ABBIAMO VISSUTO UNA CRISI DI GOVERNO davvero singolare sia per il momento nel quale รจ avvenuta sia per le sue modalitร . In un mese si รจ sprigionata una polarizzazione che ha agitato gli animi e ha diviso gli italiani. I social, oltre a restare efficace piattaforma di discussione, sono diventati il tubo di scappamento dei sentimenti peggiori.
PRIMO COMPITO DEL NUOVO GOVERNO dovrebbe essere quello di svelenire il clima che si รจ creato, ponendo al centro i valori fondanti dello stare assieme. Dobbiamo poterci riconosce tutti innanzitutto come cittadini, come popolo. Lโavversario politico non deve essere inteso come ยซnemicoยป, e questo รจ possibile se ci si confronta sui fatti e le proposte, non sulle retoriche da campagna elettorale. Bisogna smettere di definire ยซinciucioยป le regole della nostra democrazia parlamentare o di considerare i cittadini come followers.
Il Parlamento deve diventare nuovamente centrale. Un Paese si distrugge uccidendo la capacitร di unire, e le regole servono anche allโunitร . Ci vogliono dunque gesti di inclusione.
Non ho ricette per depurare il clima politico, anche se nel gennaio scorso su La Civiltร Cattolica avevo indicato sette parole per il 2019 che, a rileggerle oggi, mi sembrano valide in questo frangente.
IN OGNI CASO CREDO PRIORITARIE ALCUNE COSE.
1. Bisogna innanzitutto dare un taglio al clima da perenne campagna elettorale in cui il Paese รจ stato gettato. Il governo agisca con serenitร , affrontando i problemi con compostezza.
2. Un punto di sintesi sul quale lavorare molto per svelenire le tensioni รจ la valorizzazione della cittadinanza e della partecipazione, che va incentivata in un tempo in cui gli italiani si sentono estranei al potere. Occorre recuperare lโeffettivitร dellโessere cittadini altrimenti la democrazia si atrofizza e si rischiano innamoramenti per i ยซcapitaniยป di turno. Una seria riflessione sulla legge elettorale, a mio parere, fa parte di questo percorso.
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3. Per svelenire il Paese il governo deve affrontare lo stato di disagio profondo della classe media, anche frutto del carattere globale dellโeconomia e della finanza. Si deve ripartire dalla questione sociale (disuguaglianze, povertร , lavoro) e varare misure a sostegno delle famiglie e della natalitร (al di lร delle retoriche ascoltate in questi ultimi mesi), dei disabili e per lโemergenza abitativa. Bisogna lavorare sulla sostenibilitร , sulla crescita sostenibile, sulla tutela di beni e servizi (scuola, acqua pubblica, sanitร โฆ).
4. Il tema delle migrazioni va affrontato efficacemente e in un quadro europeo, ma va spenta la propaganda che ha visto i migranti vittima di un tentativo di distrazione di massa dai veri problemi sul tappeto. Il risultato รจ stato lโemergere di un sentimento di razzismo, xenofobia e di disprezzo dei diritti umani e della solidarietร , persino delle Ong, potenzialmente devastante per la coesione sociale.
5. Infine: in questi mesi รจ stato incentivato lโodio strumentale per le istituzioni europee. Il risultato ha rischiato di essere lโisolamento e lโirrilevanza internazionale dellโItalia. Occorre ricostruire una narrativa che ribadisca lโimpegno e lโappartenenza leale allโUnione Europea per migliorarla.
Se il dibattito politico รจ indispensabile, la polarizzazione lo stronca. Dobbiamo tornare alla politica. Ne va della sanitร della nostra democrazia il nostro bene prezioso.
Via FB
