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Il testo ed il commento al Vangelo del 21 luglio 2016 – Mt 13, 10-17
XVI Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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https://youtu.be/lx6zZTS_dPU
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- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Quarta settimana del Salterio
- Mercoledรฌ – 16.a Tempo Ordinario
- Santo del giorno: S. Lorenzo da Brindisi (mf)
- ร in te, Signore, la sorgente della vita
- Liturgia: Ger 2,1-3.7-8.12-13; Sal 35; Mt 13,10-17
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Mt 13, 10-17
Dal Vangelo secondoย Matteo
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesรน e gli dissero: ยซPerchรฉ a loro parli con parabole?ยป.
Egli rispose loro: ยซPerchรฉ a voi รจ dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non รจ dato. Infatti a colui che ha, verrร dato e sarร nellโabbondanza; ma a colui che non ha, sarร tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perchรฉ guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Cosรฌ si compie per loro la profezia di Isaรฌa che dice:
โUdrete, sรฌ, ma non comprenderete,
guarderete, sรฌ, ma non vedrete.
Perchรฉ il cuore di questo popolo รจ diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perchรฉ non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!โ.
Beati invece i vostri occhi perchรฉ vedono e i vostri orecchi perchรฉ ascoltano. In veritร io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciรฒ che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciรฒ che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commenti al Vangelo di Mt 13, 10-17
Commento a cura di don Giovanni Nicolini
[ads2] In questi versetti Matteo raccoglie insegnamenti di Gesรน che negli altri vangeli sono piรน sparsi, e in tal modo ci regala l’insegnamento del Signore piรน completo circa questo delicato tema della comprensione del mistero di Dio, e della severa citazione del profeta Isaia.
Alla domanda circa il perchรฉ Gesรน parli “a loro” in parabole il Signore risponde usando con molta forza, nei vers.11-12, il verbo “dare”; questo ci immette subito nel cuore del discorso: il mistero di Dio, o รจ “dato”, o non puรฒ essere compreso; esso รจ puro e misterioso dono dall’alto.
Orgoglio e durezza di cuore chiudono l’accesso al Regno, e tale chiusura pare come una sanzione nei confronti di ogni nostra vanitร . In tal modo Dio stabilisce la “confusione” dei sapienti e degli intelligenti e la gloria dei “piccoli”.
Gli ultimi versetti del nostro brano entrano nella pienezza di tutto ciรฒ attribuendo ai discepoli il titolo di “beati”; anzi sono beati proprio occhi e orecchi che non per loro merito o capacitร vedono e ascoltano, ma solo per la grazia di Dio. Profeti e re rappresentano quella lunga attesa e preparazione che solo nei piccoli discepoli di oggi, intorno a Gesรน, si compie.
