La conferenza stampa di Papa Francesco sull’aereo di ritorno dal Viaggio in Thailandia e Giappone.
Matteo Bruni:
Buongiorno a tutti, buongiorno Santo Padre. ร stato un viaggio intenso, anche impegnativo โ per i giornalisti sicuramente e anche per Lei โ; un viaggio bello, con tanti eventi altissimi e tante cose da dire, tanti discorsi. E adesso cโรจ questo momento di incontro con la stampa. Se Lei vuole dire una parola, forse, allโinizioโฆ
Papa Francesco:
- Pubblicitร -
Ringrazio per il vostro lavoro, perchรฉ davvero รจ stato un viaggio intenso e anche con un cambio di categorie, perchรฉ una cosa era la Tailandia, unโaltra cosa il Giappone. Non si puรฒ valutare le cose con una stessa categoria; le realtร vanno valutate secondo le categorie che provengono dalla stessa realtร . E queste erano due realtร totalmente diverse. Perciรฒ ci vuole doppio lavoro, e grazie a voi di questo, anche delle giornate molto intense, credo che il lavoro รจ stato forte. Ringrazio. Io mi sono sentito vicino a voi in questo lavoro. Grazie.
Matteo Bruni:
La prima domanda รจ di padre Yamamoto, del โCatholic Shimbumโ.
Padre Makoto Yamamoto, โCatholic Shimbumโ:
Buonasera, Santo Padre. La ringraziamo di cuore per essere venuto in Giappone da cosรฌ lontano. Io sono sacerdote diocesano di Fukuoka, proprio vicino a Nagasaki. Vorrei chiederLe questo: Lei ha vistato Nagasaki e Hiroshima. Santo Padre, come si รจ sentito? Vorrei chiederLe unโaltra cosa: la societร e la Chiesa occidentale hanno qualcosa da imparare dalla societร e dalla Chiesa orientale?
Papa Francesco:
Comincio dallโultima. Cโรจ una cosa che a me ha illuminato tanto, un detto: โLux ex Oriente, ex Occidente luxusโ. La luce viene dallโoriente, il lusso, il consumismo viene dallโOccidente. Cโรจ proprio questa saggezza orientale, che non รจ saggezza soltanto di conoscenza, รจ saggezza di tempi, saggezza di contemplazione. Alla societร occidentale – troppo di fretta, sempre – aiuta tanto imparare un poโ di contemplazione, fermarsi, guardare anche poeticamente le cose. Sai? Pensando questo – questa รจ unโopinione personale -, credo che allโOccidente manchi un poโ di poesia. Ce ne sono di cose poetiche bellissime, ma lโOriente va oltre. LโOriente รจ capace di guardare le cose con occhi che vanno oltre; non vorrei usare la parola โtrascendenteโ, perchรฉ alcune religioni orientali non fanno accenno alla trascendenza, ma certamente sรฌ ad una visione oltre il limite dellโimmanenza, senza dire trascendenza, oltre. Per questo parlo di โpoesiaโ, di ciรฒ che รจ gratuitร , cercare la propria perfezione nel digiuno, nelle penitenze e anche nella lettura della saggezza dei saggi orientali. Credo che a noi occidentali fermarci un poโ e dare tempo alla saggezza farร bene. La cultura della fretta [ha bisogno] della cultura del โfermati un poโโ. Fermati. Non so se serve questo per chiarire la differenza e ciรฒ di cui noi avremmo bisogno.
La prima [domanda]: Nagasaki e Hiroshima. Ambedue hanno sofferto la bomba atomica, e questo le rende simili. Ma cโรจ una differenza. Nagasaki non ha avuto solo la bomba, ma anche i cristiani. Nagasaki ha radici cristiane, un cristianesimo antico. La persecuzione dei cristiani cโera in tutto il Giappone, ma a Nagasaki molto forte. Il segretario della Nunziatura mi ha regalato un facsimile in legno dove cโรจ il โwantedโ di quel tempo: โSi cercano cristiani! Se ne trovi uno, denuncialo e avrai tanto, se trovi un sacerdote, denuncialo e avrai tantoโ. Una cosa cosรฌ, andrร al museo. Colpisce questo: sono stati secoli di persecuzioni. Questo รจ un fenomeno cristiano, che โrelativizzaโ, nel senso buono della parola, la bomba atomica, perchรฉ sono due cose. Se uno va a Nagasaki pensando soltanto: โSรฌ, va bene, era cristianaโฆ Ma cโรจ stata la bomba atomicaโ, e si ferma lรฌ [trascura una parte della sua storia]. Invece andare a Hiroshima รจ soltanto per la bomba atomica, perchรฉ non รจ una cittร cristiana come Nagasaki. Per questo io sono voluto andare in ambedue. ร vero, in ambedue cโรจ stato il disastro atomico.
