Il Vangelo del Giorno, 16 marzo 2016 – Gv 8, 31-42

Data:

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Il testo ed il commento al Vangelo del 16 marzo 2016 – Gv 8, 31-42, ย Tempo di Quaresima – Quinta settimana del Tempo di Quaresima.

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  • Colore liturgico: viola
  • Le letture del giorno: Dn 3, 14-20. 46-50. 91-92. 95; Sal.Dn 3; Gv 8, 31-42

Gv 8, 31-42
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse a quei Giudei che gli avevano creduto: ยซSe rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la veritร  e la veritร  vi farร  liberiยป. Gli risposero: ยซNoi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: chiunque commette il peccato รจ schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farร  liberi, sarete liberi davvero. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perchรฉ la mia parola non trova accoglienza in voi. Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostroยป.
Gli risposero: ยซIl padre nostro รจ Abramoยป. Disse loro Gesรน: ยซSe foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la veritร  udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. Voi fate le opere del padre vostroยป.
Gli risposero allora: ยซNoi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!ยป. Disse loro Gesรน: ยซSe Dio fosse vostro padre, mi amereste, perchรฉ da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandatoยป.

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C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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la quaresima

La quaresima. Un’occasione da non perdere

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Commento al Vangelo di Gv 8, 31-42

Gv 8, 31-42

Commento a cura dei giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire, Bassano Romano (VT)

[ads2]La veritร  che ci fa liberi.
Gesรน ci invita a metterci alla sua scuola, per essere fedeli alla sua parola, per diventare suoi discepoli, per conoscere la veritร  e per essere davvero liberi. รˆ difficile comprendere che la peggiore schiavitรน derivi proprio dall’ignoranza, dalla menzogna, dall’errore. Tutta la nostra storia, sin dal principio, รจ contrassegnata pesantemente dagli errori umani, che hanno sempre la medesima origine: il distacco da Dio, l’esodo da un ambito di amore e di comunione con Lui, la conoscenza e poi l’esperienza del male in tutte le sue forme. Il lamento di Cristo: ยซla mia parola non trova accoglienza in voiยป ci risuona ancora vero ed attuale. Su quella parola di veritร  prevalgono le nostre parole, le nostre scelte, le nostre personali decisioni e, di conseguenza i nostri smarrimenti. I figli che reclamano la loro parte di ereditร  per spendere tutto dove e come vogliono, sono ancora tanti. La presunzione di poter gestire la vita a proprio gusto, in completa autonomia, รจ ancora all’origine del neopaganesimo. รˆ ancora piรน subdola la tentazione che vorrebbe convincerci, come accadeva ai Giudei, contemporanei di Cristo, di essere depositari di veritร  solo per un vago senso di appartenenza e per una fede presunta, che non incide realmente sulla vita. A nulla serve essere figli di Abramo se non assimiliamo la sua fede e la traduciamo nelle opere. Quanti si ritengono cristiani e uccidono nei fatti gli ammonimenti e i precetti del Signore! La veritร  di Dio รจ luce e lampada ai nostri passi, รจ orientamento di vita, รจ docile e gioiosa conformazione e amore a Cristo, รจ la pienezza della libertร . Il Signore ha affidato a due libri le sue eterne veritร  per la salvezza dell’uomo: la scrittura sacra, la Bibbia, che pochi conoscono e comprendono, e poi ai suoi fedeli, chiamati a proclamare quelle veritร  con la forza irresistibile della testimonianza. Hai mai pensato che qualcuno sta leggendo la bibbia e cercando la veritร  guardando la tua vita? รˆ autentico cioรจ il messaggio che stai inviando?

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