La Santa Messa, nutrimento per la famiglia Cristiana – Don Francesco Cristofaro

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Premessa

La Santa Messa รจ dono dโ€™amore di Dio allโ€™uomo. Il cielo scende sulla terra e la terra viene offerta al cielo per le mani del sacerdote. รˆ una preghiera sublime che se vissuta male, con distrazione, con il peccato nel cuore, certamente non porterร  i frutti dovuti.

Il credente, sia esso religioso o laico, non puรฒ fare a meno di questo strumento di grazia per il suo cammino spirituale. Anche la famiglia cristiana deve nutrirsi del sacrificio eucaristico. Rifacendoci alle parole dellโ€™instrumentum laboris del Sinodo dei Vescovi, al numero 42 viene cosรฌ detto: โ€œรˆ unanimemente sottolineata lโ€™importanza della preghiera in famiglia, come Chiesa domestica (cf. LG 11), ove alimentare una vera e propria โ€œcultura familiare di preghieraโ€. Lโ€™autentica conoscenza di Gesรน Cristo รจ infatti promossa in famiglia dalla preghiera personale e, in particolare, familiare, secondo le forme specifiche e le ritualitร  domestiche, ritenute un modo efficace per trasmettere la fede ai bambini. Grande insistenza รจ posta anche sulla lettura comune della Scrittura, ma anche su altre forme di preghiera, come la benedizione della mensa e la recita del rosario. Si precisa perรฒ come la famiglia Chiesa domestica non possa sostituire la comunitร  parrocchiale; inoltre, si sottolinea lโ€™importanza della partecipazione familiare alla vita sacramentale, allโ€™Eucaristia domenicale e ai sacramenti dellโ€™iniziazione cristiana. In piรน risposte, viene anche sottolineata lโ€™importanza di vivere il sacramento della riconciliazione e la devozione marianaโ€.

Cโ€™รจ uno solo modo per vivere bene la Santa Messa: andare in Chiesa, se necessario, accostarsi prima al Sacramento della confessione per ottenere lโ€™assoluzione sacramentale eย  perdono dei peccati e dopo partecipare alla celebrazione eucaristica, accostandosi con devozione, a ricevere Gesรน Eucaristia che vuole venire in noi, nel nostro cuore e trasformarlo per renderlo sempre piรน conforme a Cristo.

In queste pagine spiegheremo le parti principali della Santa Messa, dicendo lโ€™importanza di ogni singolo momento, come viverlo bene e cosa avviene in quel particolare momento. Nella Messa avviene lโ€™alternanza di due voci, quella di Dio e quella dei credenti. Due cuori che si incontrano e si parlano. Si vive cosรฌ la santa Messa? Si raccomanda di non leggere queste pagine come un qualsiasi libro. Esse possono essere per noi un serio ed attento esame di coscienza per analizzare il nostro modo di partecipare alla celebrazione eucaristica, ma anche capire se si partecipa alla Santa Messa nel modo che piรน conviene. Si puรฒ anche usare questo libricino come strumento di preghiera e di meditazione. Come? Scegliendo una paginetta, leggendola con attenzione, precedendola con un momento di preghiera, invocando lo Spirito Santo perchรฉ si รจ aiutati a fare luce interiore e poi in una pausa di silenzio si possono meditare le parole lette e interiorizzarle nel cuore perchรฉ esse diventino vita. A poco a poco, si cambierร  modo e stile di prendere parte allโ€™Eucarestia e si aiuteranno i fratelli a fare altrettanto.

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Il percorso di queste pagine sarร  molto semplice. Tratteremo a modo di meditazione, aiutandoci con qualche domanda concreta, tutte le parti principali della Santa Messa e concluderemo ogni paragrafo con una preghiera per meglio interiorizzare quanto letto prima.

Capitolo primo: Riti di introduzione

1.1 lโ€™atto penitenziale

Quando si entra in Chiesa per partecipare alla celebrazione eucaristica, il fedele deve avere nel cuore una certezza: in quel momento sta lasciando il mondo per mettersi alla presenza di Dio, per ricaricare le energie, ma anche per presentare a lui le difficolta affrontate nella giornata o nella settimana. Per questo si entra in chiesa per lasciare il proprio cuore sullโ€™altare del Signore allโ€™inizio di ogni celebrazione e riprenderlo alla fine, rinnovato, ripulito, sgombro dai vecchi pensieri e affanni. Nella Messa, allora il cuore dellโ€™uomo si incontra con il cuore di Dio e viene rinnovato, i pensieri dellโ€™uomo si incontrano con quelli di Dio e vengono trasformati, la parola dellโ€™uomo cede il posto alla parola di Dio per conoscere quella volontร  attuale, storica e universale che Dio ha su ciascuno di noi. Nellโ€™Eucarestia le miserie dellโ€™uomo vengono presentate alla misericordia del Signore. Solo alla fine di essa, il cristiano puรฒ ritornare nel mondo, solo cioรจ dopo essersi ricaricato di Dio, della sua grazia, del suo amore, della sua saggezza, della sua santitร , della sua misericordia. Solo allora si puรฒ tornare nel mondo per affrontare il mondo. Prima di questo, perรฒ, i fratelli accorrono da ogni angolo della comunitร  per essere rivolti tutti verso la stessa direzione, ovvero, verso lโ€™amore misericordioso del Signore che ci invita ad andare a Lui: ยซVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoroยป. (Mt 11,28-30)

Dopo queste prime brevi considerazioni, passiamo ad analizzare il primo vero momento della celebrazione della Messa che รจ appunto, lโ€™atto penitenziale. Il fedele che partecipa alla Messa รจ chiamato a porsi dinanzi alla santitร  di Dio, entrare nella sua coscienza e vedere il male che in essa si trova per detestarlo, pur restando sempre lโ€™obbligo della confessione sacramentale per quanti sono in peccato mortale, anche se vivono lโ€™atto penitenziale con vero pentimento, nella profonda contrizione. La Messa non รจ un atto privato, personale. Alcuni hanno lโ€™abitudine di arrivare allโ€™ultimo istante o, addirittura in ritardo, a celebrazione iniziata.ย  Trascurare il rito iniziale, arrivare solitamente in ritardo, รจ segno di insensibilitร  spirituale.

