Le Storie di Suor Sandra – L’Apollonia della marmellata (Gianni Rodari)

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Le storie di Suor Sandra per i bambini.

In diretta Facebook dal Monastero di Santa Cristiana – Santa Croce sull’Arno.

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A Sant’Antonio, sul Lago Maggiore, viveva una donnina tanto brava a fare la marmellata, così brava che i suoi servigi erano richiesti in Valcuvia, in Valtravaglia, in Val Dumentina e in Val Poverina. La gente, quand’era la stagione, arrivava da tutte le valli, si sedeva sul muricciolo a guardare il panorama del lago, coglieva qualche lampone dai cespugli, poi chiamava la donnina della marmellata:

– Apollonia!
– Che c’è?
– Me la fareste una marmellata di mirtilli?
– Eccomi.
– Mi aiutereste a fare una buona marmellata di prugne?
– Subito.

L’Apollonia, quella donnina, aveva proprio le mani d’oro, e faceva le migliori marmellate del Varesotto e del Canton Ticino.
Una volta capitò da lei una donnetta di Arcumeggia, così povera che per fare la marmellata non aveva neanche un cartoccio di ghiande di pesca, e allora, strada facendo, si era riempito il grembiule di ricci di castagne.

– Apollonia, me la fareste la marmellata?
– Coi ricci?
– Non ho trovato altro…
– Pazienza, proverò.

E l’Apollonia tanto fece che dai ricci delle castagne cavò la meraviglia delle marmellate.
Un’altra volta quella donnina di Arcumeggia non trovò nemmeno i ricci delle castagne, perché le foglie secche, cadendo, li avevano ricoperti: perciò arrivò con un grembiule pieno di ortiche.

– Apollonia, me la fate la marmellata?
– Con le ortiche?
– Non ho trovato altro…
– Pazienza, si vedrà.

E l’Apollonia prese le ortiche, le inzuccherò, le fece bollire come sapeva lei e ne ottenne una marmellata da leccarsi le dita.
Perché l’Apollonia, quella donnina, aveva le mani d’oro e d’argento, e avrebbe fatto la marmellata anche con i sassi.
Una volta passò di lì l’imperatore e volle provare anche lui la marmellata dell’Apollonia, e lei gliene dette un piattino, ma l’imperatore dopo la prima cucchiaiata si disgustò, perché c’era caduta dentro una mosca.

– Mi fa schifo – disse l’imperatore.
– Se non era buona, la mosca non ci cascava – disse l’Apollonia.

Ma ormai l’imperatore si era arrabbiato e ordinò ai suoi soldati di tagliare le mani all’Apollonia.
Allora la gente si ribellò e mandò a dire all’imperatore che se lui faceva tagliare le mani all’Apollonia loro gli avrebbero tagliato la corona con tutta la testa, perché teste per fare l’imperatore se ne trovano a tutte le cantonate, ma mani d’oro come quelle dell’Apollonia sono ben più preziose e rare.
E l’imperatore dovette far fagotto.

Gianni Rodari

Riprese video di “A tutto Live” info@atuttolive.it

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