Hiroshima รจ stata una vera catechesi umana sulla crudeltร . La crudeltร . Non ho potuto vedere il museo di Hiroshima, perchรฉ sono stato giusto il tempo [dellโincontro], perchรฉ รจ stata una giornataccia quella, ma dicono che รจ terribile, terribile: lettere dei Capi di Stato, dei generali che spiegavano come si poteva fare un disastro piรน grande. Per me รจ stata unโesperienza molto piรน toccante di quella di Nagasaki. A Nagasaki รจ stata quella del martirio: ho visto un poโ il museo โ en passant โ del martirio; ma quella di Hiroshima, molto toccante. E lรฌ ho ribadito che lโuso delle armi nucleari รจ immorale โ questo deve andare nel Catechismo della Chiesa Cattolica โ, e non solo lโuso, anche il possesso, perchรฉ un incidente, [a causa] di un possesso, o la pazzia di qualche governante, la pazzia di uno puรฒ distruggere lโumanitร . Pensiamo a quel detto di Einstein: โLa quarta guerra mondiale si farร coi bastoni e con le pietreโ.
Matteo Bruni:
La seconda domanda รจ del dottor Kawarada, che lavora per โAsahi Shimbumโ.
Shinichi Kawarada, โThe Asahi Shimbumโ:
Buongiorno, Santo Padre. Vorrei fare una domanda sul nucleare. Come Lei ha giustamente indicato, una pace duratura non รจ realizzabile senza un disarmo. Il Giappone รจ un Paese che gode della protezione nucleare degli USA, ed รจ anche produttore di energia nucleare, cosa che comporta un grande rischio per lโambiente e per lโumanitร , come รจ stato tragicamente dimostrato dallโincidente di Fukushima. Come puรฒ il Giappone contribuire alla realizzazione della pace mondiale? Dovrebbero essere spente le centrali nucleari? Grazie.
Papa Francesco:
Torno sul possesso di industrie nucleari. Sempre puรฒ accadere un incidente. Voi lo avete sperimentato, anche il triplice disastro, che ha distrutto tanto. Il nucleare รจ al limite. Le armi escludiamole, perchรฉ quella รจ distruzione. Ma lโuso del nucleare รจ molto al limite, perchรฉ ancora non siamo arrivati alla sicurezza totale. Non ci siamo arrivati. Tu potresti dirmi: โSรฌ, anche con lโelettricitร si puรฒ fare un disastro per una mancanza di sicurezzaโ.ย Ma รจ un disastro piccolo. Un disastro nucleare, di una centrale nucleare, sarร un disastro grande. E ancora non รจ stata elaborata la sicurezza. Io โ ma รจ unโopinione personale โ non userei lโenergia nucleare finchรฉ non ci sia una totale sicurezza dellโuso. Ma io sono profano in questo e dico unโidea. Alcuni dicono che lโenergia nucleare รจ contraria alla custodia del creato, che lo distruggerร e che si deve fermare. ร in discussione. Io mi fermo sulla sicurezza. Non ha la sicurezza per impedire un disastro. Sรฌ, รจ uno nel mondo in dieci anni, ma poi [incide] sul creato: il disastro della potenza nucleare sul creato, e anche sulla persona.
Ancora dura il disastro nucleare in Ucraina, per tanti anni. Distinguo dalla guerra, dalle armi. Ma qui dico che dobbiamo fare ricerca sulla sicurezza, sia sui disastri sia sullโambiente. E sullโambiente credo che siamo andati oltre il limite, oltre il limite: nellโagricoltura ad esempio i pesticidi, nellโallevamento dei polli โ i medici dicono alle mamme di non dare da mangiare i polli di allevamento, perchรฉ sono ingrassati con gli ormoni e ai bambini faranno male alla salute โ; tante malattie rare che ci sono oggi a causa dellโuso non buono per lโambiente. Sono malattie rare. I cavi elettrici e tante altre coseโฆ La custodia dellโambiente รจ una cosa che va fatta oggi o mai piรน. Ma tornando sullโenergia nucleare: costruzione, sicurezza e custodia dellโambiente.