Chi solitamente non celebra lโ€™atto penitenziale perchรฉ arriva in ritardo, vive un rapporto con Dio solo formale, religioso, non testimonia la sua fede con ordine, con riverenza, con giustizia, con sinceritร . รˆ regola di autentica rettitudine entrare in Chiesa prima dellโ€™inizio della santa messa, porsi con il cuore e la mente dinanzi a Dio, nel silenzio che adora e contempla la Sua santitร . In questo, puรฒ essere di aiuto la preghiera del Santo Rosario. In fondo รจ la Madre che ci porta al Figlio.

Lโ€™Atto penitenziale รจ il riconoscimento dei propri peccati, con il chiedere perdono al Signore, con lโ€™invocazione della sua misericordia, con lโ€™implorare il dono della sua caritร  che scenda nel nostro cuore e lo rinnovi, lo santifichi, perchรฉ possiamo diventare parte del mistero, divenendo in Cristo una sola vita, una sola missione,, una sola offerta.

Alcune domande per la meditazione:ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย 

  1. Arrivo sempre per tempo alla Santa Messa?
  2. Se qualche volta ho fatto ritardo, a cosa รจ dovuto?
  3. Come vivo lโ€™atto penitenziale?

Preghieraย  Signore Gesรน, ti ringraziamo per il dono della Messa. รˆ lโ€™incontro con Te che sei Via, Veritร  e Vita. A noi ti doni con la tua Parola e il tuo Corpo e il tuo Sangue. Nel venire in noi trasformaci, risanaci, convertici, rendici santi come tu sei santo. Amen.

1.2 Gloria a Dio nellโ€™alto dei cieli

Dopo aver manifestato il cuore al Signore e aver chiesto perdono per i propri peccati confessando a Dio e agli uomini di essere creature dai pensieri, dalle labbra, dal cuore, dalle azioni non sempre pure e secondo il volere di Dio, si riceve il perdono e il cuore ritorna a battere di un battere regolare e si innalza fino al cielo e confessa lโ€™onnipotenza di Dio con il canto del gloria.ย  Il Gloria altro non รจ che il canto dellโ€™uomo che รจ stato perdonato e, quindi, rinnovato, risanato, pieno di grazia e di Spirito Santo. Il cuore penetra nellโ€™alto dei cieli, si innalza fino a Dio, si prostra dinanzi alla sua Maestร  per lodarlo, benedirlo, ringraziarlo, meditando e narrando le opere meravigliose del suo amore.

Ecco cosa fa il credente perdonato: innalzaย  un inno di lode al Signore come canto di benedizione, di adorazione, di glorificazione, di rendimento di grazie e invoca la pace per ogni uomo di buona volontร  che vive sulla terra e che quotidianamente deve seminare nella storia il seme di Dio, dellโ€™amore, della veritร , della grazia, della giustizia. Questa missione sarร  finita quando ogni uomo, di ogni lingua, di ogni tribรน, confesserร  che il Signore รจ il solo Dio, รจ il Re del cielo e della terra, รจ il Dio che รจ Padre Onnipotente, Creatore dal nulla di tutte le cose, ma anche il Redentore e il Salvatore dellโ€™uomo.

La Chiesa e, in essa ogni suo figlio sa che non tutto รจ ancora santo nella sua vita e nella vita dei credenti; ci sono tante ombre di peccato, manchevolezze che oscurano il volto di Cristo. Sente il peso delle sue colpe. Direttamente ora si rivolge a Gesรน, con questo inno lo confessa suo Signore. Il canto del Gloria diviene il canto dellโ€™amore per sempre, il canto della misericordia: โ€œtu che ci conosci abbi pietร  di noi!โ€. Il cuore riconosce che Gesรน รจ il solo santo, il solo Signore, il solo Dio Altissimo.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Credo che Gesรน รจ lโ€™unico Signore della mia vita, lโ€™unico che la puรฒ governare e salvare o mi affido ad altri dei stranieri?
  2. In questa preghiera, invoco realmente la pace per gli uomini e per il mondo intero?
  3. Ringrazio sempre il Signore per tutto ciรฒ che Lui opera nella mia vita?

preghiera

Signore, tu solo sei santo. Noi ti benediciamo e confessiamo la tua gloria e la tua potenza. Perdona le nostre pochezze e le nostre fragilitร . Rendici piรน forti e fa che passo dopo passo possiamo giungere a te nella tua luce e nella tua pace. Amen.

1.3 ย preghiera di Colletta

La celebrazione eucaristica รจ da poco iniziata. Cosa abbiamo fatto fino a questo momento? Ci siamo messi alla presenza di Dio con il volto rivolto perso il trono della grazia dellโ€™Onnipotente e abbiamo iniziato un dialogo dโ€™amore. Lui ci ha accolti e noi abbiamo iniziato a parlare. Abbiamo manifestato il nostro cuore e la nostra vita e dicendo โ€œSignore pietร โ€, abbiamo chiesto il suo perdono. Dopo aver manifestato il nostro cuore รจ la volta del Signore che ci ha manifestato il suo, perdonandoci e ristabilendo con noi un nuovo patto dโ€™amore. Allora, il nostro cuore a ripreso a cantare un inno di gloria e di lode benedicendo il Signore. Ora noi dobbiamo fare silenzio. A prendere la parola รจ il Signore. Precediamo questo momento importantissimo con una preghiera che nella celebrazione viene chiamata colletta. Con la preghiera della Colletta la Chiesa si pone dinanzi a Dio in ossequioso silenzio, vede se stessa, le sue necessitร , i suoi bisogni spirituali, ciรฒ che manca ancora al suo cammino verso il cielo; vede il mondo cosรฌ come esso รจ davanti a Dio e per esso chiede, implora, domanda, supplica. Ogni celebrazione ha la sua preghiera di colletta che si estende in tutto lโ€™anno liturgico, fatto di molti tempi e di molti momenti.

