Il testo dell’Udienza Generale di Papa Francesco del 30 Marzo 2022 anche con video e audio

1898

UDIENZA GENERALE di PAPA FRANCESCO

Aula Paolo VI
Mercoledรฌ, 30 Marzo 2022

Qui puoi scaricare il file mp3 (link diretto al file)

Catechesi sulla Vecchiaia :
5. La fedeltร  alla visita di Dio per la generazione che viene

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nel nostro itinerario di catechesi sul tema della vecchiaia, oggi guardiamo al tenero quadro dipinto dallโ€™evangelista san Luca, che chiama in scena due figure di anziani, Simeone e Anna. La loro ragione di vita, prima di congedarsi da questo mondo, รจ lโ€™attesa della visita di Dio. Aspettavano che venisse Dio a visitarli, cioรจ Gesรน. Simeone sa, per una premonizione dello Spirito Santo, che non morirร  prima di aver visto il Messia. Anna frequenta ogni giorno il tempio dedicandosi al suo servizio. Entrambi riconoscono la presenza del Signore nel bambino Gesรน, che colma di consolazione la loro lunga attesa e rasserena il loro congedo dalla vita. Questa รจ una scena di incontro con Gesรน, e di congedo.

Che cosa possiamo imparare da queste due figure di anziani pieni vitalitร  spirituale?

Intanto, impariamo che la fedeltร  dellโ€™attesa affina i sensi. Del resto, lo sappiamo, lo Spirito Santo fa proprio questo: illumina i sensi. Nellโ€™antico inno Veni Creator Spiritus, con cui invochiamo ancora oggi lo Spirito Santo, diciamo: ยซAccende lumen sensibusยป, accendi una luce per i sensi, illumina i nostri sensi. Lo Spirito รจ capace di fare questo: acuisce i sensi dellโ€™anima, nonostante i limiti e le ferite dei sensi del corpo. La vecchiaia indebolisce, in un modo o nellโ€™altro, la sensibilitร  del corpo: uno รจ piรน cieco, uno piรน sordo โ€ฆ Tuttavia, una vecchiaia che si รจ esercitata nellโ€™attesa della visita di Dio non perderร  il suo passaggio: anzi, sarร  anche piรน pronta a coglierlo, avrร  piรน sensibilitร  per accogliere il Signore quando passa. Ricordiamo che un atteggiamento del cristiano รจ stare attento alle visite del Signore, perchรฉ il Signore passa nella nostra vita con le ispirazioni, con lโ€™invito a essere migliori. E Santโ€™Agostino diceva: โ€œHo paura di Dio quando passaโ€ โ€“ โ€œMa come mai, tu hai paura?โ€ โ€“ โ€œSรฌ, ho paura di non accorgermene e lasciarlo passareโ€. รˆ lo Spirito Santo che prepara i sensi per capire quando il Signore ci sta facendo una visita, come ha fatto con Simeone e Anna.

Oggi abbiamo piรน che mai bisogno di questo: abbiamo bisogno di una vecchiaia dotata di sensi spirituali vivi e capace di riconoscere i segni di Dio, anzi, il Segno di Dio, che รจ Gesรน. Un segno che ci mette in crisi, sempre: Gesรน ci mette in crisi perchรฉ รจ ยซsegno di contraddizioneยป (Lc 2,34) โ€“ ma che ci riempie di letizia. Perchรฉ la crisi non necessariamente ti porta la tristezza, no: essere in crisi, rendendo il servizio al Signore, tante volte ti dร  una pace e una letizia. Lโ€™anestesia dei sensi spirituali โ€“ e questo รจ brutto โ€“ lโ€™anestesia dei sensi spirituali, nellโ€™eccitazione e nello stordimento di quelli del corpo, รจ una sindrome diffusa in una societร  che coltiva lโ€™illusione dellโ€™eterna giovinezza, e il suo tratto piรน pericoloso sta nel fatto che essa รจ per lo piรน inconsapevole. Non ci si accorge di essere anestetizzati. E questo succede: รจ sempre successo e succede nei nostri tempi. I sensi anestetizzati, senza capire cosa succede; i sensi interiori, i sensi dello spirito per capire la presenza di Dio o la presenza del male, anestetizzati, non distinguono.