Matteo Bruni:
La terza domanda รจ di Elisabetta Zunica, che lavora per una testata giapponese, โKyodo Newsโ.
Elisabetta Zunica, Kyoto News:
Hakamada Iwao รจ un condannato a morte giapponese, in attesa della revisione del processo. Era presente alla Messa al Tokyo Dome, ma non ha avuto modo di parlare con Lei. Ci potrebbe confermare se fosse in programma o no un breve incontro con Lei? Perchรฉ il tema della pena di morte in Giappone รจ molto discusso. Poco piรน di un mese prima della modifica del Catechismo su questo tema, รจ stata eseguita la condanna di ben 13 detenuti. Su questo tema non cโรจ un riferimento nei Suoi discorsi di questa visita. Come mai, non si รจ voluto pronunciare in questa occasione, oppure ha avuto modo di parlarne con il Primo Ministro Abe?
Papa Francesco:
Su quel caso della pena di morte, lโho saputo dopo, non sapevo di quella persona: non lo sapevo. Con il Primo Ministro ho parlato in generale di tanti problemi: di processi di condanne eterne che non finiscono mai, sia con la morte sia senza la morte. Ma di questo ho parlato come di un problema generale, che esiste anche in altri Paesi: le carceri sovraffollate, la gente che aspetta con una prigionia preventiva, senza presunzione di innocenzaโฆ Aspetta lรฌ, aspetta, aspettaโฆ Quindici giorni fa ho fatto un intervento al convegno internazionale di diritto penale e ho parlato nel merito di questo tema: il tema delle carceri, il tema della precauzione [custodia cautelare] e poi della pena di morte, di cui รจ stato chiaramente detto che non รจ morale, non si puรฒ fare. Credo che questo va insieme a una coscienza che si sviluppa sempre di piรน. Ad esempio, alcuni Paesi non osano lโabolizione per problemi politici ma fanno la sospensione: รจ un modo di dichiarare, senza dichiarare: lโergastolo, per esempio. Ma il problema รจ che la condanna deve essere sempre per il reinserimento: una condanna senza โfinestreโ di orizzonte non รจ umana. Anche lโergastolo: si deve pensare come un ergastolano puรฒ reinserirsi, dentro o fuori. Ma sempre ci vuole lโorizzonte, il reinserimento. Lei mi dirร : ma ci sono condannati pazzi, per un problema di malattia, di pazzia, di incorreggibilitร genetica, per cosรฌ direโฆ Ma bisogna cercare il modo che almeno possano fare delle cose che li facciano sentire persone. Oggi, in tante parti del mondo le carceri sono sovraffollate, sono depositi di carne umana, che invece di crescere in salute, tante volte si corrompe per questo. Dobbiamo lottare contro la pena di morte, a poco a pocoโฆ Ci sono casi che a me danno gioia perchรฉ ci sono Stati, Paesi che dicono: ci fermiamo. Ho parlato con il governatore di uno Stato, lo scorso anno, e lui prima di lasciare il posto ha fatto quella sospensione quasi definitiva. Sono passi, passi di una coscienza umana. Invece, altri Paesi ancora non sono riusciti a inserirlo nella linea dellโumanitร .
Matteo Bruni:
La successiva domanda viene da Jean-Marie Guรฉnois, per โLe Figaroโ.
Jean-Marie Guรฉnois, โLe Figaroโ:
Buongiorno, Santo Padre. Lei ha detto che la vera pace puรฒ essere solo una pace disarmata. Ma che cosa succede per la legittima difesa, quando un Paese รจ attaccato da un altro? In questo caso, esiste ancora la possibilitร di una โguerra giustaโ? Piccola domanda: si รจ parlato di unโenciclica sulla non violenza: รจ ancora in progetto, questa enciclica sulla non violenza? Due domande. Grazie, Santo Padre.
Papa Francesco:
Sรฌ, il progetto cโรจ, ma la farร il prossimo Papa, perchรฉ a mala pena ho tempo diโฆ Ci sono progetti che sono nei cassettiโฆ: uno sulla pace, per esempio, รจ lรฌ, sta maturando, e quando sarร il momento lo farรฒ. Ma parlo abbastanza di questo: per esempio, il problema del bullying con i ragazzi delle scuole, รจ un problema di violenza, ne ho parlato proprio ai giovani giapponesi, sullโargomento. ร un problema che con tanti programmi educativi stiamo cercando di aiutare a risolvere. ร un problema di violenza, e i problemi di violenza si devono affrontare… Ma unโenciclica sulla non violenza ancora non me la sento matura, devo pregare di piรน e cercare la via.