Anche questo momento, purtroppo, si puรฒ vivere con un poโ€™ di distrazione. Siamo stati in piedi fino ad ora e si puรฒ avere fretta di sedersi. Chi รจ chiamato a leggere, si puรฒ muovere prima del dovuto procurando distrazioni di sguardi e rumori che infastidiscono. La preghiera di colletta รจ una preghiera che va ascoltata con attenzione, gustata, interiorizzata, perchรฉ in fondo, il sacerdote, a nome di tutta la comunitร  sta rivolgendo al Signore una richiesta concreta.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Comprendo sempre la preghiera di colletta quando essa viene pronunciata?
  2. Sono sempre attento in questo momento o mi faccio distrarre da qualche cosa?

A modo di esempio riportiamo un esempio di Colletta: โ€œIl tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perchรฉ solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere felicitร  piena e duraturaโ€. (XXXIII del tempo ordinario)

โ€œIl tuo aiuto, Signoreโ€. Il credente sa che lโ€™aiuto necessario viene dal Signore. โ€œAlzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrร  l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore,
che ha fatto cielo e terraโ€. (Sal 120,1).ย  Pertanto, se lโ€™aiuto viene dal Signore a lui bisogna chiederlo.

Dice il Signore: โ€œSenza di me non potete far nullaโ€ (Gv 15,8). Senza lโ€™aiuto di Dio tutto รจ perduto; impossibile diviene compiere il cammino cristiano.

โ€œCi renda sempre lieti nel tuo servizioโ€. Il credente รจ a servizio di Dio e di fratelli. Come va fatto questo servizio? Nella gioia e nella. Quando tutto si svolge nella gioia del cuore, la nostra fede diviene come la luce che rischiara quanti sono nelle tenebre, nellโ€™errore, nella confusione. La gioia e la letizia divengono armi irresistibili contro la tentazione, che sempre fa leva sulla tristezza, sulla scontentezza, sullโ€™anima che non trova pace, che vede il servizio del Signore pesante, difficile, impossibile, non fattibile, stancante. Il diavolo ci vuole uomini tristi e scoraggiati. Il Signore ci vuole gioiosi e pieni di entusiasmo nella missione.

โ€œPerchรฉ solo nella dedizione a teโ€ฆ Possiamo avere felicitร  piena e duraturaโ€. Il vero discepolo vive e muore, lavora ed opera, si riposa e si impegna solo per il Signore.ย  La gioia รจ il frutto del compimento della volontร  del Signore e piรน la volontร  di Dio viene compiuta, piรน il cuore si ricolma di santa gioia.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Confido sempre nellโ€™aiuto del Signore e lo invoco?
  2. Sono nella gioia o nella letizia e cosโ€™รจ che non mi rende gioioso?
  3. Sono sempre dedito alle cose del Signore e le faccio sempre bene?

preghiera

Signore la tua gioia sia la nostra gioia, la tua letizia diventi la nostra. Fa che siamo mossi dal tuo desiderio di bene per lโ€™intera umanitร  e ci impegniamo fattivamente nel lavoro missionario con entusiasmo e amore. Amen.

Capitolo secondo: Liturgia della Parola

2.1 In ascolto della Parola di Vita

Con la liturgia della parola entriamo nel secondo momento della celebrazione eucaristica. Ora รจ il momento da parte del fedele di mettersi seduto ai piedi del maestro in silenzio per ascoltare la sua voce che diventa sua volontร  per il cammino di fede del credente. Ad essa il discepolo di Gesรน รจ chiamato a dare il suo assenso, a dire il suo sรฌ, a fare la proclamazione della sua adesione, perchรฉ diventi, quale fondamento della nuova ed eterna alleanza,ย  la luce che guida i passi, la veritร  che conduce la mente, la sapienza che governa il cuore, la saggezza di cui deve rivestirsi lโ€™anima.

Dopo aver ascoltato la Parola รจ giusto che il sacerdote nellโ€™omelia la spieghi, la faccia comprendere e lโ€™attualizzi nellโ€™oggi della storia in seno alla comunitร . Se lโ€™omelia รจ il riferire la volontร  attuale di Dio, contenuta nella parola proclamata, si comprende come sia necessario che il sacerdote si rechi presso Dio, dimori con Lui, lo ascolti nel silenzio, lo invochi nella preghiera, perchรฉ manifesti al suo cuore e alla sua mente cosa Lui si attende da questo popolo, cosa domanda perchรฉ lโ€™alleanza diventi vita eterna, salvezza, redenzione.

Non meno importante รจ il compito della comunitร . Essa veramente deve volersi porre in ascolto della Parola e per questo deve preparare il cuore, lโ€™anima, lo spirito, la mente. La mente deve presentarsi allโ€™appuntamento per lโ€™ascolto della Parola sgombra e libera da ogni affanno, da ogni preoccupazione. Qual รจ, invece, il problema? Lโ€™ascolto della parola del Signore ha mille interferenze, e mille distrazioni. Con il corpo si รจ in chiesa ma con la mente si รจ fuori e se dopo la proclamazione delle letture provi a chiedere: di chi era la prima lettura o il vangelo di oggi? Tra i banchi, spesso regna il silenzio, perchรฉ non si ha ascoltato oppure si รจ seguita la proclamazione con distrazione.

Se nella liturgia della parola abbiamo la volontร  di Dio per noi e in quel momento io credente non lโ€™ascolto, come posso tornare a casa e vivere nella settimana quella particolare richiesta del Signore?

Alcune domande per la meditazione:

  1. Ascolto le letture della Messa con attenzione e devozione?
  2. Seguo lโ€™omelia del sacerdote credendo che รจ Gesรน che parla al mio cuore?
  3. Nella settimana vivo la Parola di Dio ascoltata nella Messa domenicale?

preghiera

Signore parla sempre al nostro cuore. Facci conoscere il tuo volere. Ottienici la grazia di vivere la tua Parola. Amen.

