I libri regalati da Papa Francesco a Fidel Castro

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Don Alessandro Pronzato, teologo e scrittore, racconta com’รจ nata la sua amicizia con Papa Francesco che, nel suo viaggio a Cuba, ha regalato a Fidel Castro due suoi libri:

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Vangeli Scomodi
Vangeli Scomodi

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La nostra bocca si aprรฌ al sorriso: umorismo e fede
La nostra bocca si aprรฌ al sorriso: umorismo e fede

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Questa l’intervista di Fabio Colagrande per Radio Vaticana:

“Mi auguro che la lettura dei miei libri possa suscitare a Fidel Castro qualcheย riflessione non banale, per andare oltre un pensiero malato di ideologia”.

Al telefono dalla Svizzera, dove ora vive, don Alessandro Pronzato, sacerdote e scrittore, non vorrebbe neanche commentare la notizia che lo riguarda e che ha fatto il giro del mondo negli ultimi giorni. Papa Francesco, incontrando a L’Avana l’ex-presidente cubano Fidel Castro, gli ha regalato due libri scritti proprio da don Pronzato: il best-seller “Vangeli scomodi“, del 1966, e “La nostra bocca si aprรฌ al sorriso: umorismo e fede“, del 2004.

“Qualche tempo fa mi ha chiamato mons. Sapienza, dalla Prefettura della Casa pontificia – racconta l’autore – dicendomi di inviare al Papa una decina dei miei libri, perchรฉ gli sarebbero serviti nel suo viaggio a Cuba, proprio in vista della visita all’ex-Lรญder mรกximo. Ma non ero affatto sicuro che, alla fine, glieli avrebbe donati sul serio e ovviamente mi ha fatto molto piacere”.ย 

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Ma la sorpresa piรน grande – per il prete scrittore che negli anni ’60 ricevette l’incoraggiamento addirittura da Papa Montini – era stata un’altra.

“Dopo due mesi circa dall’inizio del pontificato di Francesco, ho ricevuto, attraverso la posta, un mio libro, ‘Un prete si confessa’, con la dedica del Papa: ‘a don Alessandro Pronzato, suscitatore di inquietudini, con tanta riconoscenza, Francesco’. Eppure, io non glielo avevo inviato, chissร  dove l’aveva trovato!”

commenta ancora incredulo il sacerdote piemontese. “Da allora – racconta Pronzato – ho avuto uno scambio di corrispondenza con il Pontefice, soprattutto a proposito della beatificazione dell’arcivescovo Romero”. “Mi ha risposto sempre scrivendo a mano, con una grafia minutissima. E mi ha raccontato che quando era a Buenos Aires si serviva dei miei commenti ai Vangeli per le sue omelie”.

“Per me รจ stata una sorpresa davvero inaspettata”. “Con il Papa – commenta il teologo – condivido la convinzione che l’umorismo sia segno di sapienza, ma anche di fede. Se uno non ha l’umorismo la sua รจ una fede ‘musona’, che non rallegra nรฉ il Signore, nรฉ la persona”.

“Padre Sapienza mi ha confidato che il Papa ama spesso scherzare e fare battute, soprattutto in dialetto piemontese. Il Pontefice รจ originario di un paese molto vicino al mio, nel Monferrato. Forse la nostra sintonia – conclude don Pronzato – si basa sulla comune ironia piemontese, sempre benevola e diversa dal sarcasmo”.

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