Il Vangelo del Giorno, 24 giugno 2016, Lc 1, 57-66. 80

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Il testo ed il commento al Vangelo del 24 giugno 2016 – Lc 1, 57-66. 80

XII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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Colore liturgico: bianco

Le letture del giorno: Is 49, 1-6; Sal. 138; At 13, 22-26; Lc 1, 57-66. 80

Quarta settimana del Salterio

Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda

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Lc 1, 57-66. 80
Dal Vangelo secondo Luca

Per Elisabetta si compรฌ il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarรฌa. Ma sua madre intervenne: ยซNo, si chiamerร  Giovanniยป. Le dissero: ยซNon c’รจ nessuno della tua parentela che si chiami con questo nomeยป.
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: ยซGiovanni รจ il suo nomeยป. Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: ยซChe sarร  mai questo bambino?ยป. E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commenti al Vangelo di Lc 1, 57-66. 80

Commento a cura dei Monaci Benedettini

[ads2]Camminerร  innanzi con lo spirito e la forza di Elia.

Dio si serve degli uomini. Con noi e per noi realizza i suoi piani di salvezza. Sceglie ciรฒ che nel mondo รจ debole per confondere i forti. Egli sa rendere fecondo ciรฒ che รจ sterile e aprire la bocca ai muti. Intreccia le sue con le nostre storie affinchรฉ ciรฒ che egli vuole si compia in cielo e sulla terra. Rende feconda la vergine Maria affinchรฉ generi il Salvatore del Mondo, ma concede la maternitร  anche a Elisabetta, sterile e avanti negli anni. Predispone un incontro tra le due mamme e i rispettivi nascituri e giร  sgorga la gioia messianica!

E’ riconosciuta la Madre del Signore e il futuro battezzatore freme e sussulta di gioia nel grembo della madre sua. รˆ lo stesso angelo ad annunciare a Zaccaria i motivi della gioia: “Elisabetta ti darร  un figlio… Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita”. Il suo compito sarร  quello di preparare la via al Signore affinchรฉ Egli trovi un popolo ben disposto. Umanamente parlando, dato l’evolversi degli eventi e la sorte toccata a Cristo e allo stesso Giovanni Battista, potremmo anche concludere che la sua missione sia fallita. Ciรฒ perรฒ eventualmente nulla toglie alla fedeltร  del Precursore e interviene a sciogliere ogni dubbio il magnifico elogio che Cristo stesso ne tesse. Al piรน potremmo con migliore saggezza, concludere che la missione che Dio ci affida va sempre vista e valutata nel contesto di un ben piรน ampio progetto di salvezza e solo in quella luce assume la sua vera dimensione il suo pieno valore.

Egli, infatti, precede e annuncia il Messia, l’Agnello di Dio, ma poi sa che deve farsi da parte e lasciare spazio a Colui dinanzi al quale egli si prostra e non si sente degno neanche di sciogliergli i legacci dei sandali. Lo precederร  anche nel martirio: pagherร  con la vita la sua coerenza e la sua incrollabile fermezza, ignaro delle prepotenze dei grandi e delle losche trame di due donne. Cosรฌ egli concluderร  la sua missione, alla stessa maniera di Cristo; cosรฌ lo vediamo brillare nella Chiesa come ultimo dei profeti dell’Antico Testamento e il primo dei tempi messianici. Giovanni il precursore, che prepara. Guardiamo a lui e da lui impariamo anche noi.

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