Sulla pace e le armi: cโรจ quel detto romano โSi vis pacem, para bellumโ. Lรฌ non siamo stati maturi. Le Organizzazioni internazionali non riescono, le Nazioni Unite non riesconoโฆ Fanno tante cose, tante mediazioni, รจ meritevole. Paesi come la Norvegia, per esempio: sempre disposti a mediare, a cercare unโuscita per evitare le guerreโฆ Questo si sta facendo e a me piace. Ma รจ poco, ancora si deve fare di piรน. Lei pensi โ senza offendere โ al Consiglio di Sicurezza: cโรจ un problema con le armi, tutti dโaccordo per risolvere quel problema per evitare un incidente bellico, tutti votano sรฌ, uno col diritto di veto vota no e tutto si ferma. Ho sentito โ io non sono in grado di giudicare se รจ buono o no, รจ unโopinione che ho sentito โ che forse le Nazioni Unite dovrebbero fare un passo in avanti rinunciando nel Consiglio di Sicurezza al diritto di veto di alcune nazioni. Non sono tecnico, in questo, ma lโho sentito come una possibilitร . Non so cosa dire, ma sarebbe bello che tutti avessero lo stesso diritto.
Nellโequilibrio mondiale ci sono argomenti che in questo momento io non sono capace di giudicare. Ma tutto quello che si puรฒ fare per fermare la produzione di armi, per fermare le guerre, andare al negoziato, anche con lโaiuto dei facilitatori, questo di deve fare sempre, sempre. E dร dei risultati: alcuni dicono pochi, ma incominciamo con il poco, poi andiamo oltre con i risultati del negoziato per cercare di risolvere dei problemi. Per esempio, nel caso di Ucraina-Russia: non si parla di armi, รจ stato il negoziato per lo scambio di prigionieri, questo รจ positivo. ร sempre un passo per la pace. Cโรจ stato adesso un confronto per pensare a una pianificazione di un regime governativo nel Donbass, diverso, e stanno discutendo: questo รจ un passo avanti della pace.
ร successa, poco tempo fa, una cosa bella e brutta. La cosa brutta รจ โ devo dirlo โ lโipocrisia โarmamentistaโ. Paesi cristiani โ almeno di cultura cristiana โ, Paesi europei โ si dice โEuropa cultaโ โ che parlano di pace e vivono delle armi: ipocrisia, si chiama questa. ร una parola evangelica: Gesรน la dice tante volte nel capitolo 23ยฐ di Matteo. Bisogna finirla con questa ipocrisia. Che una Nazione abbia il coraggio di dire: โIo non posso parlare di pace, perchรฉ la mia economia guadagna tanto con la fabbricazione delle armiโ. Senza insultare e senza sporcare quel Paese, ma parlare come fratelli, la fratellanza umana: fermiamoci, ragazzi, fermiamoci, perchรฉ la cosa รจ brutta! In un porto โ adesso non lo ricordo bene โ in un porto รจ arrivata da un Paese una nave piena di armi che doveva consegnare a una nave piรน grande diretta nello Yemen. Noi sappiamo cosa succede nello Yemen. E i lavoratori del porto hanno detto โnoโ. Sono stati bravi! E la nave รจ tornata a casa sua. ร un caso, ma ci insegna come ci si deve comportare su questo. La pace oggi รจ molto debole, molto debole, ma non bisogna scoraggiarsi. E con le armi favoriamo questa debolezza.
Jean-Marie Guรฉnois, Le Figaro:
E la legittima difesa con le armi?
Papa Francesco:
Lโipotesi della legittima difesa rimane sempre. ร unโipotesi che anche nella teologia morale va contemplata, ma come ultima risorsa. Ultima risorsa, con le armi. La legittima difesa va fatta con la diplomazia, con le mediazioni. Ultima risorsa la legittima difesa con le armi. Ma sottolineo: ultima risorsa! Noi stiamo andando avanti in un progresso etico che a me piace, nel mettere in questione tutte queste cose. Questo รจ bello: dice che lโumanitร va avanti anche per il bene, non solo per il male. Grazie a Lei.
Matteo Bruni:
La prossima domanda รจ di Cristiana Caricato, di TV2000.