Quando perdi la sensibilitร  del tatto o del gusto, te ne accorgi subito. Invece, quella dellโ€™anima, quella sensibilitร  dellโ€™anima puoi ignorarla a lungo, vivere senza accorgerti che hai perso la sensibilitร  dellโ€™anima. Essa non riguarda semplicemente il pensiero di Dio o della religione. Lโ€™insensibilitร  dei sensi spirituali riguarda la compassione e la pietร , la vergogna e il rimorso, la fedeltร  e la dedizione, la tenerezza e lโ€™onore, la responsabilitร  propria e il dolore per lโ€™altro. รˆ curioso: lโ€™insensibilitร  non ti fa capire la compassione, non ti fa capire la pietร , non ti fa provare vergogna o rimorso per avere fatto una cosa brutta. รˆ cosรฌ: i sensi spirituali anestetizzati confondono tutto e uno non sente, spiritualmente, cose del genere. E la vecchiaia diventa, per cosรฌ dire, la prima perdita, la prima vittima di questa perdita di sensibilitร . In una societร  che esercita soprattutto la sensibilitร  per il godimento, non puรฒ che venir meno lโ€™attenzione verso i fragili e prevalere la competizione dei vincenti. E cosรฌ si perde la sensibilitร . Certo, la retorica dellโ€™inclusione รจ la formula di rito di ogni discorso politicamente corretto. Ma ancora non porta una reale correzione nelle pratiche della convivenza normale: stenta a crescere una cultura della tenerezza sociale. No: lo spirito della fraternitร  umana โ€“ che mi รจ sembrato necessario rilanciare con forza โ€“ รจ come un abito dismesso, da ammirare, sรฌ, maโ€ฆ in un museo. Si perde la sensibilitร  umana, si perdono questi movimenti dello spirito che ci fanno umani.

รˆ vero, nella vita reale possiamo osservare, con commossa gratitudine, tanti giovani capaci di onorare fino in fondo questa fraternitร . Ma proprio qui sta il problema: esiste uno scarto, uno scarto colpevole, fra la testimonianza di questa linfa vitale della tenerezza sociale e il conformismo che impone alla giovinezza di raccontarsi in tuttโ€™altro modo. Che cosa possiamo fare per colmare questo scarto?

Dal racconto di Simeone e Anna, ma anche da altre storie bibliche dellโ€™etร  anziana sensibile allo Spirito, viene unโ€™indicazione nascosta che merita di essere portata in primo piano. In che cosa consiste, concretamente, la rivelazione che accende la sensibilitร  di Simeone e di Anna? Consiste nel riconoscere in un bambino, che loro non hanno generato e che vedono per la prima volta, il segno certo della visita di Dio. Essi accettano di non essere protagonisti, ma solo testimoni. E quando un individuo accetta di non essere protagonista, ma si coinvolge come testimone, la cosa va bene: quellโ€™uomo o quella donna sta maturando bene. Ma se ha sempre la voglia di essere protagonista non maturerร  mai questo cammino verso la pienezza della vecchiaia. La visita di Dio non si incarna nella loro vita, di quelli che vogliono essere protagonisti e mai testimoni, non li porta sulla scena come salvatori: Dio non prende carne nella loro generazione, ma nella generazione che deve venire. Perdono lo spirito, perdono la voglia di vivere con maturitร  e, come si dice usualmente, si vive con superficialitร . รˆ la grande generazione dei superficiali, che non si permettono di sentire le cose con la sensibilitร  dello spirito. Ma perchรฉ non si permettono? In parte per pigrizia, e in parte perchรฉ giร  non possono: lโ€™hanno persa. รˆ brutto quando una civiltร  perde la sensibilitร  dello spirito. Invece, รจ bellissimo quando troviamo anziani come Simeone e Anna che conservano questa sensibilitร  dello spirito e sono capaci di capire le diverse situazioni, come questi due hanno capito questa situazione che era davanti a loro che era la manifestazione del Messia. Nessun risentimento e nessuna recriminazione, per questo, quando sono in questo stato di staticitร . Invece, grande commozione e grande consolazione quando i sensi spirituali sono ancora vivi. La commozione e la consolazione di poter vedere e annunciare che la storia della loro generazione non รจ perduta o sprecata, proprio grazie a un evento che prende carne e si manifesta nella generazione che segue. E questo รจ quello che sente un anziano quando i nipoti vanno a parlare con lui: si sentono ravvivare. โ€œAh, la mia vita ancora รจ quiโ€. รˆ tanto importante andare dagli anziani, รจ tanto importante ascoltarli. รˆ tanto importante parlare con loro, perchรฉ avviene questo scambio di civiltร , questo scambio di maturitร  fra giovani e anziani. E cosรฌ, la nostra civiltร  va avanti in modo maturo.