2.2 Il Credo

Nella liturgia della Parola ha parlato il Signore, ci ha detto la sua volontร , volontร  spiegata e attualizzata dallโ€™omelia del sacerdote. Ora, in questo momento della Messa รจ il turno del credente che con la preghiera del Credo, dice la sua fede, la professa. Nella preghiera del credo il cristiano dice chi รจ il Dio in cui lui crede e cosa crede. Il Dio, in cui il cristiano crede, รจ, innanzitutto il Creatore di ogni cosa, che รจ Padre onnipotente, che tutto puรฒ, tutto vede. Questo Dio in cui il cristiano ha aderito con la fede รจ Uno, รจ anche Trino; Uno nella sostanza, Trino nelle Persone: Padre, Figlio, Spirito Santo.

Il Figlio, generato, non creato, discende dal cielo, per opera dello Spirito Santo si incarna nel seno della Vergine Maria, si fa uomo perfetto, in tutto simile a noi, tranne che nel peccato, si lascia crocifiggere, sottomettendosi ad una passione atroce e dolorosissima. Il Figlio รจ lโ€™essenza, la forma e la sostanza della vita del cristiano; รจ Lui nel suo mistero di obbedienza e di sottomissione a Dio.ย  Lo Spirito Santo รจ Signore รจ dona la vita, la Terza Persona della Santissima Trinitร . la sua missione รจ quella di formare dei cristiani in tutto simili al Maestro divino.

Il cristiano crede in Dio ma crede anche nella Chiesa. Molti dicono Dio si Chiesa no, Cristo si, Chiesa no. Perchรฉ? Perchรฉ si desidera oggi un Dio muto, un Dio che non parli, non annunci , non esorti, non inviti alla conversione รˆ la Chiesa la via per il raggiungimento della perfetta configurazione a Cristo, perchรฉ la chiesa ricorda, annuncia, esorta, richiama, ammonisce. Oggi รจ piรน facile credere al Gesรน โ€œstatuaโ€ piuttosto al Gesรน che parla per bocca del Papa, dei vescovi o dei sacerdoti. La statua รจ muta, il prete parla e la sua parola รจ scomoda soprattutto se mi ricorda la necessitร  di cambiare vita.

Alla Chiesa si entra attraverso la porta del battesimo e nel credo si professa un solo battesimo. Per suo mezzo non solo siamo lavati dal peccato originale, siamo anche elevati alla grande dignitร  di figli di Dio, di corpo di Gesรน, di membri gli uni degli altri, riceviamo il diritto ad acquisire lโ€™ereditร  eterna. Sigillati nello Spirito del Signore siamo dellโ€™eternitร , siamo di Dio, di Cristo, della veritร , della grazia.ย  Il cristiano crede nella remissione dei peccati. Sia nel sacramento del battesimo che in quello della penitenza lo Spirito nuovamente avvolge la sua anima e le ridona la grazia e la veritร .

Alcune domande per la meditazione:

  1. Come recito questa preghiera? Con fede? Credo in tutte le veritร  in esse contenute?
  2. Accetto tutti gli insegnamenti della Chiesa?
  3. So che cosa significa: โ€œCredo la Chiesa, Una, Santa, Cattolica, Apostolica?

preghiera

Signore, noi crediamo, ma aumenta ogni giorno la nostra fede per poter credere con piรน fervore che tu sei il nostro Dio che รจ Padre, Creatore e datore della vita e fonte di ogni benedizione. Nel Figlio tuo Gesรน ci hai salvati e Redenti e nello Spirito Santo ci hai aperto il cuore per comprendere la tua Parola fortificandoci e sanandoci dalle ferite del peccato. Amen.

2.3 La preghiera dei fedeli

Segue la preghiera dei fedeli che รจ il presentare al Signore la storia attuale, la vita di ciascuno di noi nella quale si vive concretamente. Il sacerdote invita ogni fedele a presentare a Dio il cuore, la mente, i desideri, le difficoltร , la propria vita e quella dei fratelli, le situazioni liete e tristi, buone e non buone. Si prega per tutti, e per se stessi. In questo momento viene ridata voce al credente perchรฉ gridi a Dio tutto se stesso. Perรฒ, occorre da parte sua unโ€™unica certezza:ย  al timone della sua vita cโ€™รจ sempre il Signore; deve gridare a Lui leย  difficoltร , i reali bisogni. Lo scopo della preghiera dei fedeli รจ uno solo: consegnare interamente la propria vita nelle mani del Signore, perchรฉ sia Lui a dirigerla.

Questo momento della Santa Messa รจ una vera grazia. Si prega insieme gli uni per gli altri. Si presentano le necessitร  proprie e quelle di tutta la Chiesa e del mondo intero. Sarร  poi il Signore che conosce le nostre vite e i nostri cuori a dire โ€œAmenโ€ oppure a rimandare perchรฉ desidera una nostra ulteriore crescita e una piรน grande adesione a Lui. Ricordiamoci che le nostre vie sono diverse dalle sue e i nostri tempi non sono i suoi. Prendiamo ad esempio San Paolo; egli aveva una spina nel fianco che lo schiaffeggiava, come se volesse tirarlo fuori di Cristo e del Vangelo. Presentรฒ questa situazione al Signore, gli espose il caso. Il Signore non lo liberรฒ, gli conservรฒ la spina perchรฉ si mantenesse sempre nellโ€™umiltร  e nellโ€™obbedienza, nella povertร  in spirito e in tanta docilitร  del cuore, nella totale assenza di superbia, che sono il terreno spirituale sul quale lโ€™alleanza sโ€™innalza verso Dio e si espande verso i fratelli. Conservandogli la tribolazione, gli diede anche la sua grazia di vincere quel pungolo di satana che quotidianamente lo affliggeva.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Come vivo questo momento di grazia? Prego per me e per gli altri?
  2. Credo che il Signore puรฒ tutto?
  3. Anche io penso come molti che se il Signore non mi esaudisce vuol dire che mi ha abbandonato e non mi vuole bene?

preghiera

Signore, noi vogliamo vivere con te e per te. A te presentiamo la nostra vita consapevoli che senza di te non possiamo fare nulla. Senza il tuo aiuto siamo miseri, poveri. Non siamo niente. Aiutaci, sorreggici in questo cammino bello ma a volte, difficile. Amen.