Cristiana Caricato, TV 2000:
La gente legge sui giornali che la Santa Sede ha acquistato immobili per centinaia di milioni nel cuore di Londra, e rimane un poโ sconcertata da questo uso delle finanze vaticane, in particolare quando viene coinvolto anche lโObolo di San Pietro. Lei sapeva di queste operazioni finanziarie? E soprattutto, secondo Lei, รจ corretto lโuso che viene fatto dellโObolo di San Pietro? Lei spesso ha detto che non si devono fare i soldi con i soldi, spesso ha denunciato questโuso spregiudicato della finanza, poi perรฒ vediamo che queste operazioni coinvolgono anche la Santa Sede, e questo scandalizza. Come vede tutta questa vicenda?
Papa Francesco:
Grazie. Prima di tutto, la buona amministrazione normale: arriva la somma dellโObolo di San Pietro, e che cosa faccio? La metto nel cassetto? No. Questa รจ una cattiva amministrazione. Cerco di fare un investimento, e quando ho bisogno di dare, quando ho le necessitร , durante lโanno, si prendono i soldi, e quel capitale non si svaluta, si mantiene o cresce un poโ. Questa รจ una buona amministrazione. Invece lโamministrazione โdel cassettoโ รจ cattiva. Ma si deve cercare una buona amministrazione, un buon investimento: chiaro questo? Anche un investimentoโฆ da noi si dice โun investimento da vedoveโ, come fanno le vedove: due uova qui, tre qui, cinque lรฌ. Se cade uno, cโรจ lโaltro, e non si rovinano. ร sempre su qualcosa di sicuro, รจ sempre su qualcosa di morale. Se tu fai un investimento dellโObolo di San Pietro su una fabbrica di armamenti, lโObolo lรฌ non รจ piรน lโObolo! Se tu fai un investimento e stai per anni senza toccare il capitale, non va. LโObolo di San Pietro [di un anno] si deve spendere durante un anno, un anno e mezzo, fino a che arrivi lโaltra colletta, quella che si fa a livello mondiale. Questa รจ buona amministrazione: sul sicuro. E sรฌ, si puรฒ anche comprare una proprietร , affittarla, e poi venderla, ma sul sicuro, con tutte le sicurezze per il bene della gente e dellโObolo. Questo รจ un aspetto.
Poi รจ accaduto quello che รจ accaduto: uno scandalo, hanno fatto cose che non sembrano pulite. Ma la denuncia non รจ venuta da fuori. Quella riforma della metodologia economica che aveva giร incominciato Benedetto XVI รจ andata avanti, ed รจ stato il Revisore dei conti interno a dire: qui cโรจ una cosa brutta, qui cโรจ qualcosa che non funziona. ร venuto da me e gli ho detto: โMa Lei รจ sicuro?โ ย – โSรฌโ, mi ha risposto, mi ha fatto vedere i numeri. โCosa devo fare?โ โ โCโรจ la giustizia vaticana: vada e faccia la denuncia al Promotore di Giustiziaโ. E in questo io sono rimasto contento, perchรฉ si vede che lโamministrazione vaticana adesso ha le risorse per chiarire le cose brutte che succedono dentro, come questo caso, che, se non รจ il caso dellโimmobile di Londra โ ย perchรฉ ancora questo non รจ chiaro โ, tuttavia lรฌ cโerano casi di corruzione. Il Promotore di Giustizia ha studiato la cosa, ha fatto le consultazioni e ha visto che cโera uno squilibrio nel bilancio. Poi ha chiesto a me il permesso di fare le perquisizioni. Ho detto: โร chiaro questo suo [studio]?โ โ โSรฌ, cโรจ una presunzione di corruzione e in questi casi io devo fare perquisizioni in questo ufficio, in questo ufficio, in questo ufficioโฆโ. E io ho firmato lโautorizzazione. ร stata fatta la perquisizione in cinque uffici e al giorno dโoggi โ sebbene ci sia la presunzione di innocenza โ ci sono capitali che non sono amministrati bene, anche con corruzione. Credo che in meno di un mese incominceranno gli interrogatori delle cinque persone che sono state bloccate perchรฉ cโerano indizi di corruzione. Lei potrร dirmi: questi cinque sono corrotti? No, la presunzione di innocenza รจ una garanzia, un diritto umano. Ma cโรจ corruzione, si vede. Con le perquisizioni si vedrร se sono colpevoli o no. ร una cosa brutta, non รจ bello che succeda questo in Vaticano. Ma รจ stato chiarito dai meccanismi interni che cominciano a funzionare, che Papa Benedetto aveva cominciato a fare. Per questo ringrazio Dio. Non ringrazio Dio che ci sia la corruzione, ma ringrazio Dio che il sistema di controllo vaticano funziona bene.
