Il Vangelo del Giorno, 11 aprile 2016, Gv 6, 22-29

Data:

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Il testo ed il commento al Vangelo del 11 aprile 2016 – Gv 6, 22-29 –ย III Settimana del Tempo di Pasqua.

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  • Colore liturgico: rosso

Le letture del giorno: At 6, 8-15; Sal.118; Gv 6, 22-29

Gv 6, 22-29
Dal Vangelo secondo Giovanni

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Il giorno dopo, la folla, rimasta dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesรน non era salito con i suoi discepoli sulla barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano giunte da Tiberรฌade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo che il Signore aveva reso grazie.
Quando dunque la folla vide che Gesรน non era piรน lร  e nemmeno i suoi discepoli, salรฌ sulle barche e si diresse alla volta di Cafร rnao alla ricerca di Gesรน. Lo trovarono di lร  dal mare e gli dissero: ยซRabbรฌ, quando sei venuto qua?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป.
Gli dissero allora: ยซChe cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. Gesรน rispose loro: ยซQuesta รจ l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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Misericordia per tutti. Il sacramento della riconciliazione come cammino

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Commento al Vangelo di Gv 6, 22-29

Gv 6, 22-29ย 

Commento a cura dei Monaci Silvestrini

[ads2]Perchรฉ cercare Gesรน.
รˆ il giorno dopo la moltiplicazione dei pani. La folla si muove su delle barche alla ricerca di Gesรน. Egli si รจ sottratto alla loro vista per evitare fรนtili acclamazioni. I prodigi che egli compie non mirano a procurare un successo o ad attirare le folle al suo seguito, ma solo ed unicamente a generare in loro la fede nella sua persona, come Figlio di Dio e inviato del Padre. รˆ lo stesso Gesรน a denunciare esplicitamente i motivi impropri che hanno spinto quelle persone a cercarlo: ยซIn veritร , in veritร  vi dico, voi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziatiยป. Viene messo in discussione alla radice l’orientamento della nostra fede: il Signore ci interpella sul perchรฉ cercarlo, su cosa ci dobbiamo attendere da Lui, qual รจ il modo corretto di rapportarci, su cosa e perchรฉ credere. รˆ assai frequente una visione utilitaristica della fede; cร pita a molti di pensare e credere che cercare Dio, possa significare garantirsi una specie di immunitร  totale da ogni pericolo e da ogni ostacolo e una garanzia piena di poter vedere appagato ogni nostro desiderio, anche quando questi sono orientati soltanto alle cose terrene e ai beni solo umani. La fede che egli vuole รจ ben diversa ed รจ egli stesso ad esplicitarla per noi: ยซDatevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darร . Perchรฉ su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigilloยป. La prima illuminazione che il Signore vuole darci proviene da una valutazione sapiente dei beni a cui aneliamo: alcuni di essi periscono perchรฉ sono legati al tempo e alle necessitร  immediate della nostra vita: รจ il cibo che nutre il nostro corpo e lascia invariate le esigenze piรน profonde dello spirito. Il cibo che non perisce e dura per la vita eterna รจ essenzialmente la grazia di Dio, la consapevolezza di essere amati da Lui e noi di essere capaci di amarlo e di amare in Lui il nostro prossimo. Tutto ciรฒ scaturisce dalla fede in Cristo, Figlio di Dio, e nel cibo di vita eterna che egli ci ha garantito nella sua eucaristia. Lรฌ troviamo il vero nutrimento che non perisce. “Usiamolo, mangiamolo, nutriamoci di lui, perchรฉ chi ne mangia avrร  la Vita, e la Vita eterna.

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