Il testo ed il commento al Vangelo del 9 marzo 2016 – Gv 5, 17-30, ย Tempo di Quaresima – Quarta settimana del Tempo di Quaresima.
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- Colore liturgico: viola
- Le letture del giorno: Is 49, 8-15; Sal.144; Gv 5, 17-30
Gv 5, 17-30
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai Giudei: ยซIl Padre mio agisce anche ora e anch’io agiscoยป. Per questo i Giudei cercavano ancor piรน di ucciderlo, perchรฉ non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesรน riprese a parlare e disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: il Figlio da se stesso non puรฒ fare nulla, se non ciรฒ che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterร opere ancora piรน grandi di queste, perchรฉ voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dร la vita, cosรฌ anche il Figlio dร la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perchรฉ tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In veritร , in veritร io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma รจ passato dalla morte alla vita. In veritร , in veritร io vi dico: viene l’ora – ed รจ questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, cosรฌ ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perchรฉ รจ Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio รจ giusto, perchรฉ non cerco la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato.
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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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La quaresima. Un’occasione da non perdere
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Commento al Vangelo di Gv 5, 17-30
Commento a cura dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)
[ads2]La ยซvoceยป che fa uscire dai sepolcri.
Gesรน, secondo i Giudei, non solo viola la legge del Sabato, ma addirittura si proclama Figlio di Dio, il che risuona alle loro orecchie come una gravissima bestemmia. Egli, perรฒ precisa che sta adempiendo una missione voluta dal Padre celeste, sta rivelando al mondo la sua natura e la natura stessa di Dio. Sta proclamando la sua infinita misericordia verso l’umanitร intera. L’amore infinito perรฒ non รจ disgiunto dal giudizio derivante dalla manifestazione visibile delle opere, che tutte mirano all’accettazione nella fede e alla conversione. Il rifiuto dinanzi all’evidenza e gravemente peccaminoso ed imperdonabile. Egli รจ la vita vera, la luce che illumina ogni uomo, รจ venuto fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto, anzi proprio i Giudei si sono fatti protagonisti di una aperta contestazione, che presto si tramuterร in persecuzione e trama di morte. Dare la vita รจ la parte essenziale della missione di Cristo. Risuscitare i morti รจ il compito affidatogli dal Padre. Tutti i segni che egli va operando mรฌrano a suscitare la fede nel Figlio di Dio, padrone dalla vita e fonte di una vita nuova. ร l’attesa dell’umanitร inferma, di tutti coloro che sono precipitati negli inferi del male del peccato ed attendono una voce liberatrice. Il Figlio dell’uomo dovrร calarsi anch’egli in un sepolcro, dovrร sperimentare la morte per poi come trionfatore sulla morte sul peccato, risorto, scendere negli inferi a richiamare alla vita tutti coloro che giacciono nelle tenebre e nell’ombra della morte. Questa รจ ยซl’oraยป segnata da Dio per il suo Figlio prediletto, ma รจ anche l’ora della risurrezione, il momento incessante della storia di uscire dalle fauci del male e dal buio dei sepolcri. Quella voce e quell’invito risuona ormai incessante nella storia dell’umanitร , ci sorge perciรฒ il dubbio che ancora una volta si sia spenta la fede e la fiducia nel nostro mondo e allora abbiamo da celebrare solo lutti e morti, violenze e guerre per moltiplicare i sepolcri e rendere incessante il lutto e il lamento, ma la Pasqua รจ ormai vicina, non possiamo spegnere la speranza.