Matteo Bruni:
La prossima domanda รจ di Philip Pullella, di Reuters.
Philip Pullella:
Se mi permette volevo proseguire un poโ su questa domanda che ha fatto Cristiana, con un poโ piรน di dettagli. Cโรจ molta preoccupazione nelle ultime settimane per quello che sta succedendo nelle finanze del Vaticano, e secondo alcuni cโรจ una guerra interna su chi deve controllare i soldi. La maggior parte dei membri del consiglio di amministrazione dellโAIF si รจ dimessa. Il gruppo Egmont, che รจ il gruppo di queste autoritร finanziarie, ha sospeso il Vaticano dalle comunicazioni sicure dopo il raid del 1ยฐ ottobre. Il direttore dellโAIF รจ ancora sospeso, come ha detto Lei, e ancora non cโรจ un Revisore generale. Cosa puรฒ fare o dire Lei per garantire alla comunitร finanziaria internazionale e ai fedeli in generale, che sono chiamati a contribuire allโObolo, che il Vaticano non tornerร a essere considerato un โpariaโ da tenere escluso, di cui non fidarsi, e che le riforme continueranno e che non si tornerร alle abitudini del passato?
Papa Francesco:
Grazie della domanda. Il Vaticano ha fatto passi avanti nella sua amministrazione. Per esempio lo IOR oggi รจ accettato da tutte le banche e puรฒ agire come le banche italiane, normalmente, cosa che un anno fa ancora non cโera. Ci sono stati dei progressi. Poi, riguardo al gruppo Egmont. Il gruppo Egmont รจ una cosa non ufficiale, internazionale; รจ un gruppo a cui appartiene lโAIF. E il controllo internazionale non dipende dal gruppo Egmont, il gruppo Egmont รจ un gruppo privato, che ha il suo peso, ma รจ un gruppo privato. Monyeval farร lโispezione: lโha programmata per i primi mesi dellโanno prossimo e la farร . Il direttore dellโAIF รจ sospeso, perchรฉ cโerano sospetti di non buona amministrazione. Il presidente dellโAIF ha fatto forza con il gruppo Egmont per riprendere la documentazione, e questo la giustizia non puรฒ farlo. Davanti a questo io ho fatto la consultazione con un magistrato italiano, di livello: cosa devo fare? La giustizia davanti a unโaccusa di corruzione รจ sovrana in un Paese, รจ sovrana, nessuno puรฒ immischiarsi lรฌ dentro, nessuno puรฒ dare le carte al gruppo Egmont [e dire]: โLe vostre carte sono quiโ. No. Devono essere studiate le carte che fanno [emergere] quella che sembra una cattiva amministrazione nel senso di un cattivo controllo: รจ stato lโAIF โ sembra โ a non controllare i delitti degli altri. Il suo dovere era controllare. Io spero che si provi che non รจ cosรฌ, perchรฉ ancora cโรจ la presunzione di innocenza; ma per il momento il magistrato รจ sovrano e deve studiare come รจ andata; perchรฉ al contrario un Paese avrebbe una amministrazione superiore che lederebbe la sovranitร del Paese. Il presidente dellโAIF scadeva il 19 [novembre]; io lโho chiamato alcuni giorni prima e lui non si รจ accorto che lo stavo chiamando โ cosรฌ mi ha detto. E ho annunciato che il 19 lasciava. Ho trovato giร il successore: un magistrato di altissimo livello giuridico ed economico nazionale e internazionale, e al mio rientro prenderร la carica nellโAIF e continuerร la cosa cosรฌ. Sarebbe stato un controsenso che lโautoritร di controllo fosse sovrana sopra lo Stato. ร una cosa non facile da capire. Ma quello che ha un poโ disturbato รจ il gruppo Egmont, che รจ un gruppo privato: aiuta tanto, ma non รจ lโautoritร di controllo del Moneyval. Moneyval studierร i numeri, studierร le procedure, studierร come ha agito il Promotore di Giustizia e come il giudice e i giudici hanno determinato la cosa. So che in questi giorni incomincerร โ o รจ incominciato โ lโinterrogatorio di alcuni dei cinque che sono stati sospesi. Non รจ facile, ma non dobbiamo essere ingenui, non dobbiamo essere schiavi. Qualcuno mi ha detto โ ma io non credo โ: โSรฌ, con questo fatto che abbiamo toccato il gruppo Egmont, la gente si spaventaโฆโ. E si sta facendo un poโ di terrorismo [psicologico]. Ma lasciamo da parte. Noi andiamo avanti con la legge, con il Moneyval, con il nuovo presidente dellโAIF. E il direttore รจ sospeso, ma magari fosse innocente, io lo vorrei, perchรฉ รจ una cosa bella che una persona sia innocente e non colpevole. Ma รจ stato fatto un poโ di rumore con questo gruppo, che voleva si toccassero le carte che appartenevano al gruppo.