- Pubblicitร  -

Solo la vecchiaia spirituale puรฒ dare questa testimonianza, umile e folgorante, rendendola autorevole ed esemplare per tutti. La vecchiaia che ha coltivato la sensibilitร  dellโ€™anima spegne ogni invidia tra le generazioni, ogni risentimento, ogni recriminazione per un avvento di Dio nella generazione che viene, che arriva insieme con il congedo della propria. E questo รจ quello che succede a un anziano aperto con un giovane aperto: si congeda dalla vita ma consegnando โ€“ tra virgolette โ€“ la propria vita alla nuova generazione. E questo รจ quel congedo di Simeone e Anna: โ€œAdesso posso andare in paceโ€. La sensibilitร  spirituale dellโ€™etร  anziana รจ in grado di abbattere la competizione e il conflitto fra le generazioni in modo credibile e definitivo. Sorpassa, questa sensibilitร : gli anziani, con questa sensibilitร , sorpassano il conflitto, vanno oltre, vanno allโ€™unitร , non al conflitto. Questo certamente รจ impossibile agli uomini, ma รจ possibile a Dio. E oggi ne abbiamo tanto bisogno, della sensibilitร  dello spirito, della maturitร  dello spirito, abbiamo bisogno di anziani saggi, maturi nello spirito che ci diano una speranza per la vita!

Saluti

Je salue cordialement les pรจlerins de langue franรงaise prรฉsents ร  cette audience, en particulier les membres du Groupe dโ€™Amitiรฉ France-Italie.

[Saluto cordialmente i pellegrini francofoni presenti a questa udienza, in particolare i membri del Gruppo d’Amicizia Francia-Italia. Riconoscendo il Bambino che vedono per la prima volta e che non hanno generato loro, Simeone e Anna accettano di non essere i protagonisti ma testimoni discreti e fedeli della venuta del Messia. Solo la sensibilitร  spirituale della vecchiaia puรฒ dare questa testimonianza umile ed esemplare e abbattere la competizione o i conflitti tra le generazioni. Dio vi benedica!]

[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโ€™udienza odierna, in particolare quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Paesi Bassi, Svezia, Israele e Stati Uniti dโ€™America. A tutti auguro che il cammino quaresimale ci porti alla celebrazione della Pasqua con il cuore purificato e rinnovato dalla grazia dello Spirito Santo. Su ciascuno di voi, e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace in Cristo nostro Redentore.]

[Cari fedeli di lingua tedesca, nella Quaresima siamo invitati ad aprirci al Signore attraverso il digiuno e la preghiera e a diventare sensibili ai bisogni del prossimo. Vi chiedo di pregare per me, come anchโ€™io prego per voi.]

