
Attesissima al Festival di Spoleto la prima esecuzione assoluta dellโOratorio “Apokร lipsis” del Maestro Panni, basato su estratti dal libro dellโApocalisse di Giovanni. Eโ stato mons. Gianfranco Ravasi a suggerire per il lavoro i versetti dellโultimo libro della Bibbia. Presenti nellโopera anche commenti dello stesso mons. Ravasi, che cosรฌ si รจ espresso riguardo al motivo per cui lโApocalisse di Giovanni ha sollecitato lโimmaginario di scrittori, musicisti e poeti di ogni tempo e cultura:
R. – La ragione รจ abbastanza semplice anche agli occhi del fruitore piรน semplice dellโApocalisse. Il lettore cioรจ, anche sprovveduto, che apre magari per la prima volta quelle pagine, subito ha unโimpressione folgorante, che รจ quella dellโapparato simbolico, che lโautore usa con un vero e proprio scialo di immagini. Eโ come se fosse unโesperienza in una notte dโestate di un gioco pirotecnico, di fuochi dโartificio. Sono immagini che continuamente mutano tra di loro, sโintrecciano, hanno percorsi che al lettore immediato sembrano quasi surreali, non avere una loro grammatica, un loro senso. Mentre, in realtร , lo studioso sa che lโautore, attraverso questa simbolica – che riceve la definizione di โapocalitticaโ, perchรฉ appartiene ad un genere letterario ben preciso – costruisce un vero e proprio messaggio. Direi perciรฒ che lโinflusso รจ stato prima di tutto a questo livello, ma non solo a questo livello. E questo sarร il compito di ogni approfondimento nei confronti dellโApocalisse.
D. – Lei, mons. Ravasi, ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione dellโOratorio “Apokร lipsis” di Marcello Panni…
R. – Sรฌ, io ho dato il testo, sostanzialmente, che perรฒ non รจ un mio testo ma รจ il testo dellโApocalisse, sia pure selezionato in una sorta di antologia. Il libro รจ costituito da 22 capitoli ed ha una struttura sghemba, perchรฉ da un lato ben 20 capitoli sono tutti dedicati alla tragedia della storia, allโoscuritร , al trionfo della bestia, della prostituta, del male, i grandi simboli maligni. Gli ultimi due capitoli sono tuttavia quelli decisivi, e sono quelli mirabili, dolcissimi, affascinanti, della nuova Gerusalemme, cioรจ della nuova creazione. Un libro quindi di speranza.
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D. – Ci saranno anche alcuni suoi commenti nella performance dellโopera?
R. – La performance dellโopera suppone, naturalmente, la lettura del testo. Ci sarร una presenza di attori – due attori – ai quali รจ affidata prima di tutto la parola. La mia presenza รจ quasi soltanto a sipario chiuso, e a metร del percorso, la voce di Giovanni, il quale dice semplicemente: โBadate che ora sta per aprirsi una โApokร lipsisโ, cioรจ una “rivelazioneโ. Cโรจ un segreto da scoprire. โE vidi e udii voci di molti angeli, attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia e dicevano: Amen!โ
