MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
Nel congedo, affidiamoci al Padre
Nellโ omelia della messa della messa del mattino celebrata a Casa Santa Marta, il Papa ha ricordato il dramma dei migranti Rohingya in fuga dal Myanmar e respinti da tre paesi confinanti ed ha riflettuto su cosa significhi โdire addioโ per un cristiano.
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Affidiamoci al Padre al momento del nostro congedo da questo mondo. Eโ quanto affermato da Papa Francesco nella Messa mattutina a Casa Santa Marta, incentrata sul discorso di Gesรน prima della Passione e sul congedo di Paolo a Mileto prima di recarsi a Gerusalemme. Il Pontefice ha dunque rivolto il pensiero a quanti sono vittime delle persecuzioni e costretti a fuggire come i Rohingya del Myanmar o i cristiani e gli yazidi in Iraq. Il servizio di Alessandro Gisotti:
[ads2]Gesรน si congeda per andare dal Padre e mandarci lo Spirito, San Paolo si congeda prima di andare a Gerusalemme e piange con gli anziani venuti da Efeso a salutarlo. Papa Francesco ha preso spunto dalle letture del giorno per svolgere la sua omelia su cosa significhi โdire addioโ per un cristiano.
Pensiamo a quanti sono costretti a fuggire dalle persecuzioni
โGesรน si congeda, Paolo si congeda โ ha detto โ e questo ci aiuterร a riflettere sui nostri congediโ. Nella nostra vita, ha osservato, โci sono tanti congediโ, piccoli e grandi e cโรจ โanche tanta sofferenza, tante lacrime in alcuni di loroโ:
โPensiamo oggi a quei poveri Rohingyaย del Myanmar. Al momento di lasciare la loro terra per fuggire dalle persecuzioni non sapevano cosa sarebbe accaduto loro. E da mesi sono in barca, lรฌโฆ Arrivano in una cittร , dove danno loro acqua, cibo, e dicono: โandatevene viaโ. Eโ un congedo. Tra lโaltro, oggi accade questo congedo esistenziale grande. Pensate al congedo dei cristiani e degli yazidi, che pensano di non tornare piรน nella loro terra, perchรฉ cacciati via dalle loro case. Oggiโ.
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Ci sono piccoli e grandi congedi nella vita, ha ribadito il Papa, come il โcongedo della mamma, che saluta, dร lโultimo abbraccio al figlio che va in guerra; e tutti i giorni si alza col timoreโ che venga qualcuno a dirle: โringraziamo tanto la generositร di suo figlio che ha dato la vita per la patriaโโ. E cโรจ anche “lโultimo congedo โ ha detto โ che tutti noi dobbiamo fare, quando il Signore ci chiama allโaltra riva. Io penso a questoโ.
Affidiamoci al Padre al momento dellโaddio
Questi grandi congedi della vita, โanche lโultimo โ ha ribadito โ non sono i congedi di โa prestoโ, โa dopoโ, โarrivederciโ, che sono congedi che uno sa che torna, o subito o dopo una settimana: sono congedi che non si sa quando e come tornerรฒโ. E annota che il tema del congedo รจ presente anche nellโarte, nelle canzoni:
โMe ne viene una in mente, quella degli alpini, quando quel capitano si congeda dai suoi soldati: il testamento del capitano. Penso io al grande congedo, al mio grande congedo, non quando devo dire โa dopoโ, โa piรน tardiโ, โarrivederciโ, ma โaddioโ? Questi due testi dicono la parola โaddioโ. Paolo affida a Dio i suoi e Gesรน affida al Padre i suoi discepoli, che rimangono nel mondo. โNon sono del mondo, ma custodisci loroโ. Affidare al Padre, affidare a Dio: questa รจ lโorigine della parola โaddioโ. Noi diciamo โaddioโ soltanto nei grandi congedi, siano quelli della vita, sia lโultimoโ.
Ci farร bene pensare al nostro congedo da questo mondo
โCredo โ ha affermato โ che con queste due icone – quella di Paolo, che piange, in ginocchio sulla spiaggia, tutti lรฌ, e Gesรน, triste, perchรฉ andava alla Passione, con i suoi discepoli, piangendo nel suo cuore – possiamo pensare al nostro. Ci farร bene. Chi sarร la persona che chiuderร i miei occhi?โ:
โCosa lascio? Sia Paolo che Gesรน, tutti e due, in questi brani fanno una sorta di esame di coscienza: โIo ho fatto questo, questo, questoโฆโ Io cosa ho fatto? Ma mi fa bene immaginarmi in quel momento. Quando sarร , non si sa, ma ci sarร il momento nel quale โa dopoโ, โa prestoโ, โa domaniโ, โarrivederciโ diventerร โaddioโ. Io sono preparato per affidare a Dio tutti i miei? Per affidare me stesso a Dio? Per dire quella parola che รจ la parola dellโaffidamento del figlio al Padre?โ.
Il Papa ha dunque concluso lโomelia consigliando a tutti di meditare proprio le Letture di oggi sul congedo di Gesรน e quello di Paolo e โpensare che un giornoโ anche noi dovremo dire quella parola, โaddioโ: โA Dio affido la mia anima; a Dio affido la mia storia; a Dio affido i miei; a Dio affido tuttoโ. โChe Gesรน morto e risorto – รจ stata la sua invocazione finale – ci invii lo Spirito Santo, perchรฉ noi impariamo quella parola, impariamo a dirla, ma esistenzialmente, con tutta la forza: lโultima parola, addioโ.
