Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
2 Dicembre 2016 – Mt 9, 27-31
Prima Settimana del Tempo di Avvento
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- Colore liturgico: Viola
- Periodo: Prima settimana del Salterio
- Venerdรฌ – Prima settimana di Avvento
- Il Santo di oggi: S. Viviana; B. Giovanni Ruusbroec; S. Cromazio
- Il Signore รจ mia luce e mia salvezza.
- Letture del giorno: Is 29, 17-24; Sal.26; Mt 9, 27-31
Mt 9, 27-31
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesรน si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: ยซFiglio di Davide, abbi pietร di noi!ยป.
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesรน disse loro: ยซCredete che io possa fare questo?ยป. Gli risposero: ยซSรฌ, o Signore!ยป.
Allora toccรฒ loro gli occhi e disse: ยซAvvenga per voi secondo la vostra fedeยป. E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesรน li ammonรฌ dicendo: ยซBadate che nessuno lo sappia!ยป. Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commento al Vangelo del giorno – Mt 9, 27-31
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Si apriranno gli occhi ai ciechi.
Mi sembra che la liturgia della Parola di quest’oggi metta in luce due cose, forse tra di loro contrastanti: il rossore di Israele dinanzi agli altri popoli e il desiderio di luce nei due ciechi del vangelo. Si legge in Isaia: “D’ora in poi Giacobbe non dovrร piรน arrossire”. Eppure il popolo ebreo รจ nella veritร , adora il vero Dio ed รจ da lui seguito e protetto. Ma quando egli si allontana dai suoi comandamenti, allora diventa schiavo dei suoi nemici.
Nella loro disgrazia hanno il rossore e la vergogna, non tanto perchรฉ il loro Dio รจ stato vinto dalle divinitร dei popoli nemici, come era credenza d’allora, quanto perchรฉ i propri costumi non hanno rispettato il patto d’alleanza con il loro Dio. Quando il popolo si converte, l’intervento del Dio di Abramo cambia le sue sorti ed รจ temuto anche dai nemici. In fatto di vergogna o rispetto umano noi cattolici, credenti nel vero Dio, forse vantiamo il primato.
Siamo nella veritร , adoriamo il vero Dio, siamo stati redenti dal sangue del Signore: abbiamo tutti i motivi per ritenerci fortunati, senza alcun nostro merito, eppure rimaniamo timidi e vergognosi, come Pietro che rinnega il Maestro dinanzi ad una serva del sommo sacerdote, mentre, chi รจ nell’errore propaga sfrontatamente le proprie menzogne. Ci manca davvero il coraggio dei martiri, che รจ dono dello Spirito, ma anche frutto di una profonda convinzione. Dovremmo implorare piรน luce per la nostra vita spirituale. Qualche volta siamo accecati dal nostro orgoglio, dalla paura di essere oggetto di scherno, dal momento che siamo discepoli di un Crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani.
Gridiamo anche noi a Gesรน come i due ciechi perchรฉ abbia pietร di noi e con fede ripetiamogli che egli puรฒ guarirci dalle nostre incoerenze, dalle nostre infedeltร . Egli ci dirร : sia fatto secondo la vostra richiesta: allora acquisteremo quella sapienza che viene dall’alto che ci farร guardare le realtร nella loro essenza; otterremo la fortezza dei martiri e dei confessori della fede, avremo l’ardente desiderio di annunciare ovunque Cristo, Salvatore del mondo. Ripeteremo sui tetti quanto lo Spirito del Signore ci avrร fatto conoscere nel segreto del cuore.
