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Il testo ed il commento al Vangelo del 11 agosto 2016 – Mt 18, 21 – 19, 1
XIX Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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https://youtu.be/BDbuXX_rxT0
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- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Terza settimana del Salterio
- Giovedรฌ – 19.a Tempo Ordinario
- Santo del giorno: S. Chiara (m)
- Proclameremo le tue opere, Signore
- Liturgia: Ez 12, 1-12; Sal 77; Mt 18, 21 – 19, 1
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Mt 18, 21 – 19, 1
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinรฒ a Gesรน e gli disse: ยซSignore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrรฒ perdonargli? Fino a sette volte?ยป.
E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli รจ simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poichรฉ costui non era in grado di restituire, il padrone ordinรฒ che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e cosรฌ saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debito.
Appena uscito, quel servo trovรฒ uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirรฒ”. Ma egli non volle, andรฒ e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perchรฉ tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietร del tuo compagno, cosรฌ come io ho avuto pietร di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finchรฉ non avesse restituito tutto il dovuto.
Cosรฌ anche il Padre mio celeste farร con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratelloยป.
Terminati questi discorsi, Gesรน lasciรฒ la Galilea e andรฒ nella regione della Giudea, al di lร del Giordano.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commenti al Vangelo di Mt 18, 21 – 19, 1
Commento a cura dei Monaci Benedettini
[ads2]Un perdono senza limiti.
ยซAllora Pietro gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSignore, quante volte dovrรฒ perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?ยป. E Gesรน gli rispose: ยซNon ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte setteยป. La proposta che Pietro fa a Gesรน sembrerebbe giร ottima; quel ยซsette volteยป vuole significare tante e tante volte, fino agli estremi limiti della sopportazione, ma non certo sempre. Gesรน deve correggere Pietro e tutti noi.
Egli afferma che il perdono non puรฒ e non deve essere mai negato ad alcuno. La parabola che segue รจ illuminante. Suscita sdegno e riprovazione il comportamento di quel servo. Gli viene condonato un debito enorme e poi egli infierisce contro un suo conservo che gli deve soltanto pochi spiccioli. “Che ingrato!” – ci viene da dire con rabbia.
Solo ad una attenta riflessione possiamo giungere alla conclusione che tante volte noi stessi assumiamo lo stesso comportamento quando otteniamo gratuitamente e con infinita misericordia il perdono dei nostri grandi debiti contratti con il buon Dio e poi osiamo negare il perdono al nostro prossimo per offese vere o presunte, ma sicuramente sempre di gran lunga inferiori a quelle nostre. Quando si nega l’amore si crea l’inferno giร in questo mondo.
Senza la legge del perdono allontaniamo Dio dal nostro mondo e facciamo spazio al prรฌncipe del male, che vuole instaurare il suo regno di odio, di divisioni e di violenze. Diventiamo indegni dell’altare e sacrรฌleghi con Cristo se prima di accedere al sacrificio non premettiamo la piena riconciliazione.
Dobbiamo giungere con la forza dell’esperienza e della grazia a gustare la gioia del perdono, a vivere le nostre feste come riconciliazione con Dio e con i fratelli per stabilire tra noi stabilmente la civiltร dell’amore.