[Cari fedeli di lingua portoghese e inย particolare il gruppo del Collegio Nossa Senhora de Lourdes, di Porto, e gli altri gruppi di pellegrini del Portogallo, benvenuti! Di cuore saluto tutti e affido al buon Dio la vostra vita e quella dei vostri familiari, invocando per tutti le consolazioni e le luci dello Spirito Santo affinchรฉ, vinti i pessimismi e le delusioni della vita, possiate attraversare la soglia della speranza che abbiamo in Cristo Signore. Conto sulle vostre preghiere. Grazie!]

[Saluto i fedeli di lingua araba, in particolare quelli provenienti dalla Terra Santa, dalla scuola delle Suore di Nazareth di Haifa. La vecchiaia, che ha coltivato la sensibilitร  dellโ€™anima, spegne ogni risentimento e recriminazione tra le generazioni per un avvento di Dio nella generazione successiva, ed รจ in grado di abbattere la competizione e il conflitto generazionale in modo credibile e definitivo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga โ€Žsempre da ogni maleโ€Žโ€Žโ€Žโ€!]

[Saluto cordialmente tutti i Polacchi. I vostri anziani possono insegnare alle giovani generazioni come confidare in Dio, come essere misericordiosi e pregare con fervore non solo in tempi sereni, ma soprattutto in quelli difficili. Vi incoraggio, seguendo il loro esempio, a continuare il cammino quaresimale di conversione per arrivare alla celebrazione della Resurrezione del Signore con un cuore rinnovato. Benedico di cuore voi qui presenti e i vostri cari!

APPELLO

Cari fratelli e sorelle, sabato e domenica prossimi mi recherรฒ a Malta. In quella terra luminosa sarรฒ pellegrino sulle orme dellโ€™Apostolo Paolo, che lรฌ fu accolto con grande umanitร  dopo aver fatto naufragio in mare mentre era diretto a Roma. Questo Viaggio Apostolico sarร  cosรฌ lโ€™occasione per andare alle sorgenti dellโ€™annuncio del Vangelo, per conoscere di persona una comunitร  cristiana dalla storia millenaria e vivace, per incontrare gli abitanti di un Paese che si trova al centro del Mediterraneo e nel sud del continente europeo, oggi ancora piรน impegnato nellโ€™accoglienza di tanti fratelli e sorelle in cerca di rifugio. Fin da ora saluto di cuore tutti voi maltesi: buona giornata. Ringrazio quanti si sono impegnati per preparare questa visita e chiedo a ciascuno di accompagnarmi con la preghiera. Grazie!

***

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto lโ€™Associazione nazionale bonifiche delle irrigazioni, che incoraggio a proseguire con cura lโ€™opera di gestione dellโ€™acqua, patrimonio inestimabile; saluto lโ€™Unione Generale del lavoro, impegnata nella tutela dei diritti dei lavoratori; i rappresentanti della Marina Militare di Taranto e la Nazionale calcio trapiantati. Un saluto particolarmente affettuoso rivolgo ai Bambini ucraini, ospitati dalla Fondazione โ€œAiutiamoli a vivereโ€, dallโ€™Associazione โ€œPuerโ€ e dallโ€™Ambasciata di Ucraina presso la Santa Sede. E con questo saluto ai bambini, torniamo anche a pensare a questa mostruositร  della guerra e rinnoviamo le preghiere perchรฉ si fermi questa crudeltร  selvaggia che รจ la guerra.

Il mio pensiero va infine, come di consueto, agli anziani, agli ammalati, ai giovani e agli sposi novelli. In questo ultimo tratto del cammino quaresimale, guardiamo alla Croce di Cristo, massima espressione dellโ€™amore di Dio, e sforziamoci di stare sempre vicini a quanti soffrono, a quanti sono soli, ai deboli che patiscono violenza e non hanno chi li difenda.

Link al Video

Link al video LIS

Fonte

Per gentile concessione di ยฉ Copyright – Libreria Editrice Vaticana
Tutti i testi di Papa Francesco sono protetti da copyright (Libreria Editrice Vaticana) e ne รจ vietata la riproduzione.