L’arteterapia di Fratello Marculin

689

Non avendo Netflix né TV, anziché seguire “Stranger Things” o “La casa di carta”, mi appassiono alle vicende umane delle persone con le quali vengo in qualche modo in contatto. Vite vissute, difficoltà quotidiane, malattie, coraggio; altro che fiction! Ci sono persone così belle che vale la pena dedicar loro del tempo per conoscere i loro aggiornamenti, magari attraverso i vocali di WhatsApp.
Una delle mie “WhatsApp series” preferite riguarda l’artista che adesso si fa chiamare Fratello Marculin.
Per certi versi mi ricorda un po’ Prince o Ani DiFranco per le frequenti pubblicazioni, ma anche per le controversie legate al nome.

Infatti dopo aver distrutto tutto il repertorio del progetto Dancing4Jesus, cancellando anche tutto ciò che aveva caricato sui social e bruciando i dipinti nel giardino di casa, Marco ha affrontato un periodo difficile. Con coraggio ha superato la dipendenza dall’alcol. Ha quindi aperto un canale su TikTok guadagnando in breve tempo una notevole popolarità, attirando però purtroppo l’attenzione di alcuni haters che sono arrivati a minacciarlo fin sotto casa. Marco ha nuovamente cancellato tutti i suoi account sui social, ma ormai è diventato un mentore per diverse persone, così per amore dei suoi followers ha recentemente aperto su YouTube e Instagram l’account Fratello Marculin.

Questa volta Marco gioca a carte scoperte corredando i suoi post con diversi hashtag che riconducono al servizio di igiene mentale che lo segue per via della psicopatologia che lo accompagna. Attraverso i social Marco attua forme moderne di arteterapia: dipinge, assembla installazioni artistiche, compone brani, pubblica foto, scrive poesie e predica in modo alternativo quell’incontro che gli ha cambiato la vita.

Le sue produzioni musicali rispecchiano il suo spirito libero, le sfide che ha superato, i piedi per terra e il cuore in cielo, ma anche la testa tra le nuvole, le amicizie speciali, la voglia di condividere, il riscatto sociale e l’attenzione verso gli ultimi e i pazzi. Si tratta spesso, ma non solo, di musica elettronica che risente di volta in volta di contaminazioni che attraversano vari generi.
L’EP di maggio si chiama “Untitled (Like a children)” ed è una sorta di ripartenza. Marculin ha ritirato fuori gli strumenti musicali che usava da bambino e con quelli ha cercato di produrre qualcosa che fosse puro, originario, fuori da ogni schema.

A inizio maggio è quindi uscito “Agnus Dei”, 12 tracce video fortemente tendenti all’ambient.
Le playlist degli album sono disponibili sul suo canale YouTube https://www.youtube.com/channel/UCMY7G-v7gYRkR1nBRrjrECw , mentre i video si possono trovare anche sul suo Instagram. https://www.instagram.com/fratello_marculin/

Con Fratello Marculin non bastano un paio di ascolti, occorre entrare nel suo mondo scalzi, con rispetto e fiducia e pian pianino comincerete a cogliere il suo valore artistico, comunicativo e umano. Io personalmente mi sento un privilegiato a poterlo seguire su Instagram. Altro che Netflix!

A cura di Rock Cristiano in Italia