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Il testo ed il commento al Vangelo del 23 giugno 2016 – Mt 7, 21-29
XII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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Colore liturgico: verde
Le letture del giorno: 2 Re 24, 8-17; Sal 78; Mt 7, 21-29
Quarta settimana del Salterio
Salvaci, Signore, per la gloria del tuo nome
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Mt 7, 21-29
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demรฒni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”. Ma allora io dichiarerรฒ loro: “Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquitร !”.
Perciรฒ chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarร simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perchรฉ era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarร simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grandeยป.
Quando Gesรน ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autoritร , e non come i loro scribi.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commenti al Vangelo di Mt 7, 21-29
Commento a cura dei Monaci Benedettini
[ads2]La casa fondata sulla roccia…
Nella storia dei regni, delle nazioni come in quella delle famiglie e della singole persone si incontrano dei periodi belli ma anche oscuri, di sofferenza e a volte di crisi, di distruzione. Cosรฌ avviene del Regno di Giuda che viene ridotto in cenere da Nabucodonosรฒr che si impadronisce di Gerusalemme, distrugge tutte le sue fortificazioni, deporta il re Joiachรฌm, la sua famiglia, quelle della gente piรน ragguardevole, lasciando solo i piรน poveri e inoffensivi per la coltivazione della terra.
E’ la grande deportazione in Babilonia, quella che viene chiamata “schiavitรน di Babilonia”. Dinanzi a questa distruzione, ci si chiede il motivo… E il motivo รจ cosรฌ indicato dal sacro testo: “Joiachรฌm fece ciรฒ che รจ male agli occhi del Signore!” Questa affermazione non potrebbe darci una chiave di lettura delle sventure che piombano su nazioni, famiglie e individui? Quanti mali ci producono i nostri errori, le trasgressioni, l’aviditร di ricchezza e di un vita spensierata! Il brano odierno del vangelo di Matteo รจ una conferma di quanto sopra esposto. Non bastano le belle parole, nemmeno le ripetute invocazioni per entrare nel regno di Dio ed evitare quindi la perdizione eterna, la somma di tutti i mali: Occorre “fare la volontร del Padre mio che รจ nei cieli”. Il Signore porta la similitudine della casa per indicare la vita dei singoli come quella delle famiglie, delle comunitร ecclesiali, delle nazioni…
In ogni circostanza รจ necessario porre solide fondamenta, “sulla roccia”, perchรฉ nel momento della tempesta, della prova, della sofferenza non si venga meno e si cada nella sfiducia e nella disperazione. La roccia รจ Cristo Signore, il suo esempio, il suo insegnamento. Non c’รจ da meravigliarsi se i singoli fedeli, le famiglie, le comunitร e le opere di apostolato cadono e vanno in rovina. Non hanno fondamenta solide. Sono fondate su valori umani, su interessi, su valori effimeri: salute, avvenenza, ricchezza… ignorando le esigenze dello spirito. Quanta sofferenza, quanto strazio semina nel mondo il rifiuto della legge di amore del vangelo!