Philip Pulella:
ร per garantire ai fedeli che le cose vanno bene?
Papa Francesco:
ร per garantire questo! Guarda, รจ la prima volta che in Vaticano la pentola viene scoperchiata da dentro, non da fuori. Da fuori, [รจ successo] tante volte. Ci hanno detto: โGuardaโฆโ, e noi con tanta vergognaโฆ Ma in questo Papa Benedetto รจ stato saggio: ha cominciato un processo che รจ maturato, รจ maturato e adesso ci sono le istituzioni. Che il Revisore abbia avuto il coraggio di fare una denuncia scritta contro cinque personeโฆ: sta funzionando il Revisore. Davvero non voglio offendere il gruppo Egmont, perchรฉ fa tanto bene, aiuta, ma in questo caso la sovranitร dello Stato รจ la giustizia. La giustizia รจ piรน sovrana anche del potere esecutivo. Piรน sovrana. Non รจ facile da capire, ma vi chiedo di capire questa difficoltร . Grazie a Lei.
Matteo Bruni:
Lโaltra domanda viene da Roland Juchem, della stampa tedesca.
Roland Juchem, CIC:
Santo Padre, sul volo da Bangkok a Tokyo ha mandato un telegramma alla Signora Carrie Lam di Hong Kong. Che cosa pensa della situazione lรฌ, con le manifestazioni e dopo le elezioni comunali? E quando potremo accompagnarLa a Pechino?
Papa Francesco:
I telegrammi si mandano a tutti i capi di Stato, รจ una cosa automatica: sono un saluto e anche un modo cortese di chiedere permesso di sorvolare il loro territorio. Questo non ha un significato nรฉ di condanna nรฉ di appoggio. ร una cosa meccanica che tutti gli aerei fanno: quando tecnicamente entrano, avvisano che stanno entrando, e noi lo facciamo con cortesia. Salutiamo. Questo non ha alcun valore nel senso che Lei domanda, soltanto un valore di cortesia.
Lโaltra cosa che Lei mi chiede รจ cosa penso [della situazione di Hong Kong]. Ma non รจ soltanto Hong Kong: pensi al Cile, pensi alla Francia, la democratica Francia: un anno di โgilet gialliโ. Pensi al Nicaragua, pensi ad altri Paesi latinoamericani, il Brasile, che hanno problemi del genere, e anche a qualche Paese europeo. ร una cosa generale. Che cosa fa la Santa Sede con questo? Chiama al dialogo, alla paceโฆ Ma non รจ solo Hong Kong, ci sono varie realtร che hanno dei problemi che io in questo momento non sono capace di valutare. Io rispetto la pace e chiedo la pace per tutti questi Paesi che hanno dei problemi. Problemi cosรฌ ci sono anche in Spagna… Conviene relativizzare le cose e chiamare al dialogo, alla pace, perchรฉ si risolvano i problemi.
Roland Juchem, CIC:
E quando andrร a Pechino?
Papa Francesco:
Ah, mi piacerebbe andare a Pechino! Io amo la Cina…
Matteo Bruni:
Grazie Roland. Cโรจ una domanda di Valentina Alazraki.
Valentina Alazraki, Televisa:
Papa Francesco, lโAmerica Latina รจ in fiamme. Abbiamo visto dopo il Venezuela e Cile immagini che non pensavamo di vedere dopo Pinochet. Abbiamo visto la situazione in Bolivia, Nicaragua o altri Paesi: rivolte, violenza nelle strade, morti, feriti, anche chiese bruciate, violate. Qual รจ la sua analisi su quello che sta succedendo in questi Paesi? La Chiesa e Lei personalmente, come Papa latinoamericano, state facendo qualcosa?