Capitolo terzo: Liturgia eucaristica

3.1 Presentazione del pane e del vino

Il terzo momento della Santa Messa ha inizio con la presentazione delle offerte, del pane e del vino che di li a poco diventeranno per la potenza dello Spirito Santo il Corpo e Sangue di Cristo, Pane di Vita per la vita di ogni fedele, nutrimento dellโ€™anima, sostentamento per il viaggio verso il paradiso eterno. Il pane รจ di frumento, azzimo, segno, nellโ€™antica Pasqua, della repentinitร  del passaggio del Signore e della fretta dei figli di Israele di lasciare lโ€™Egitto. Anche nella nuova Pasqua di Gesรน non si ha tempo per attardarsi, per attendere; bisogna fare presto, mettersi in cammino per il raggiungimento della vita eterna, per operare la liberazione da ogni schiavitรน spirituale, morale, fisica, sociale.

Nel vino, frutto della vite, si aggiunge un poโ€™ dโ€™acqua, dicendo: โ€œLโ€™acqua unita al vino sia segno della nostra unione con la vita divina di colui che ha voluto assumere la nostra natura umanaโ€. Questo vino, nel quale รจ simboleggiata la nostra unione con la vita divina del Verbo Incarnato, viene presentato al Signore perchรฉ diventi sangue di Cristo. In esso anche noi veniamo offerti perchรฉ diveniamo ciรฒ che Cristo รจ, sacrificio per il Padre suo.

Ciรฒ che si offre ritorna allโ€™uomo, ma interamente cambiato; si presenta un pezzo di pane e ci รจ ridonato il corpo di Cristo, si offrono delle gocce di vino e ci รจ dato il sangue preziosissimo del Signore. Nel pane e nel vino che vengono presentati cโ€™รจ la vocazione dellโ€™uomo che viene offerta, vocazione da santificare e da vivere sempre in obbedienza alla volontร  di Dio che gli ha affidato il creato perchรฉ lo custodisca e lo coltivi. La vocazione nei suoi frutti viene data al Signore perchรฉ la riempia di vita eterna, la ricolmi di benedizione, le dia la forza e la potenza di creare e di generare nei cuori la vita senza fine.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Mi offro ogni giorno al Signore affinchรจ la mia vita sia segno della presenza di Dio nel mondo?
  2. Impiego i talenti che il Signore mi ha donato per il bene comune?
  3. So quali sono i miei talenti? So qual รจ la mia vocazione e come la devo vivere?

preghiera

Signore, ti offro quello che ho, la vita perchรฉ con essa tu possa operare meraviglie. Ti offro i miei piedi perchรฉ tu continui a camminare in questo mondo. Ti offro la mia bocca perchรฉ tu possa continuare a parlare allโ€™uomo. Ti offro il mio cuore perchรฉ tu possa continuare ad amarlo e le mie mani perchรฉ tu le possa tendere per accogliere, benedire, perdonare. Amen.

Quarto capitolo: Preghiera eucaristica

4.1 La consacrazione: nella notte in cui fu tradito

Momento centrale di tutta la celebrazione della Santa Messa รจ la consacrazione eucaristica. Questo grande momento ci riporta con la mente e il cuore nel cenacolo. Innanzitutto, cosa avviene qui? Giuda tradisce lโ€™amico piรน caro, vende per trenta tre denari ย il suo Maestro. Due gesti opposti quello di Gesรน e dellโ€™Apostolo Giuda. Gesรน si dona allโ€™uomo, lo serve, si china per lavargli i piedi, lo ama sino alla fine e per Lui la fine non รจ la morte di croce solamente. Istituendo lโ€™Eucaristia, ci insegna che il suo รจ un amore la cui fine รจ la fine del mondo. Fino a quel giorno lโ€™uomo avrร  sempre la possibilitร  di incontrarsi nellโ€™Eucaristia con lโ€™amore di Gesรน.

Da una parte abbiamo lโ€™egoismo che non si arresta neanche dinanzi al tradimento verso un amico, con il quale aveva condiviso tre anni di vita. Dallโ€™altra cโ€™รจ, Gesรน, il cui amore รจ oltre ogni misura. Gesรน รจ lโ€™amore che crea lโ€™Eucaristia.

La Scrittura, ponendo in contrasto Gesรน e Giuda, il peccato dellโ€™uno e lโ€™amore dellโ€™altro, e ricordando il tradimento proprio nel momento centrale dellโ€™attualizzazione del sacrificio della croce, intende ammonirci che anche noi che siamo della cerchia di Gesรน, che partecipiamo alla sua cena possiamo trasformarci in traditori dellโ€™amore, essere di coloro che consegnano Gesรน al mondo per essere nuovamente giudicato, schernito, flagellato, inchiodato, ucciso. Ci insegna anche qual รจ la nostra vocazione: quella di essere come il Maestro divino, chiamati a divenire poveri in spirito e consegnare interamente la nostra vita allโ€™amore. Al cristiano la scelta: essere come Giuda, o come Cristo Gesรน.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Comprendendo bene il gesto di Giuda, posso dire di assomigliargli in qualcosa?
  2. Ho mai tradito Gesรน?
  3. Ho mai tradito i miei fratelli.

preghiera

Signore Gesรน, spesso con tanta facilitร  diciamo di amarti, ma poi non sappiamo cosโ€™รจ lโ€™amore se ti rinneghiamo, ti tradiamo, ci allontaniamo da te. Abbia ancora pazienza con noi. Aiutaci e sorreggici con la tua grazia e il tuo amore infinito. Lโ€™Eucarestia sia per noi forza e luce per scegliere sempre il bene e mai il male. Amen.

