Il Vangelo del Giorno, 8 ottobre 2016, Lc 11, 27-28

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Il testo ed il commento al Vangelo del
8 Ottobre 2016 – Lc 11, 27-28

XXVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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Lc 11, 27-28   

  • Colore liturgico: Rosso
  • Periodo: Terza settimana del Salterio
  • Sabato – 26.a Tempo Ordinario
  • Santo del giorno: S. Pelagia, Brigida, Ivano
  • Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza
  • Liturgia: Gal 3, 22-29; Sal 104; Lc 11, 27-28

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Lc 11, 27-28
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commenti al Vangelo di Lc 11, 27-28

Commento a cura dei Monaci Benedettini

La beatitudine di Maria e nostra.

La Vergine Madre, nel suo canto di lode e di ringraziamento al Signore, per la sua prodigiosa maternità, con accenti profetici, esclama: «Tutte le generazioni mi proclameranno beata». L’angelo che le reca l’annunzio dice di lei: «Benedetta tu fra tutte le donne». San Giovanni, nel libro dell’Apocalisse, la vede come la donna vestita di sole con ai suoi piedi dodici stelle. Elisabetta la definisce Madre del mio Signore.

Oggi è una voce anonima di una donna, che sgorga dalla folla e grida: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!». Comincia già ad avverarsi la profezia della Madre di Cristo. Egli però ha da proclamare una più ampia e universale beatitudine: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!». È una evidente conferma alle parole profetiche della Madre sua. Lei per prima ha ascoltato, accolto e messo in pratica la parola del Signore, che le è stata proclamata dall’Angelo Gabriele.

Maria è quindi beata, non solo perché ha avuto il singolare e sublime privilegio di accogliere e generare il Verbo di Dio nella sua carne mortale, ma ancor più perché si mostrata docile alla volontà divina e, come il suo dilettissimo Figlio, ha accettato il piano divino fino al Calvario, condividendo con lui la passione. Quanto Maria ha fatto, come umile e docile discepola, anche noi siamo chiamati a farlo con tutta la nostra vita. Su ciascuno di noi il buon Dio ha un piano di salvezza, che egli ci rivela nel tempo e nelle circostanze di ogni giorno.

Possiamo essere beati se conformiamo la nostra volontà a quella del Signore. Dobbiamo perciò essere ascoltatori attenti della sua parola. Dobbiamo avere Cristo e la sua Madre come nostri modelli. Occorre riscoprire l’umiltà del cuore e la sincerità con noi stessi per diventare avidi della parola di Dio, bisognosi della sua verità e della sua grazia e infine capaci di operare il bene. Il Signore ce lo conceda.

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