don Luciano Labanca – Secondo l’ordine di Melchisedek: L’eterno Sacerdozio di Cristo

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Melchisedek è una delle figure più enigmatiche della Bibbia. Compare “senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio, rimane sacerdote per sempre” (Eb 7,3). Poco si dice di lui nelle Sacre Scritture. Si menziona solo due volte nell’Antico Testamento. La prima volta quando incontra il patriarca Abram che ritorna dalla vittoria in battaglia contro Chedorlaomar e altri re suoi alleati (Gen 14,17-20); Melchisedek “re di Salem” e “sacerdote del Dio altissimo” offre pane e vino, benedice Abram e riceve dal patriarca la decima di tutto. Si tratta di una brevissima apparizione, senza antecedente né seguito. La seconda volta in un testo dei Salmi (Sal 110,4), dove Melchisedek viene riconosciuto a capo di un ordine sacerdotale.

Il Nuovo Testamento richiama questo personaggio misterioso solo nella Lettera agli Ebrei, dove emerge come figura centrale per illustrare il sacerdozio di Gesù Cristo. Malgrado la sua presenza limitata, quasi marginale, nella Bibbia, il ruolo che svolge rimane essenziale per il suo collegamento al sacerdozio.

Si rende necessaria una particolare abilità per poter comprendere tale ruolo e sondare il significato di questo personaggio, soprattutto in relazione al concetto di sacerdozio. È proprio questa la sfida che l’autore di questo volume ha voluto affrontare, esplorando e dispiegando il rapporto fra il poco conosciuto e misterioso Melchisedek e il sacerdozio di Gesù Cristo, dimensione fondamentale dell’identità e della missione del Figlio di Dio.

Il libro nasce dagli esercizi spirituali che don Luciano Labanca ha predicato alle religiose della congregazione delle Ancelle Guadalupane di Cristo Sacerdote, sebbene l’attuale testo sia stato opportunamente rivisitato e adeguato ad un pubblico più ampio. Tracciando un filo luminoso e profondo fra i testi biblici, l’autore presenta in dieci capitoli, divisi in tre parti, un’accattivante contemplazione della prefigurazione, del compimento e della partecipazione dell’eterno sacerdozio di Gesù nei due Testamenti della Bibbia. Fa emergere come la carica simbolica e profetica della “figura affascinante e misteriosa del re-sacerdote Melchisedek” abbia fortemente ispirato l’Antico Testamento, passando per il giudaismo alla Chiesa antica, e fornendo materiale soprattutto per le riflessioni della Lettera agli Ebrei sul sacerdozio neotestamentario. Conclude con la tenera figura della Vergine Maria, la quale come Madre Sacerdotale, corona la dimensione partecipativa di questo eterno sacerdozio del suo Figlio Gesù Cristo.

Nei primi due capitoli, l’autore espone come il mistero del sacerdozio di Melchisedek prefiguri il sacerdozio messianico e regale di Gesù Cristo e spiega come la figura di Melchisedek, timidamente introdotta nella Genesi, nel Salmo 110 si incorpori “nel ritratto del ReMessia davidico, portatore delle prerogative della regalità, del dominio, della vittoria e di un sacerdozio perpetuo, senza inizio e senza fine, stabilito ‘per sempre’”.

I sei capitoli della seconda parte del libro tracciano il compimento di quanto prefigurato in Melchisedek nell’opera sacerdotale di Cristo. È qui che Don Labanca percorre soprattutto due linee fondamentali della Lettera agli Ebrei, una dottrinale e centrata sul sacerdozio di Cristo, e l’altra piuttosto esortativa sulla fede, come risposta alla mediazione sacerdotale di Cristo. Gesù sacerdote pur essendo “della stessa pasta” dei fratelli (Eb 5-6) resta tuttavia “differente” (Eb 7). Gli ultimi quattro capitoli di questa seconda parte del testo espongono il concetto del sacerdozio che emerge dai testi dei Vangeli Sinottici e di Giovanni: dalla preghiera sacerdotale di Gesù (Gv 17,1-26), dagli eventi dell’ultima Cena (Lc 22,14-23) e dell’agonia del Getsemani (Mt 26,36-46), nonché dalla morte stessa di Gesù (Gv 19,16-30).

La terza parte del volume, infine, illustra, in due capitoli, la dimensione partecipativa del sacerdozio di Cristo, sia nella forma del sacerdozio di tutti i fedeli (1 Pt 2,1-9), sia in quella dei ministri ordinati (Gv 21,15-22). Si tratta di un percorso che conduce il lettore attraverso l’istituzione dell’Eucaristia, l’adesione alla volontà del Padre nel Getsemani e l’offerta della vita di Gesù sulla Croce per sbocciare nella sua Risurrezione e Ascensione al cielo. Tutta la riflessione è coronata con la bella figura della Vergine Maria, “Madre Sacerdotale”, che si presenta come colei che raccoglie “tutti i frutti più belli dell’eterno sacerdozio del Figlio”.

Quando ho saputo dell’intenzione delle religiose messicane di invitare l’autore a guidare gli esercizi, pur conoscendo la straordinaria capacità intellettuale di don Luciano, confesso di aver nutrito qualche perplessità per due ragioni: la prima di ordine pratico credendo che la sua conoscenza della lingua spagnola fosse troppo basilare per affrontare un lavoro di tal fatta; la seconda legata invece ad una mia riflessione circa i temi trattati che, oltre a richiedere una competenza particolare soprattutto nell’esegesi dei testi biblici, sono stati ampiamente dissodati dai migliori autori della tradizione cattolica. Ritenevo sinceramente questo ambito un terreno assai scivoloso sul quale avventurarsi.

Il contenuto di questo libro, che ho il piacere di presentare al lettore, e l’esito delle conferenze tenute alle religiose della congregazione delle Ancelle Guadalupane di Cristo Sacerdote, le quali hanno deciso di ricavarne un manuale di studio per il loro Istituto, dimostrano che i miei dubbi iniziali erano infondati.

Don Labanca, infatti, è riuscito egregiamente ad accostarsi alle grandi figure di studiosi che hanno trattato lo stesso argomento, tra i quali il Papa Emerito Benedetto XVI e soprattutto il cardinale Albert Vanhoye, s.j., già professore e rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, ed offrirci una riflessione puntuale e sistematica che, tratteggiando gli elementi più pertinenti dei loro scritti, apporta nuove prospettive sul tema, attingendo opportunamente dalla tradizione e dai pensieri dei Padri della Chiesa.

Questo lavoro è sicuramente un prezioso contributo allo studio del sacerdozio della Nuova Alleanza, composto in linguaggio accessibile e linearità espositiva e lo raccomando volentieri a chiunque voglia fare una riflessione profonda sul sacerdozio dei fedeli e dei ministri ordinati.

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