4.2 La consacrazione: Gesรน prese il pane e rese grazie

Nel Cenacolo Gesรน dona il pane della vita ai suoi discepoli. Lo dona spezzandolo. Il pane รจ uno, si spezza; spezzandolo non si divide, si moltiplica. Gesรน chiede al Padre che da questo momento in poi, il suo corpo sia moltiplicato per tutte le generazioni. Dโ€™ora in poi ci sarร  un solo modo di andare agli altri in modo corretto, santo. Ognuno รจ chiamato a spezzare se stesso, a donarsi, ad offrirsi. Ciรฒ che noi abbiamo รจ dono di Dio, non รจ frutto nostro; noi non abbiamo niente.

Cosรฌ agendo, tutta la vita dellโ€™uomo รจ vista come un dono di Dio, ma anche un dono posto dallโ€™uomo nelle mani di Dio. Anche per noi รจ possibile prenderci tra le mani, alzare gli occhi al cielo, darci al Padre perchรฉ Lui ci spezzi e ci dia ai suoi figli, ai nostri fratelli. รˆ possibile, ma ad una condizione, che la nostra fede sia simile a quella di Gesรน, che la nostra caritร  sia capace di farci divenire cosรฌ poveri in spirito da neanche possedere noi stessi, perchรฉ interamente ci siamo consegnati nelle mani del Padre, perchรฉ sia Lui a disporre di noi secondo il suo arcano mistero di salvezza per noi e per gli altri.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Mi considero un dono di Dio per i miei fratelli?
  2. Come vivo concretamente questo dono di Dio? Cosa faccio?
  3. So cosa significa spezzarsi per gli altri.

preghiera

Signore Gesรน rendici dono, offerta gli uni per gli altri e aiutaci a comprendere che รจ solo dando che si riceve. Amen.

4.3ย  Il mio Corpo. Prendete, e mangiatene tutti

Gesรน dona il suo Corpo. Tutti devono prenderlo e mangiarlo. Esso รจ dato perchรฉ lโ€™uomo non muoia; per questo bisogna mangiarlo. Se mangiare il pane รจ il comando di Gesรน, perchรฉ i suoi discepoli spesso, si allontanano da questo comando? La risposta si deve cercare nella tentazione, cui ogni cristiano viene sottoposto. Gesรน ha detto: โ€œPrendete e mangiatene tuttiโ€, la tentazione cosa suggerisce? Non prendete e non mangiate! Il mangiare il pane di Cristo viene fatto passare come un fatto inutile, una cosa da niente, inopportuna, non necessaria, pura pratica devozionale.

La tentazione sa che allontanando i cristiani dal pane spezzato, questi si immergono necessariamente nel peccato; non cโ€™รจ possibilitร  che si possa vivere una vita onesta, giusta, santa, corretta senza la frequenza assidua al pane della vita, che guarisce e aiuta a crescere, a camminare di perfezione in perfezione fino al raggiungimento della santitร . Chi vive senza il pane della vita รจ senza vita spirituale.

Se comprenderemo ciรฒ che Gesรน ha fatto in questa notte in cui veniva tradito, si saprร  perchรฉ la tentazione รจ cosรฌ accanita contro questo sacramento e perchรฉ molti sono caduti in essa, sapremo anche cosa fare per non cadere e per avere sempre una relazione di fede pura e schietta con il farmaco della vita e dellโ€™immortalitร .

Alcune domande per la meditazione:

  1. Mi accosto ogni domenica allโ€™Eucarestia?
  2. Ricevo il corpo di Cristo in stato di grazia o con il peccato nel cuore?
  3. Invito i miei fratelli ad accostarsi allโ€™Eucarestia?

preghiera

Gesรน, pane di vita e farmaco di immortalitร , noi ti adoriamo, di benediciamo e ti rendiamo grazie. Ti crediamo presente, vivo, vero, reale nel Sacramento dellโ€™Altare. Concedici la grazia di cibarci di Te, sempre con cuore retto e giusto. La tua Eucarestia sia la nostra salvezza e quella dei nostri fratelli. Amen.

4.4. Fate questo in memoria di me

La preghiera di consacrazione termina con un invito da parte di Gesรน. Egli vuole che i suoi discepoli, fino alla consumazione del mondo, facciano in sua memoria ciรฒ che Lui ha fatto nella notte in cui fu tradito. Questo memoriale deve imprimere nelle menti e nei cuori di ogni credente il ricordo di quanto Dio ha fatto per loro in Gesรน. รˆ un memoriale vivo, attuale, differente da ogni altro. Ci รจ dato perchรฉ mangiandolo, anche noi diventiamo parte di questo mistero, siamo pervasi del suo dono dโ€™amore, viviamo la vita a completa sua immagine.

In pratica, Gesรน vuole che quanto ha fatto Lui in quella notte santa, venga fatto da ogni suo discepolo. Durante la Santa Messa, per mano del Sacerdote, Cristo viene presentato al Padre ma non come un ricordo, o racconto di quanto Cristo ha fatto per noi. Ciรฒ che si presenta a Dio รจ vero sacrificio, anche se incruento; รจ lโ€™attualizzazione di quella morte.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Io mi sento un sacrificio unito a quello di Cristo?
  2. Come mi preparo a celebrare questo sacrificio con Cristo

preghiera

Vergine Madre, ti chiediamo di sostenerci come hai sostenuto Gesรน, di pregare per noi e di assisterci con la tua presenza di Madre, perchรฉ il nostro sacrificio sia perfetto in Cristo. Sia la nostra vita il memoriale nel mondo di quella morte vissuta interamente per la gloria del Padre. Tu ci assisterai e noi compiremo il comando di Gesรน facendoci in Lui memoriale di vita per il mondo presso Dio. Amen.

