
ร l’invettiva dell’arcivescovo Carlo Maria Viganรฒ, che coinvolge gli entourage di ben tre papi e che accusa Bergoglio di aver coperto il cardinale Theodore McCarrick, arrivando a chiedere le dimissioni del papa. La “bomba” รจ solo la deflagrazione piรน forte e recente di una lunga guerra che si combatte negli anni del pontificato di papa Francesco: una battaglia senza esclusione di colpi che coinvolge gruppi di potere e attraversa la curia vaticana e le conferenze episcopali del mondo.
Nel rigurgito magmatico di clericalismi, lobby gay e ansie scismatiche, non si puรฒ tuttavia leggere quel che accade oggi nella Chiesa con lo schema amici-nemici di Francesco. Occorre andare in profonditร , occorre capire cosa c’รจ di vero e di falso, e quali omissis svelano la strumentalitร di tante operazioni mediatiche, del tentativo di bollare come eretico Francesco e della rete politico-economica internazionale che sostiene la battaglia contro di lui, alleata con settori della chiesa statunitense e con appoggi anche nei palazzi vaticani. Occorre leggere documenti, scoprire retroscena e ascoltare le inquietanti versioni dei fatti dei tanti protagonisti chiamati in causa da questa inchiesta.
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Chi รจ il Grande Accusatore?
Lโannuncio รจ arrivato a sorpresa a mezzogiorno di un sabato di settembre. ร arrivato quasi โannegatoโ in mezzo ad altri comunicati e avvisi, anche se ciรฒ non diminuisce la sua drammaticitร . ร un annuncio rivelatore di quale sia, nello sguardo di papa Francesco, la partita che si sta giocando allโinterno della Chiesa cattolica durante il sesto anno del suo pontificato. Cโรจ in atto un attacco โdemoniacoโ che mira a dividere la Chiesa stessa, piagata dallo scandalo degli abusi di potere, di coscienza e sessuali perpetrati da sacerdoti e religiosi su minori e adulti vulnerabili. Ma colpita anche da operazioni politico-mediatiche tutte interne agli apparati ecclesiastici che cercano di demolirla attraverso la messa in stato dโaccusa del pontefice e il tentativo di costringerlo a dimettersi. Attacchi che non hanno precedenti storici recenti.
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Per questo Francesco, appellandosi direttamente al popolo di Dio, ha chiesto ai fedeli di tutto il mondo di pregare il rosario nel mese di ottobre per ยซproteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noiยป. Lo ha fatto, il 29 settembre 2018, nel giorno in cui si celebra la memoria liturgica dei tre santi arcangeli e in particolare di San Michele, che nel Libro dellโApocalisse conduce la battaglia contro il drago, il demonio, e lo sconfigge. Lo ha fatto riportando in auge due antiche preghiere, una alla Madonna e una allo stesso san Michele.
ร unโiniziativa che indica quanta sia la preoccupazione del vescovo di Roma per la piaga degli abusi sui minori, ma anche per lโinnalzarsi del livello degli attacchi contro lo stesso papa e i vescovi, con lโuso strumentale dello scandalo pedofilia per combattere vere e proprie battaglie di potere nella Chiesa. Lโappello di Francesco arriva un mese dopo la clamorosa richiesta di dimissioni con la quale lโarcivescovo Carlo Maria Viganรฒ, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti, ha concluso il suo atto dโaccusa contro il papa.
ยซIl Santo Padreยป si legge nel comunicato diffuso dalla Sala stampa della Santa Sede ยซha deciso di invitare tutti i fedeli, di tutto il mondo, a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante lโintero mese mariano di ottobre; e a unirsi cosรฌ in comunione e in penitenza, come popolo di Dio, nel chiedere alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi.
Nei giorni scorsi, prima della sua partenza per i Paesi Baltici, il Santo Padre ha incontrato padre Frรฉderic Fornos S.J., direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera per il papa; e gli ha chiesto di diffondere in tutto il mondo questo suo appello a tutti i fedeli, invitandoli a concludere la recita del Rosario con lโantica invocazione Sub Tuum Praesidium, e con la preghiera a san Michele Arcangelo che ci protegge e aiuta nella lotta contro il male (cfr. Ap 12, 7-12).
La preghiera โ ha affermato il pontefice pochi giorni fa, lโ11 settembre, in unโomelia a Santa Marta, citando il primo capitolo del Libro di Giobbe โ รจ lโarma contro il Grande Accusatore che โgira per il mondo cercando come accusareโ. Solo la preghiera lo puรฒ sconfiggere. I mistici russi e i grandi santi di tutte le tradizioni consigliavano, nei momenti di turbolenza spirituale, di proteggersi sotto il manto della Santa Madre di Dio pronunciando lโinvocazione Sub Tuum Praesidium.
