Il Vangelo del Giorno, 19 novembre 2016, Lc 20, 27-40

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Il testo ed il commento al Vangelo di oggi,
19 Novembre 2016 – Lc 20, 27-40

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

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Lc 20, 27-40ย 

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  • Colore liturgico: Bianco
  • Periodo: Prima settimana del Salterio
  • Sabato – 33.a Tempo Ordinario
  • Il Santo di oggi: S. Fausto martire
  • Benedetto il Signore, mia roccia
  • Letture del giorno: Ap 11, 4-12; Sal 143; Lc 20, 27-40

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Lc 20, 27-40
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi – i quali dicono che non c’รจ risurrezione – e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette l’hanno avuta in moglieยป.

Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Commento al Vangelo del giorno – Lc 20, 27-40

Commento a cura dei Monaci Benedettini

Dio non รจ Dio dei morti, ma dei vivi.

Torna il tema della risurrezione dei morti, argomento sollecitato dai sadducei i quali negano che ci sia una risurrezione dopo la morte. Adducono un argomento da un fatto accaduto o sicuramente possibile. รˆ il caso di una vedova senza figli che, in successione, prima di morire, diventa moglie di sette fratelli senza lasciare prole.

La prassi tra l’altro era stata prescritta da Mosรจ. ยซQuesta donna dunque, nella risurrezione, di chi sarร  moglie?ยป. Ecco la domanda insidiosa che rivolgono a Gesรน, convinti di averlo messo in serie difficoltร . La risposta del Maestro รจ davvero illuminante: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ maritoยป.

Gesรน ci lascia intravedere una realtร  completamente diversa da quella che viviamo in questo mondo. Dopo la nostra morte, se giudicati degni della risurrezione, diventiamo Figli di Dio, come gli angeli, vivi nello spirito e in intima comunione tra noi nell’unico amore che tutti attrae e unisce. Possiamo quindi dedurre che, pur non annullando quegli affetti e vincoli umani che ci hanno legato quaggiรน, in cielo vivremo la pienezza dell’amore e la pienezza non ammette differenze e gradi.

Per i sadducei Gesรน aggiunge una argomentazione biblica che sarebbe dovuta risultare molto efficace per loro: ยซChe poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non รจ Dio dei morti, ma dei vivi; perchรฉ tutti vivono per luiยป. Per noi cristiani l’argomento definitivo, fondamentale per la nostra fede รจ legato alla risurrezione di Cristo.

San Paolo cosรฌ ci illumina: ยซSe Cristo non รจ risuscitato, allora รจ vana la nostra predicazione ed รจ vana anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perchรฉ contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se รจ vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo รจ risorto; ma se Cristo non รจ risorto, รจ vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.

E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere piรน di tutti gli uominiยป. Risuona in noi come voce potente e suadente il grido pasquale di Cristo: ยซIo sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrร ; chiunque vive e crede in me, non morrร  in eternoยป.

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