Papa Francesco:
Qualcuno mi ha detto questo: โSi deve fare unโanalisiโ. La situazione oggi nellโAmerica Latina assomiglia a quella del 1974-1980, dove in Cile, Argentina, Uruguay, Brasile, Paraguay con Strรถssner, e credo anche Bolivia, con Lidia Gueiler,ย avevano lโoperazione Condor in quel momento. Una situazione in fiamme, ma non so se รจ un problema simile o di altro genere. Davvero, in questo momento non sono capace di fare lโanalisi totale di questo. ร vero che ci sono dichiarazioni precisamente non di pace. Ciรฒ che accade in Cile mi spaventa, perchรฉ il Cile sta uscendo da un problema di abusi che ha fatto soffrire tanto e adesso ha un problema del genere che non capiamo bene. Ma รจ in fiamme, come Lei dice, e si deve cercare il dialogo e anche lโanalisi. Ancora non ho trovato unโanalisi ben fatta sulla situazione in America Latina. E [ci sono] anche governi deboli, molto deboli, che non sono riusciti a mettere ordine e pace allโinterno. E per questo si arriva a questa situazione.
Valentina Alazraki, Televisa:
Evo Morales ha chiesto una Sua mediazione, per esempio. Cose concreteโฆ
Papa Francesco:
Sรฌ, cose concrete. Il Venezuela ha chiesto la mediazione e la Santa Sede sempre รจ stata disposta. Cโรจ un buon rapporto; siamo lรฌ presenti per aiutare quando รจ necessario. La Bolivia ha fatto qualcosa del genere, ancora non so bene su quale strada, devo vedere, ma ha fatto anche una richiesta alle Nazioni Unite che hanno inviato dei delegati, e anche qualche Paese dellโUnione Europea. Il Cile, non so se ha fatto qualche domanda di mediazione internazionale. Il Brasile certamente no, ma anche lรฌ ci sono dei problemi. ร una cosa un poโ strana, non vorrei dire una parola di piรน perchรฉ sono incompetente, perchรฉ non ho studiato bene e sinceramente non capisco bene il problema.
Ma approfitto della sua domanda: voi avete parlato poco della Tailandia, e la Tailandia รจ unโaltra cosa, differente dal Giappone, unโaltra cultura, totalmente diversa, una cultura della trascendenza, una cultura anche della bellezza, diversa dalla bellezza del Giappone: una cultura con tanta povertร e tante ricchezze spirituali. Ma cโรจ anche un problema che fa male cuore e che ci fa pensare a โGrecia e le altreโ [libro di Valentina Alazraki]: Lei รจ una maestra in questo problema dello sfruttamento, Lei lo ha studiato bene, e il Suo libro ha fatto tanto bene. E la Tailandia, alcuni posti della Tailandia sono duri, sono difficili in questo. Ma cโรจ la Tailandia del Sud, cโรจ anche la bella Tailandia del Nord, dove non ho potuto andare, la Tailandia tribale, come cโรจ lโIndia del Nordest tribale, che ha tutta unโaltra cultura. Io ho ricevuto una ventina di persone di quella zona, i primi cristiani, primi battezzati, che sono venuti a Roma, con unโaltra cultura diversa, quelle culture tribali, che in India si conoscono bene, ma in Tailandia ancora non si conoscono bene; รจ a Nord. E Bangkok, abbiamo visto, รจ una cittร modernissima, รจ una cittร forte, grande, ma ha dei problemi diversi da quelli del Giappone e ha ricchezze diverse da quelle del Giappone. Questo รจ importante. Ma il problema dello sfruttamento ho voluto sottolinearlo, e ringrazio Lei per quel Suo libro.
Come anche vorrei ringraziare il โlibro verdeโ [Lโalfabeto verde di Papa Francesco] di Franca Giansoldatiโฆ dovโรจ? Ah, รจ lรฌ. Due donne che vengono sul volo e che hanno fatto ognuna un libro che tocca dei problemi di oggi: il problema ecologico, il problema della distruzione della madre terra, dellโambiente; e il problema dello sfruttamento umano, che Lei ha toccato. Si vede che le donne lavorano piรน degli uomini e sono capaci: grazie. Grazie a voi, ambedue, per questo contributo. Grazie. E ancora ho nel cuore la camicia di Rocรญo [il riferimento รจ alla camicia di una giovane donna messicana assassinata che Valentina Alazraki ha donato al Papa durante una recente intervista].
E a tutti voi, grazie per aver fatto delle domande dirette, grazie. Questo fa bene, fa sempre bene. Pregate per me. Buon pranzo. Grazie.
