
Si apre domani a Roma, per chiudersi il prossimo 25 ottobre, il Sinodo dei vescovi su La vocazione e la missione della famiglia nella chiesa e nel mondo contemporaneo. Si tratta della XIV volta, dal Vaticano II, che i vescovi cattolici di tutto il pianeta si riuniscono per affrontare collegialmente un argomento di attualitร : eppure, raramente unโassemblea simile ha suscitato tanto interesse.
[ads2]Da una parte, รจ evidente che sugli esiti del Sinodo si misurerร la presa effettiva della volontร riformatrice di papa Francesco; dallโaltra, sui temi etici negli ultimi anni si sono accesi non pochi fronti di conflittualitร fra le diverse confessioni cristiane; mentre la famiglia si รจ profondamente trasformata, da diversi punti di vista. Ecco alcune ragioni per cui รจ importante cercare di capire qual รจ la reale posta in gioco, i nodi piรน difficili che saranno toccati e lโincidenza che il Sinodo potrร avere nei vissuti quotidiani di tante persone. Lo faremo con lโaiuto di Mauro Castagnaro, vicecoordinatore del movimento “Noi Siamo Chiesa”, Marinella Perroni, biblista, che insegna Nuovo Testamento presso il Pontificio Ateneo S.Anselmo di Roma ย e Giannino Piana, teologo moralista e docente di Etica cristiana.
Suggerimenti di lettura
- Walter Kasper, Il matrimonio cristiano, Queriniana 2014
- Giovanni Cereti, Matrimonio e misericordia, EDB 2015
- Giannino Piana, La casa sulla roccia, Cittadella 2015
Parole
โฆil fatto che il matrimonio e la famiglia appaiano attualmente coinvolti in una crisi non deve oscurare gli aspetti positivi che si possono discernere anche in questi cambiamenti. Eโ anche possibile leggere questa evoluzione come una crescita e uno sviluppo della persona, capace di vivere meglio la propria individualitร e che ha meno bisogno dellโappoggio di una famiglia, che non รจ stata in passato e non รจ neppure oggi priva di risvolti negativi per tante forme di coercizione o di grettezza a essa legate. Nellโevangelo non leggiamo unโesaltazione della realtร familiare, ma piuttosto un invito a superare i limiti ristretti della famiglia di sangue per aprirsi a una famiglia spirituale e, in ultima analisi, alla grande famiglia umana, della quale siamo tutti chiamati a far parte.
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Giovanni Cereti…lโapporto al vivere sociale che offre lโesperienza familiare, con i suoi permanenti tentativi di quotidiano aggiustamento, costituisce una vera e propria abilitazione allโinclusivitร , ovvero alla capacitร di sostenere e di proteggere i piรน deboli, cominciando al proprio interno dai bambini e dagli anziani. Soprattutto dalle famiglie con figli segnati da varie forme di disabilitร โ nella faticosa e quotidiana lotta che sostengono per non rassegnarsi allโisolamento โ la societร puรฒ apprendere cosa significhi non escludere; esse rappresentano uno stimolo a benedire e non maledire la fragilitร , a non scartare lโimperfezione, testimoniando la speranza che offre Gesรน, colui che ha fatto dello scarto il dono salvifico per tutti: โStringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dioโ
(1 Pt 2, 4).ย
Maurizio Gronchi
