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Il testo ed il commento al Vangelo del 30 luglio 2016 –ย Mt 14, 1-12
XVII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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https://youtu.be/h3Oy1t9Jq7g
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- Colore liturgico: Verde
- Periodo: Prima settimana del Salterio
- Sabato – 17.a Tempo Ordinario
- Santo del giorno: San Pietro, detto Crisologo (mf)
- Nel tempo della benevolenza, rispondimi Signore
- Liturgia: Ger 26, 11-16.24; Sal 68; Mt 14, 1-12
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Mt 14, 1-12
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesรน. Egli disse ai suoi cortigiani: ยซCostui รจ Giovanni il Battista. ร risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!ยป.
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodรฌade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: ยซNon ti รจ lecito tenerla con te!ยป. Erode, benchรฉ volesse farlo morire, ebbe paura della folla perchรฉ lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodรฌade danzรฒ in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: ยซDammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battistaยป.
Il re si rattristรฒ, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinรฒ che le venisse data e mandรฒ a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portรฒ a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesรน.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commenti al Vangelo di Mt 14, 1-12
Commento a cura dei Monaci Benedettini
[ads2]Profezia e persecuzione.
Nei vangeli di questa settimana, un tema ricorrente รจ sembrato essere quello del profetismo: Gesรน non รจ riconosciuto nemmeno dai suoi apostoli che gli chiedevano di sedere nel suo regno. Gesรน non riconosciuto, oggi anche perseguitato.
Ogni testimonianza per Dio ha, come sua logica conclusione, la persecuzione, che per alcuni avviene nell’oscuritร della vita e in una sorta di martirio che si consuma attraverso l’incomprensione e il disprezzo, e per altri puรฒ compiersi in forma piรน cruenta, come lo รจ stato per Giovanni Battista. Il profeta mette in discussione delle geometrie consolidate, dร fastidio ai potenti, scร rdina vizi che sono ormai stabiliti.
I potenti, coloro contro cui gli strali del profeta si rivolgono, sono naturalmente infastiditi da una voce che li richiama al dovere, ai princรฌpi a cui ogni essere umano dovrebbe attenersi e si rivolgono contro questa voce la cui unica colpa รจ proprio quella di seguire la volontร di Dio. La prepotenza in qualunque forma si presenta, sรนbdola o manifesta, non puรฒ essere un atteggiamento che il cristiano puรฒ sostenere, ma devo combatterlo al di fuori di lui e dentro di lui.
C’รจ nel brano di Matteo anche un altro argomento che ci riguarda. L’evangelista ci mostra la logica del peccato: entrato nel vortice Erode, al peccato ne aggiunge un altro, ed un altro ancora, fino all’uccisione del Battista. Se siamo nel peccato, privi della corazza della grazia divina, siamo piรน soggetti e piรน deboli nel non soccombere, nel scegliere solo Dio.
Un proposito per noi: non appena mi accorgo del peccato, cercherรฒ la grazia nel sacramento della confessione, per essere di nuovo, pieno di Spirito santo.
