il popolo non sopportรฒ il camminoยป. Cosรฌ se prima, ยซnel tempo della liberazione erano tutti contentiยป, in quel momento ยซincominciarono le mormorazioni contro Mosรจ: โMa, questo ci ha fatto venire qui per farci morire nel deserto โ Ma noi in Egitto eravamo piรน felici: mangiavamo quella frittata di cipolle tanto bella, e qui soltanto questa cosa strana…โยป. Unโevoluzione spiegata cosรฌ dal Papa: ยซAvevano perso la memoria. La stanchezza รจ selettiva: sempre ci fa vedere il brutto del momento che stiamo vivendo e dimenticare le cose buone che abbiamo ricevutoยป.
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Con la mormorazione arriva anche ยซil distacco da Dioยป. Gli israeliti si dimenticano anche che era stato proprio il Signore a liberarli: ยซse la prendono con Mosรจ, si lamentano con il Signore, e perfino arrivano allโapostasiaยป. Anche quei ยซgioielli che le donne israelite avevano โ diciamo cosรฌ โ โrubatoโ con furbizia e con intenzione di dolo alle donne egiziane, finiscono in un idoloยป. ร cosรฌ che ยซil dono di Dioยป viene trasformato ยซin un idoloยป. Tutto questo perchรฉ, ha sottolineato il Pontefice, ยซlo spirito di stanchezza ci toglie la speranzaยป.
Ma, ha aggiunto Francesco, quello ยซche รจ successo ai nostri padri nel deserto succede a noi nei tempi della desolazione, quando non si vedono i risultati della promessa, subitoยป. Allora ยซil popolo non sopportรฒ il viaggioยป; e anche oggi ยซnoi, quando siamo in desolazione, non sopportiamo il viaggio e cerchiamo rifugio o negli idoli o nella mormorazione, o tante coseยป. Del resto, lo ยซspirito di stanchezzaยป porta con sรฉ anche ยซlo spirito di insoddisfazione. Tutto non ci piace, tutto va male…ยป.
Anche Gesรน, ha notato il Papa, ha fatto riferimento a questo ยซspirito di insoddisfazioneยป (cfr. Luca, 7, 32) paragonandolo a quanto accade a dei bambini che giocano: ยซabbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato i canti funebri, e non avete pianto: ma niente va bene, per voi?ยป. Allo stesso modo si esprime lโยซinsoddisfazione del cristianoยป che sempre si lamenta: ยซNo, ma non va, non va…ยป. Un atteggiamento interiore che, ha detto Francesco, ยซรจ un campo perfetto per la semina del diavoloยป. In questa situazione lโuomo diventa incapace anche di cogliere ยซun segnale di speranzaยป. Per far comprendere meglio questa condizione, il Pontefice ha aggiunto lโesempio di quanto accaduto ai discepoli di Emmaus, che lasciarono Gerusalemme dopo che le donne avevano detto che il Signore era risorto: ยซ… andiamocene via, questo non vaยป. Arrivano, cioรจ a preferire la ยซdesolazioneยป, come emerge dalla loro espressione: ยซAh, noi speravamo ma…โ. Non cโรจ โmaโ: ce ne andiamoยป.
ร proprio questa, ha spiegato il Papa la ยซdesolazione cristianaยป: lโessere tentati dal ยซcedere al fallimentoยป, lโaver ยซpaura delle consolazioni, paura della speranza, paura delle carezze del Signoreยป. E cosรฌ, ha aggiunto, tanti cristiani conducono ยซuna vita da prefiche mancateยป: essi ยซvivono lamentandosi, vivono criticando, vivono nella mormorazione, vivono insoddisfattiยป.
Il racconto biblico sottolinea che ยซil popolo non sopportรฒ il viaggioยป. E anche ยซnoi cristiani โ ha detto Francesco โ tante volte non sopportiamo il viaggio. E la nostra preferenza รจ lโattaccamento al fallimento, cioรจ la desolazione. E la desolazione รจ del serpente: il serpente antico, quello del Paradiso terrestreยป. Quello del serpente, ha spiegato il Pontefice alludendo al serpente di bronzo innalzato da Mosรจ, รจ un simbolo: ยซlo stesso serpente che aveva sedotto Eva e questo รจ un modo di far vedere il serpente che hanno dentroยป e che morde ยซsempre nella desolazioneยป. Anche i cristiani, a volte, addirittura ยซnon sopportarono la risurrezione di Gesรน. A volte, i cristiani non sopportano la speranza. A volte, i cristiani preferiscono il fallimento. Capita anche a noiยป.
Cosรฌ quello che Dio dice a Mosรจ, ยซdi fare un serpente e alzarlo, รจ una profeziaยป, perchรฉ anche Gesรน โ lo si legge nel brano del Vangelo del giorno (Giovanni 28, 1-30) โ ยซsarร alzato come il serpente. Lui ha preso su di sรฉ tutti i maliยป.
Bisogna quindi, ha suggerito il Papa, ricordare bene quella nota del brano biblico โ ยซil popolo non sopportรฒ il viaggioยป โ per renderci conto che anche i cristiani ยซnon sopportano il viaggio. I cristiani non sopportano la speranza. I cristiani non sopportano la guarigione. I cristiani non sopportano la consolazioneยป e sono ยซpiรน attaccati allโinsoddisfazione, alla stanchezza, al fallimentoยป. Da qui lโinvocazione conclusiva di Francesco: ยซIl Signore ci liberi da questa malattiaยป.