Lโinvocazione Sub Tuum Praesidium recita cosรฌ:
Sub tuum praesidium confugimus,
Sancta Dei Genetrix.
Nostras deprecationes ne despicias in necessitatibus,
sed a periculis cunctis libera nos semper,
Virgo Gloriosa et Benedictaโ.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo,
o Vergine Gloriosa e Benedetta.ยป
ยซCon questa richiesta di intercessioneยป si legge ancora nel comunicato vaticano ยซil Santo Padre chiede ai fedeli di tutto il mondo di pregare perchรฉ la Santa Madre di Dio, ponga la Chiesa sotto il suo manto protettivo: per preservarla dagli attacchi del maligno, il Grande Accusatore, e renderla allo stesso tempo sempre piรน consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato e impegnata a combattere senza nessuna esitazione perchรฉ il male non prevalga.
Il papa ha chiesto anche che la recita del Rosario durante il mese di ottobre si concluda con la preghiera scritta da Leone XIII:
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium.
Imperet illi Deus, supplices deprecamur,
tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos,
qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo,
divina virtute, in infernum detrude. Amen.San Michele Arcangelo, difendici nella lotta:
sii il nostro aiuto contro la malvagitร e le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo che Dio lo domini
e Tu, Principe della Milizia Celeste,
con il potere che ti viene da Dio,
incatena nellโinferno Satana e gli spiriti maligni,
che si aggirano per il mondo per far perdere le anime.
Amen.ยป
La preghiera a san Michele Arcangelo fu scritta nel 1884 da papa Leone XIII dopo aver avuto una visione al termine di una messa celebrata in Vaticano alla quale aveva assistito. Papa Pecci aveva โvistoโ la Chiesa sotto attacco demoniaco. Subito dopo averla composta, Leone XIII la fece stampare e spedire a tutti i vescovi del mondo. Nella sua forma breve veniva recitata in ginocchio alla fine di ogni messa fino al settembre 1964, quando lโistruzione Inter Oecumenici, la prima applicazione della riforma liturgica del concilio, la abolรฌ.
ยซLe divisioni sono lโarma che il diavolo ha piรน alla mano per distruggere la Chiesa da dentroยป aveva detto papa Francesco due anni fa. E nelle settimane successive alla pubblicazione del dossier Viganรฒ ha aggiunto: ยซCon le persone che cercano soltanto lo scandalo e la divisioneยป, dinanzi ai ยซcani selvaggiยป che cercano la guerra e non la pace, lโunica strada da percorrere รจ quella del ยซsilenzioยป e della ยซpreghieraยป.
Ciรฒ a cui stiamo assistendo nella Chiesa non รจ soltanto lโemergere del mysterium iniquitatis, del mistero del male e del peccato che la sconquassa dallโinterno e che รจ sempre esistito. La novitร dei nostri tempi รจ il venir meno, proprio nella Chiesa e anche in alcuni dei suoi pastori, della coscienza di ciรฒ che la Chiesa รจ, e della certezza di ciรฒ su cui si fonda. Il funzionalismo, il confidare nelle strategie di marketing, lโinfatuazione per i nuovi social media, il confondere la Chiesa con una corporation il cui amministratore delegato รจ sottoposto al voto di gradimento degli azionisti e i cui manager possono essere licenziati su due piedi; il moltiplicarsi di โpulpiti mediaticiโ che si ergono a giudici di tutto e di tutti dopo essersi autoassegnati il compito di custodi della dottrina; lโuso e lโabuso spregiudicato, strumentale e selettivo dei crimini e dei peccati commessi da uomini di Chiesa per combattere sporche battaglie di potere, spesso senza alcuna preoccupazione per le vittime e la loro richiesta di giustizia.
ร un avvitamento autoreferenziale e distruttivo quello che sta divorando la Chiesa. Le pagine che seguono rappresentano un tentativo di aiutare il lettore a distinguere tra veritร , mezze veritร e lโinteressata disinformazione propagata anche da diversi sedicenti โmedia cattoliciโ, per accompagnarlo a comprendere ciรฒ che sta veramente accadendo. E, soprattutto, rappresentano un tentativo di leggere la realtร a partire da uno sguardo evangelico: lโunico che permette di non perdere la speranza e di intravedere la luce alla fine del lungo tunnel. Quello sguardo che con fatica, non compresi e spesso anche traditi dai loro stessi amici, hanno cercato di indicare gli ultimi due pontefici, Benedetto XVI e Francesco.