4.5 Mistero della fede

Ciรฒ che รจ avvenuto nella consacrazione eucaristica รจ un vero mistero, il mistero della fede che mente umana non riesce a comprendere appieno ma lo accoglie solo aprendosi alla fede. Come รจ possibile che un pezzo di pane e poche gocce di vino, diventino il Corpo e Sangue di Cristo dato per sfamare le anime? La ragione non comprende, la fede crede. Per mezzo di questo mistero il Padre salva lโ€™uomo e lโ€™universo sottoposto alla caducitร  a causa del peccato dellโ€™uomo. Lo stesso mistero ci dice che Gesรน non muore per un singolo uomo, non muore per una categoria di uomini, muore per lโ€™uomo, per il genere umano, per tutti i discendenti di Adamo. Il mistero della fede ci rivela che il Dio che ha visto lโ€™incarnazione del suo Verbo nellโ€™eternitร  รจ lo stesso Dio che ha voluto che i suoi figli di adozione mangiassero un cibo particolare, del tutto speciale, un cibo divino; mangiassero lo stesso Dio al fine di divenire come Dio. รˆ mangiando di Dio che lโ€™uomo puรฒ divenire come Dio.

Il mistero della fede ci annunzia che Gesรน รจ la vita del Padre ed ogni vita viene nel mondo per mezzo di Lui. Chi vuole ricevere il dono della vita, e la salvezza รจ vita, deve attingerla in Lui, perchรฉ Lui ha offerto la sua vita a Dio per la nostra vita e per il sacrificio della croce Egli ci ha liberati dal peccato e dalla morte e ci ha introdotto nuovamente nel mistero della vita che avevamo persa, il cui culmine รจ la risurrezione gloriosa nellโ€™ultimo giorno.

Alcune domande per la meditazione:

  1. So perfettamente chi ricevo nellโ€™Ostia consacrata?
  2. Ho mai dubitato della presenza di Gesรน nellโ€™Eucarestia?
  3. Ho sempre posto le dovute attenzioni affinchรจ ricevessi santamente lโ€™Eucarestia?

preghiera

Cristo Gesรน, Tu solo hai Parole di vita eterna. Solo Tu Gesรน conosci i nostri cuori. Solo Tu Gesรน puoi darci ristoro e pace. Nutrici di Te pane vivo e vero per divenire come te. Amen.

Capitolo quinto: Insegnaci a pregare

5.1 Il Padre nostro

Chi รจ il Padre nostro? Il Padre nostro รจ colui che per salvare tutti noi, peccatori, ha consegnato alla morte lโ€™unico suo Figlio al quale ha domandato lโ€™incarnazione, la crocifissione, il tormento della morte e tutto questo per amore nostro, perchรฉ noi nascessimo come suoi figli, fossimo accolti nella sua casa per vivere della sua unica paternitร  fedele e misericordiosa.ย  Il Padre vuole che tutti siano ricondotti a Lui; vuole fare festa, rallegrarsi, imbandire un banchetto di gioia per la ricomposizione avvenuta di questa relazione unica, di paternitร  e di figliolanza, che deve durare per tutta lโ€™eternitร . Gesรน รจ venuto perchรฉ ogni uomo sia riconsegnato al Padre, viva come suo figlio.

Cosa deve fare ogni credente? Innanzitutto, santificare il nome di Dio. Il nome del Signore si santificherร  se lโ€™uomo rimarrร  nella volontร  di Dio. Inoltre, deve invocare la venuta del suo regno. Questo avverrร  se ciascun discepolo si impegnerร  personalmente alla costruzione di questo regno. Non possiamo aspettare che siano gli altri a fare. Ognuno di noi deve costruire il regno di Dio. Nella costruzione si fa anche la sua volontร . Al Signore dobbiamo chiedere che ogni giorno metta nel nostro cuore il desiderio di essa, della sua volontร  Come si fa la volontร  di Dio? Con la frequentazione abituale dello Spirito Santo. Chiedere al Signore che la Sua volontร  si compia significa porsi dinanzi a Lui con cuore umile, con povertร  in spirito

Poi vi รจ tutto il resto: il pane quotidiano che non significa escludere il lavoro. Chi lavora deve raccogliere ogni giorno quanto gli serve per questo giorno; domani egli dovrร  rifare la stessa preghiera. Ognuno deve attingere dal proprio lavoro quanto gli รจ necessario per questo giorno, il resto non gli appartiene, รจ offerta di Dio per gli altri. E qui avviene la condivisione, lโ€™apertura del cuore verso la necessitร  dei fratelli piรน bisognosi.

Nel Padre Nostro si chiede anche il perdono dei peccati. La preghiera deve essere umile, ricca di fiducia, accompagnata dal sincero proponimento di non offendere il Signore, dal reale desiderio nel cuore di non trasgredire la sua legge. Cโ€™รจ, perรฒ una condizione: Dio vuole che ognuno che domanda a Lui misericordia venga perdonato dal suo ministro alla condizione di elargire lui stesso il perdono ai suoi debitori. Lโ€™estinzione del nostro debito รจ offerta gratuita, ma condizionata da un piccolo sacrificio da compiere; rimettere quanto gli altri hanno contratto nei nostri confronti. Il Signore cancella il nostro debito se noi estinguiamo quello degli altri.

Il cristiano sa, poi che la sua vita รจ in mezzo alle prove, alle tentazioni ed รจ per questo che nella preghiera chiede di essere liberato dalla tentazione. Che cosโ€™รจ la tentazione? La tentazione รจ proposta, suggerimento, invito, provocazione, suggestione, pensiero che ci spinge ad agire in opposizione a Dio, scegliendo una via che รจ contraria alla sua volontร  o che non la esprime in tutto il suo splendore di veritร . Il cristiano deve pregare molto. La sola preghiera perรฒ non basta per non cadere in tentazione; regola di suprema prevenzione รจ non esporsi ad essa, mettendosi nellโ€™occasione prossima di peccato.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Dopo aver letto chiediti: Accetto sempre la volontร  di Dio su di me?
  2. Riesco sempre a perdonare?
  3. Cosa faccio per evitare le tentazioni?

preghiera

Padre Nostro.

5.2 Agnello di Dio

Prima di accostarsi a ricevere lโ€™Eucaristia, รจ giusto che il cristiano riconosca il suo peccato. Nellโ€™Agnello di Dio vi รจ questa richiesta di perdono. Nessuno puรฒ pensare di potersi liberare da solo, con le proprie forze dal proprio peccato. Ogni credente prima di accostarsi allโ€™Eucarestia deve recitare questa preghiera con fede, devozione, amore, come vero e autentico atto penitenziale e si prepara ad incontrarsi da santa con Colui che รจ la Santitร , la Giustizia, la Purezza eterna ed incarnata, fattasi passione, morte e risurrezione per noi. Lo prega perchรฉ stenda la sua mano onnipotente e la guarisca, la illumini, la rafforzi, la riscaldi, la renda vera e santa. Lo prega anche perchรฉ dia ad essa e al mondo intero la pace. La pace รจ il ritorno dellโ€™uomo nel cuore di Dio, di Cristo e dello Spirito Santo; รจ la creazione o nuova creazione in lui dellโ€™immagine e della somiglianza che con il peccato in qualche modo si infrange e si deturpa, fino a rendere lโ€™uomo irriconoscibile come creatura fatta da Dio.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Chiediamo pietร  al Signore ma sappiamo avere pietร  dei nostri fratelli?
  2. Chiediamo pietร  al Signora ma cosa facciamo per custodire la nostra vita lontana dal peccato.
  3. Chiediamo la pace ma noi offriamo la pace ai nostri fratelli

Preghiera

Madre della Redenzione, Tu sai, quanta falsitร  spesso abita in noi e che noi neanche vediamo, a causa della nostra cecitร . Vieni in nostro soccorso, metti te stessa nel nostro cuore e nella nostra anima, fatti nostra voce, prega Tu per noi il tuo Figlio Gesรน. Chiedi la grazia della guarigione e Lui non te la negherร , invierร  su di noi la potenza del suo Santo Spirito che ci farร  nuove creature. Amen.

Capitolo sesto: Riti di conclusione

6.1 Dopo la Comunione

Dopo la distribuzione dellโ€™Eucarestia, i fedeli si preparano a tornare nel mondo, nel quotidiano. Hanno ricevuto tutto: la Parola, la grazia, il perdono, la forza. Ora inizia la missione nel mondo. Lโ€™anima รจ stata nutrita del corpo e del sangue di Cristo Gesรน proprio per essere resa sempre piรน pienamente partecipe della natura divina.

Mangiando il corpo di Cristo, il fedele si รจ comunicato al memoriale della Passione del Figlio di Dio, รจ divenuto parte del suo sacrificio, parte di quella passione, di quella croce, di quella agonia, di quella morte. Lo รจ divenuto sacramentalmente, ora deve divenirlo realmente, facendo sรฌ che tutta la sua vita diventi un memoriale della morte di Cristo, un sacrificio gradito a Dio. Questo avviene trasformiamo in nostra vita ogni Parola di Cristo. Ricevere lโ€™Eucaristia ha una sua intrinseca finalitร : fare della nostra vita un sacrificio, unโ€™oblazione, un olocausto per il Signore; riproporre nella nostra anima e nel nostro corpo la stessa obbedienza che fu di Cristo Gesรน.

Alcune domande per la meditazione:

  1. Uscendo dalla Chiesa abbiamo sempre indossato lโ€™abito del cristiano?
  2. Qual รจ il mio grado di obbedienza alla volontร  del Padre?

Preghiera

Vergine Maria, aiutaci, perchรฉ neanche il piรน piccolo frammento di grazia e di veritร  contenuto nel corpo di Cristo, vada perduto, sciupato. Tutto questo ci conceda il Signore, Dio Onnipotente, per la passione e morte di suo Figlio in croce e per la tua partecipazione a quel sacrificio, come martire nellโ€™anima e nello spirito. Amen.

6.2 La Messa รจ finita: andate in pace

La Celebrazione eucaristica ha un inizio ma anche una fine. Con la benedizione del Sacerdote termina la celebrazione della Santa Messa. Il popolo viene congedato e invitato a lasciare il tempio. Per comprendere il significato del congedo, รจ opportuno fare un riferimento al Vangelo secondo Marco. Dopo la sua gloriosa risurrezione, salendo al cielo, Gesรน si congeda dai suoi con queste parole: โ€œAndate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creaturaโ€ (Mc 16,15). Allโ€™invio corrisponde lโ€™obbedienza degli undici: โ€œAllora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che lโ€™accompagnavanoโ€ (Mc 16,20).

รˆ finita la Messa di Cristo come celebrazione, non รจ finita perรฒ la missione, anzi inizia proprio in questo istante. La Messa ha ricaricato cuore, spirito, mente di tutto ciรฒ che occorre per affrontare il mondo in tutta la sua quotidianitร . Nel mondo il cristiano รจ Cristo. Impregnato di Cristo, il cristiano esce dal tempio mostrando al vivo Cristo Gesรน.

Alcune domande per la vostra meditazione:

  1. Quando sono nel mondo, lโ€™altro vedendo me vede Cristo?
  2. Annuncio agli altri sempre la parola del Vangelo, o porto i miei pensieri e le mie parole?
  3. Cosa mi manca ancora per essere un cristiano esemplare?

Preghiera

Signore eccomi qui. Vuoi andare nel mondo tra i miei fratelli e non sai come fare? Ti dono oggi e sempre la mia bocca per parlare, le mie mani per aiutare chi รจ nel bisognoย  e perdonare chi รจ nel peccato, i miei piedi per andare ovunque cโ€™รจ bisogno di te. Una cosa sola ti chiedo: concedimi di stare sempre con te, oggi in terra e domani in paradiso. Amen.

don Francesco Cristofaro
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